La Lega
Pallavolo Serie A ha disposto il rinvio della partita Itas Trentino – Leo Shoes
Modena, in programma oggi 5 novembre 2020, a causa di positività al Covid-19 di
un atleta della squadra di casa, nell’impossibilità di effettuare il tampone di
controllo al team.
FOCUS QUINTA GIORNATA DI ANDATA SUPERLEGA 2024/25
Sabato 26 ottobre 2024 la quinta giornata di andata della SuperLega Credem prenderà il via all ore 18.00 con l’incontro Gioiella Prisma Ta...
mercoledì 4 novembre 2020
SUPERLEGA CREDEM BANCA: RINVIATA ITAS TRENTINO – LEO SHOES MODENA
lunedì 2 novembre 2020
SUPERLEGA CREDEM BANCA: 8° GIORNATA DI ANDATA
Risultati:
Gas Sales Bluenergy
Piacenza – Kioene Padova 3-1 (16-25, 25-20, 25-19, 25-22)
Top Volley
Cisterna – Itas Trentino 1-3 (17-25, 20-25, 25-22, 24-26)
Tonno Callipo
Calabria Vibo Valentia – Vero Volley Monza 3-1 (25-19, 18-25, 25-22, 25-22)
Giocate sabato:
Leo Shoes Modena
- Cucine Lube Civitanova 0-3 (24-26, 22-25, 23-25)
Rinviate a data
da destinarsi:
Allianz Milano –
Sir Safety Conad Perugia
Consar Ravenna –
NBV Verona
Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia - Vero Volley Monza 3-1 (25-19, 18-25, 25-22, 25-22) –
Tonno Callipo
Calabria Vibo Valentia: Saitta 2, Rossard 18, Chinenyeze 12, Drame Neto 11,
Defalco 14, Cester 8, Sardanelli (L), Rizzo (L), Almeida Cardoso 0, Dirlic 0.
N.E. Corrado, Chakravorti, Fioretti, Gargiulo. All. Baldovin. Vero Volley
Monza: Orduna 0, Dzavoronok 17, Galassi 12, Lagumdzija 11, Lanza 19, Holt 4,
Federici (L), Brunetti (L), Beretta 0, Sedlacek 0. N.E. Calligaro, Falgari.
All. Eccheli. ARBITRI: Tanasi, Spinnicchia. NOTE - durata set: 29', 25', 30',
28'; tot: 112'. MVP: Defalco
Riprende la sua
corsa la Tonno Callipo Calabria, che tra le mura amiche del PalaMaiata batte in
quattro set con il punteggio di 3-1 (25-19, 18-25, 25-22, 25-22) una Vero
Volley Monza mai doma. Nell'ottava giornata di Superlega la formazione di coach
Baldovin riscatta lo stop rimediato sabato scorso con Piacenza e conquista la
quinta vittoria stagionale rimanendo nei piani alti della classifica generale
(13 punti). Baldovin schiera la diagonale Saitta-Abouba, al centro Chinenyeze e
Cester e in posto-4 Rossard e Defalco, il libero è Rizzo. Eccheli risponde con
Orduna in regia e Lagumdzija opposto, centrali Galassi e Holt, schiacciatori
Dzavoronok e Lanza, il libero è Brunetti. La squadra calabrese dopo la vittoria
del primo set con grande determinazione e contando sulla batteria di attaccanti
in gran serata, Rossard, Abouba e De Falco, ben orchestrati da capitan Saitta,
perde la concentrazione nel secondo parziale. Merito di Monza, letteralmente
trascinata da Lanza, che alla fine totalizza 19 punti personali. L’illusione
per la formazione brianzola però dura poco: Vibo torna concreta in attacco, con
Defalco e Rossard migliori realizzatori, e nei momenti topici emerge il maggior
spessore tecnico dei padroni di casa che chiudono a proprio favore il terzo
set. Pathos nel quarto parziale: Monza sembra più reattiva portandosi avanti
9-6, ma la squadra di Baldovin non si arrende e torna in partita sospinta da un
super-Defalco (non a caso MVP del match) e da Chinenyeze (12), sempre puntuale
nei primi tempi. Il finale di set è elettrizzante: Vibo sembra poterla chiudere
dopo il 20-18, dall'altra parte c'è Monza che si riporta sempre sotto arrivando
a -1 (22-21). A decidere tutto, però, ci pensano Abouba, ancora un ace di
Defalco e, dopo l’annullamento della prima palla match con Lagumdzija, arriva
l’errore al servizio di Beretta che regala set e partita alla Tonno Callipo.
Per Monza gara di grande intensità col tecnico Eccheli che avrà tempi e modi
per far crescere una squadra già capace di lottare su ogni palla e con margini
di miglioramento. Dopo due turni interni la Callipo domenica 8 novembre sarà
impegnata alla BLM Arena di Trento
MVP: Torey
Defalco (Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia)
Valerio Baldovin
(allenatore Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia): “Abbiamo giocato un'ottima
gara sotto molti punti di vista, in particolare per la precisione del
muro-difesa e, da un certo punto in poi, per la grande efficienza del nostro
cambio palla. Ciò ci ha permesso anche nel quarto set, dove facevamo un po'
fatica a chiudere le azioni in contrattacco, di mantenere un vantaggio utile a
imporci. Nel secondo set Monza ha giocato meglio al servizio facendo meno
errori. Abbiamo difeso con difficoltà gli attacchi di Lanza e abbiamo sofferto
anche in questo parziale. Rossard? É un giocatore molto valido, una guida
tecnica per il gruppo. Oggi, però, tutti hanno fatto una buona partita
centrando una vittoria corale che ci rilancia in classifica”.
Santiago Orduna
(Vero Volley Monza): “Oggi abbiamo trovato una squadra aggressiva. Siamo
riusciti a contrastarla in alcune fasi della gara, ma non nei momenti clou.
Potevamo finire i set in vantaggio, ma ci è mancata lucidità. Potevamo fare
punti e vincere. Era una gara alla portata, ma loro sono stati più bravi nel
rush finale. Con Ravenna sarà un'altra sfida importante. Dovremo giocare per
vincere, confidando nel buon lavoro in allenamento. Questo è un torneo con
tante squadre di pari livello: se abbassi il focus perdi contro chiunque. Ora
testa alla prossima sfida per dare il massimo”.
Gas Sales
Bluenergy Piacenza - Kioene Padova 3-1 (16-25, 25-20, 25-19, 25-22) –
Gas Sales
Bluenergy Piacenza: Baranowicz 1, Baranowicz 1, Clevenot 14, Polo 7, Grozer 20,
Russell 15, Candellaro 6, Fanuli (L), Scanferla (L), Antonov 1, Shaw 0. N.E.
Tondo, Izzo, Botto. All. Bernardi. Kioene Padova: Shoji 2, Wlodarczyk 11,
Vitelli 8, Stern 21, Bottolo 8, Volpato 9, Gottardo (L), Danani La Fuente (L),
Casaro 0, Canella 0, Milan 6, Merlo 0. N.E. Fusaro, Ferrato. All. Cuttini.
ARBITRI: Braico, Rapisarda. NOTE - durata set: 22', 30', 31', 28'; tot: 111'.
MVP: Grozer
Nell’ottava
giornata di SuperLega Credem Banca la Gas Sales Bluenergy Piacenza conquista la
prima vittoria stagionale casalinga, il secondo successo consecutivo nel torneo
dopo quello di Vibo e porta a casa tre punti fondamentali. Clevenot e compagni
sono bravi a reagire dopo una falsa partenza e a infilare una serie di parziali
a proprio favore che valgono la vittoria per 3-1. Dall’altra parte della rete,
la Kioene Padova si dimostra un avversario ostico e caparbio, ma che non
concretizza le proprie chance nonostante una buona prova sul campo piacentino e
con uno Stern dalla mano calda (miglior realizzatore con 21 punti). Tra le fila
piacentine esordio da titolare per Baranowicz in cabina di regia, mentre ancora
una volta si dimostrano una garanzia le bocche da fuoco biancorosse. Su tutti
spicca la prestazione di George Grozer con 20 punti a tabellino, di cui 2 ace
che gli valgono il titolo di MVP del match.
MVP: George
Grozer (Gas Sales Bluenergy Piacenza)
Leonardo
Scanferla (Gas Sales Bluenergy Piacenza): “Sapevamo che questa sarebbe stata
una partita difficile, Padova è una squadra che gioca spavalda e con tanto
entusiasmo. Siamo partiti un po' sottotono nel primo set e Padova ne ha
approfittato. Non era facile reagire subito, ma nel secondo set lo abbiamo
fatto. Da lì in avanti siamo usciti fuori bene e abbiamo dimostrato la vera
Piacenza e tutta la nostra forza”.
Sebastiano Milan
(Kioene Padova): “La Gas Sales è stata molto brava a reagire dopo una partenza
non impeccabile. Peccato perché noi ci meritavamo di uscire da questa gara con
almeno un punto, ma la pallavolo è fatta così: merito a loro e ora per noi è
già tempo di pensare alla prossima sfida”.
Top Volley
Cisterna - Itas Trentino 1-3 (17-25, 20-25, 25-22, 24-26) –
Top Volley
Cisterna: Seganov 1, Tillie 14, Krick 6, Szwarc 13, Randazzo 13, Rossi 4,
Rondoni (L), Sottile 0, Cavaccini (L), Onwuelo 0, Cavuto 7. N.E. Rossato,
Sabbi. All. Kovac. Itas Trentino: Giannelli 4, Santos De Souza 11, Lisinac 4,
Abdel-Aziz 19, Kooy 17, Podrascanin 11, De Angelis (L), Rossini (L), Sperotto
0, Cortesia 0. N.E. Argenta, Sosa Sierra. All. Lorenzetti. ARBITRI: Cerra,
Piana. NOTE - durata set: 27', 26', 30', 30'; tot: 113'. MVP: Abdel-Aziz
La Top Volley
Cisterna cede all’Itas Trentino in quattro set soffrendo la pressione degli
ospiti al servizio (8 ace). I pontini rispondono con le barricate a muro (9
block vincenti), specie nella seconda parte della sfida. MVP della serata e
trascinatore dei gialloblù è Abdel-Aziz (19 punti), mentre in casa Top Volley
Kevin Tillie va a referto 14 volte. In avvio di partita coach Kovac tiene
ancora a riposo Sabbi e schiera Seganov in diagonale con Szwarc (poi sostituito
da Cavuto), al centro Krick e Rossi con Cavaccini libero. Dall’altra parte
della rete Giannelli con Abdel-Aziz, al centro Podrascanin e Lisinac, laterali
Lucarelli e Kooy con Rossini libero. La Top Volley Cisterna cede il primo set
ai rivali che spingono dalla linea dei nove metri collezionando ace (5 solo nel
primo spicchio di gara), mentre Seganov si trova spesso a giocare con palla
staccata. Abdel-Aziz si presenta a inizio gara con tre ace di fila e la Top
accusa il colpo dovendo sempre inseguire (6-8, 9-12 e 11-15). La Top prova a
ricucire sul 15-20 ma la distanza è troppa e Abdel-Aziz fa la differenza
(17-25). I pontini perdono anche il secondo spicchio di partita (20-25), ma
questa volta il parziale è più combattuto, anche se il filo conduttore
dell’incontro è sempre lo stesso Trento forza con il servizio e la Top Volley
deve ricostruire in qualche modo (7-8, 9-11). I laziali si riavvicinano
trovando il punto del 16-17, ma gli ospiti accelerano e chiudono in 26 minuti
(20-25). La Top Volley Cisterna rialza la testa con un terzo set di grande
intensità e notevole presenza a muro: finisce 25-22 con ben cinque block
realizzati e una miriade di palle sporcate. Nel quarto parziale Kovac
riposiziona Szwarc nel ruolo di centrale e Cavuto opposto in diagonale con
Seganov. La sfida la vince l’Itas Trentino 24-26 con la Top Volley che spreca
un set point: sul 20-17 il team di casa ci crede, ma Trento non molla e si
affida a Kooy (8 punti nel set) che impatta sul 22-22. Come anticipato, nel
finale Trento annulla un set-point e chiude 24-26.
MVP: Nimir
Abdel-Aziz (Itas Trentino)
Kevin Tillie
(Top Volley Cisterna): “Dispiace perché il nostro obiettivo era quello di
portare il match al tie break, ma non ce l’abbiamo fatta. I nostri avversari
hanno battuto molto bene e noi non siamo riusciti a spingere come avremmo
dovuto. Cosa salviamo del match? Non c’è nulla da salvare quando si esce dal
campo senza punti. Dobbiamo continuare a lavorare e a crescere”.
Nimir Abdel-Aziz
(Itas Trentino): “Questa vittoria importante conferma ciò che di buono abbiamo
fatto in settimana. Contro la Top Volley abbiamo giocato, cercavamo continuità
e il calo del terzo set dimostra che siamo in Italia, dove tutte le squadre
sono attrezzate e di livello. Si è visto anche qui. Nel quarto set abbiamo
ritrovato i giusti ritmi e abbiamo vinto la partita”.
Giocata sabato
31 ottobre 2020:
Leo Shoes Modena
- Cucine Lube Civitanova 0-3 (24-26, 22-25, 23-25) –
Leo Shoes
Modena: Christenson 2, Karlitzek 12, Stankovic 3, Vettori 14, Petric 17,
Mazzone 3, Gollini (L), Porro 0, Grebennikov (L), Estrada Mazorra 1. N.E.
Iannelli, Negri, Sanguinetti. All. Giani. Cucine Lube Civitanova: De Cecco 1,
Juantorena 10, Anzani 7, Rychlicki 12, Leal 14, Simon 11, Marchisio 0, Falaschi
0, Hadrava 3, Balaso (L). N.E. Yant Herrera, Larizza. All. De Giorgi. ARBITRI:
Cesare, Simbari. NOTE - durata set: 31', 26', 29'; tot: 86'. MVP: Leal
Classifica
SuperLega Credem Banca
Cucine Lube
Civitanova 23, Sir Safety Conad Perugia 21, Allianz Milano 14, Tonno Callipo
Calabria Vibo Valentia 13, Leo Shoes Modena 12, Gas Sales Bluenergy Piacenza
12, Itas Trentino 10, NBV Verona 9, Vero Volley Monza 7, Consar Ravenna 6,
Kioene Padova 4, Top Volley Cisterna 4
1 partita in
meno Allianz Milano, Consar Ravenna, Itas Trentino, Leo Shoes Modena, NBV
Verona, Sir Safety Conad Perugia
(Dati: Lega Serie A maschile)
martedì 27 ottobre 2020
LA FAVOLA DEL GRANDE CUS TORINO. Di Filippo Vagli
Alla fine
degli anni 70 Torino è una città ferita. Alle ore 13,55 del 16 novembre del
1977, il giornalista e scrittore Carlo Casalegno mentre sta facendo ritorno a
casa, viene raggiunto da quattro colpi di pistola sparati in pieno volto da un
gruppo appartenente alla colonna torinese delle Brigate Rosse. La sua colpa,
pubblicare articoli dal contenuto ostile alla lotta armata che in quegli anni
insanguinava il nostro paese. Casalegno, pur avendo subito gravissime lesioni non muore subito. Morirà tredici
giorni dopo, Il 29 novembre del 1977.
La Torino di
quegli anni sta vivendo l’immenso fenomeno dell’immigrazione di massa dal sud
della penisola. La Fiat, la grande industria automobilistica della famiglia
Agnelli diventata tale negli anni del boom economico italiano, quelli compresi
tra gli anni cinquanta e sessanta, richiama nella città piemontese migliaia e
migliaia di persone tra operai ed impiegati. Il capoluogo piemontese è il
simbolo della lotta di classe attraverso i suoi due estremi. L’immensa
imprenditoria piemontese, che si ritrova per il thé nei salotti borghesi del
centro e a pochi chilometri di distanza, nelle periferie torinesi, gli operai,
le tute blu. Migliaia di immigrati da ogni parte d’Italia che vivono in edifici
fatiscenti, ubicati in strade spesso prive delle opere di urbanizzazione
primaria. Quartieri dormitorio in cui le persone si incrociano soltanto nell’andare
e nel tornare dalla grande fabbrica.
Torino è una
città in grande fermento. Lo è anche dal punto di vista sportivo. In città ci
sono due squadre di calcio: la Juventus, la squadra dei “padroni” e il Torino,
la squadra del “popolo”. Entrambe sono ai vertici del calcio italiano. Sono gli
anni di Zoff, Cabrini e Pablito Rossi così come gli ultimi squilli di tromba
del “poeta” Claudio Sala e dei “gemelli del gol” Pulici e Graziani. Ma oltre al
calcio c’è un altro fenomeno sportivo che sta iniziando a far parlare di sé in
città. La squadra di pallavolo, il Cus Torino Volley.
La società, fondata
nel 1952, a metà degli anni ’60 approda nella serie cadetta. Vi rimane fino al
1972, anno in cui ottiene la promozione in serie A. La stagione 1972/73 è
quella che vede per la prima volta la squadra giocare nella massima serie. E’ allenata
da Franco Leone e schiera una rosa composta da Candia, Centalla, Fasson,
Forlani A., Forlani G., Gatti, Gioia, Martorano, Pellissero, Piola,
Scaccabarozzi, Cholov, Testori, Tori e un giovanissimo Gianni Lanfranco. Lanfranco
è un ragazzo torinese di sedici anni che ha iniziato a praticare sport giocando
come portiere nelle giovanili del Torino. Negli anni del liceo il professore di
educazione fisica lo “arruola” per la squadra di volley, sport verso il quale
Lanfranco possiede un vero e proprio talento. Per lui bagher, alzate,
schiacciate e muri sono veri e propri talenti che la natura gli ha donato.
Lanfranco li esegue con grande naturalezza e senza alcuna fatica. Tutto questo,
congiuntamente a doti di salto fuori dal comune lo convincono a traslocare
verso il volley. Diventerà un giocatore universale. Prima un palleggiatore con
spiccate doti anche di schiacciatore e poi un centrale, uno dei centrali più
forti al mondo, di fatto un’icona, l’idolo della pallavolo italiana degli anni
Settanta e Ottanta.
Nella stagione 1972/73
sono Ruini Firenze, Panini Modena e Lubiam Bologna a contendersi lo scudetto. Torino
fatica a stare a quei livelli e chiude la stagione al terzultimo posto con otto
punti frutto di quattro partite vinte e ben diciotto perse. Teoricamente
sarebbe retrocessione ma l’allargamento a 14 squadre della serie A deciso dalla
Federazione, ripesca tutte le retrocesse e quindi il Cus Torino è salvo.
Nella stagione
successiva Torino inserisce nella rosa un paio di giocatori di ottimo livello.
Diego Borgna, classe 1953, posto quattro di grande sostanza, ma soprattutto un
palleggiatore che ha fatto la storia della volley, il bulgaro Dimitar Karov
regista della Bulgaria quarta alle olimpiadi di Monaco 72. L’intelligenza
tattica e la sapienti mani del bulgaro alzano il livello qualitativo della
squadra, che si classifica al quinto posto finale con 32 punti.
Ma è nell’anno
successivo, stagione 1974/75, che il Cus Torino cresce in maniera esponenziale
e sfiora la conquista dello scudetto. In un epoca in cui ancora non esistevano
i playoff si classifica seconda, con solo due punti in meno dell’Ariccia Roma
di Renato Ammannito che può schierare un sestetto composto da Mario Mattioli in
cabina di regia, dal lungagnone Di Coste opposto, da Salemme e Coletti centrali
ed infine dalla coppia Nencini - Kirk Kilgour, lo statunitense volante, a
schiacciare da posto quattro.
Torino ci prende
gusto e la stagione successiva, 1975/76, regala al Cus la novità dello sponsor “Klippan”, che porta una ventata d’ossigeno nelle casse della
società piemontese. L’ex tecnico - factotum Franco Leone, che a Torino è un
istituzione della pallavolo, prende posto dietro la scrivania più importante
della società e fa accomodare in panchina il bulgaro Karov, utilizzandolo nel
doppio ruolo di allenatore – giocatore. Per irrobustire il reparto degli schiacciatori
scippa la Panini Modena di uno dei giocatori più forti d’Italia, l’esperto e
pluriscudettato Andrea Nannini, 31 anni, di ruolo universale e straordinario ricevitore.
Sarà proprio una lotta testa a testa tra Torino e Modena, il leitmotiv
dell’intera stagione. Le due compagini concludono la stagione a pari punti e
servirà uno spareggio al PalaLido di Milano per assegnare il titolo di Campione
d’Italia. Saranno i modenesi, che schierano un 4-2 con Dall’Olio e Morandi in
cabina di regia, Skorek e Montorsi centrali con grandi doti di attaccanti (Skorek
attacca anche dalla seconda linea, rarità assoluta per la pallavolo di quegli
anni) e Sibani e Giovenzana schierati nel ruolo di schiacciatori, ad avere la
meglio con un 3-0 senza storia (15-12, 15-12, 15-5 i parziali)
I dirigenti di
Torino sono convinti che l’epoca Karov stia volgendo al termine e per sostituirlo
si rivolgono ad un esperto palleggiatore cecoslovacco, il fuoriclasse Jiri
Svoboda, già campione d’Italia con la Pallavolo Parma nella stagione 1968/69 .
Karov non gradisce la scelta e prepara le valigie, liberando oltre che il posto
in regia anche quello di allenatore. Franco Leone , senza esitazione alcuna, fa
accomodare in panchina un giovane tecnico, Silvano Prandi, di San Benedetto
Belbo, che nel 1972 aveva terminato la carriera di atleta proprio nel Cus
Torino. Un’intuizione che risulterà geniale dal momento che il “professore” (il
soprannome che contraddistinguerà la carriera di Silvano Prandi) verrà
consacrato alla storia come uno dei tecnici più vincenti e apprezzati della
pallavolo non solo italiana ma mondiale. Prandi imposta una squadra giovane, consapevole
che nel medio - lungo termine potrà diventare di primo livello. Perde Andrea
Nannini che si trasferisce al Gonzaga Milano di Walter Rapetti ma questo non lo
demoralizza, anzi. Sempre più convinto che la politica migliore sia quella di
puntare sui giovani porta in prima squadra due giovani talenti “autoctoni”, il
palleggiatore - attaccante Piero Rebaudengo, antesignano del target del
palleggiatore moderno e Giancarlo Dametto, centrale dotato di uno spiccato
talento naturale nel fondamentale del muro. Due atleti che nei rispettivi ruoli,
diventeranno giocatori di levatura mondiale.
L’era Prandi si
apre con un onorevole quarto posto, in una stagione che laureerà campione
d’Italia la Federlazio Roma di Mario Mattioli. Nella stagione successiva, 1977/78,
i piemontesi scaleranno un’ulteriore posizione chiudendo al terzo posto dietro
a Roma e alla Paoletti Catania neo campione d’Italia.
Dopo due anni di
rodaggio, nella stagione 1978/79, Prandi può presentare ai nastri di partenza una
squadra che oltre al talento ha acquisito l’esperienza necessaria per
affrontare da protagonista la nostra serie A. Conferma l’intera rosa di atleti
in cui spicca sempre di più un giovane schiacciatore friulano, Franco Bertoli, acquistato nel corso
dell’estate 1977 dalla Dermatrophine Padova, che grazie alla potenza delle sue
schiacciate verrà soprannominato “mano di pietra”. Prandi, oltre che ad essere
un rinomato insegnante di pallavolo, è anche un eminente studioso di tecniche e
metodologie di allenamento e di gioco. E proprio studiando i migliori, vale a
dire i mostri sovietici, che in quegli anni stanno dominando la scena mondiale,
capisce che in quella pallavolo che ancora si gioca con il cambio palla, due
fondamentali ancor più degli altri potevano diventare decisivi: la battuta e il
muro. Saranno proprio le battute potenti e precise (Franco Bertoli sarà tra i
primi a sdoganare la battuta in salto) e i muri granitici dei piemontesi a
mettere il cappio al collo al cambio palla delle squadre avversarie. La Klippan
schiera un 4-2 di grande sostanza con Rebaudengo e Gianni Lanfranco a smistare
il traffico e ad attaccare come veri e propri martelli, Pilotti e Dametto
centrali in stile sovietico dal muro invalicabile e in posto quattro due
schiacciatori che si completano l’un l’altro: Bertoli martello di palla alta
devastante e Borgna uomo d’ordine e di equilibrio. La squadra cresce partita
dopo partita e al termine di una cavalcata straordinaria, prima affianca Modena
e poi nell’ultima giornata in un PalaRuffini gremito da oltre settemila tifosi
la supera, schiantandola con un 3-0 senza storia che lascerà ai canarini
guidati dal Prof. Guidetti la miseria di 18 punti complessivi. Per la prima
volta Torino può festeggiare uno scudetto anche nella pallavolo.
La stagione successiva, 1979/80, è
trionfale. Torino, oltre che confermarsi campione d’Italia con sei punti di
vantaggio sulla Paoletti Catania, riesce a conquistare anche il trofeo continentale
più ambito, la Coppa dei Campioni. E’ la prima squadra dell’Europa dell’Ovest
ad aggiudicarsi il titolo di Campione d’Europa, riuscendo a battere nella
Finale di Ankara, i cecoslovacchi della Stella Rossa di Bratislava con un netto
3-0.
L’estate del 1980 ha un sapore
agrodolce per i piemontesi. Da un lato l’arrivo di un nuovo e ricco sponsor,
Robedikappa, importante marchio torinese. Dall’altro, il “golden boy” della pallavolo italiana Gianni
Lanfranco, che nel frattempo ha cambiato ruolo diventando uno dei centrali più
forti del mondo, passa alla ricca Santal Parma. Il patron Callisto Tanzi
gli ha offerto non solo un principesco contratto ma anche il ruolo di
testimonial della squadra emiliana. Franco Leone non può dar nulla per trattenerlo a Torino ma riesce a sostituirlo
con un altro totem della pallavolo europea, il bulgaro Dimitar Zlatanov.
Il centralone dell’est europeo, alto, potente ed esperto, ha appena vinto la
medaglia d’argento alle Olimpiadi di Mosca e non fa rimpiangere il Gianni
nazionale. Prandi da buon stratega ha modificato il modulo di gioco passando
alla formula del palleggiatore unico, Rebaudengo e inserendo l’universale
Pilotti nel ruolo di opposto. Zlatanov e Dametto sono le due saracinesche al
centro della rete, mentre Bertoli e Borgna continuano ad essere la coppia di
martelli più efficace della nostra serie A. La squadra si laurea Campione
d’Italia con quattro giornate di anticipo vincendo tutte le ventidue gare in
programma perdendo soltanto sette set nell’intero campionato. Un vero e proprio
rullo compressore. Le cose non vanno altrettanto bene in Europa. Il sorteggio
dei quarti di finale non è benevolo per i piemontesi che nell’urna pescano i
fortissimi sovietici del CSKA Mosca di Savin, Moliboga e Pancenko, che si
aggiudicano entrambe le gare di andata e ritorno eliminando gli uomini di
Prandi.
La stagione 1981/82 porta con sé una novità
rivoluzionaria per la pallavolo italiana: l’introduzione dei playoff scudetto,
e dopo due scudetti consecutivi la Robedikappa dovrà lasciare strada ad una
grandissima Santal Parma. I parmensi, guidati dal funambolico Kim Ho Chul in
cabina di regia, si classificano al secondo posto in regular season ma nei play
off sciorinano le loro migliori prestazioni stagionali, eliminando prima il
Latte Cigno Chieti e poi la Panini Modena. La gara due della semifinale tra
Panini e Santal rimarrà storica per il 3-0 a tavolino a favore degli emiliani
(sul campo la vittoria era andata a Modena per 3-1) a causa dell’infortunio
occorso al palleggiatore Kim Ho Chul, ferito al viso da una monetina lanciata
in campo da un tifoso modenese durante l’incontro stesso. Gara 1 e gara 2 della
finale si chiudono entrambe 3-0 per la squadra di casa e si va quindi a gara 3,
dove gli uomini di mister Claudio Piazza si impongono con un perentorio 3-1
davanti a dodicimila persone che gremiscono gli spalti del Palazzo della Vela
di Torino. Nemmeno l’Europa sorride a Rebaudengo. Dopo aver eliminato gli
ostici Cecoslovacchi della Stella Rossa di Bratislava, i torinesi conquistano l’accesso
alla Final Four di Parigi insieme agli ellenici dell’Olympiakos di Atene, ai
rumeni della Dinamo Bucarest e i mostri sacri sovietici dell’Armata Rossa di
Mosca, quel CSKA che pare essere imbattibile. Nella capitale francese la
squadra Italiana parte bene battendo piuttosto agevolmente sia i greci che i
rumeni, ma nella terza partita si deve arrendere allo strapotere dell’orso
sovietico che con un 3-1 impone la sua implacabile legge.
L’estate del 1982
vede un profondo rinnovamento in casa Kappa. Hanno salutato la compagnia Diego Borgna
con destinazione Pescara e Zlatanov attratto dagli yen Giapponesi. Leona e
Prandi li hanno sostituiti con lo yankee Tim Howland e con il giovane Guido De
Luigi. Howland è un ventitreenne di Los Angeles di 194 centimetri. Fisico
scultoreo, proviene dal Beach Volley e si destreggia con estrema padronanza in
tutti i fondamentali. Genio e sregolatezza, eccentrico, stravagante, con una
vita privata ricca di eccessi, ma nello stesso tempo grandissimo professionista
e trascinatore in palestra. Lo statunitense verrà schierato da Prandi nel ruolo
di schiacciatore di posto quattro dove grazie alla sua grande personalità
abbinata a doti fisiche e tecniche di prim’ordine risulterà essere uno degli schiacciatori
migliori della nostra serie A. Guido De Luigi, torinese di 19 anni e 199
centimetri, proviene dalla “cantera” torinese e come tutti i centrali di scuola
Prandi non è particolarmente appariscente ma molto efficace, soprattutto nel
fondamentale del muro. Torino vince la regular season con quattro punti di
vantaggio sulla Santal Parma dopo un testa a testa durato tuta la stagione. I
play off iniziano bene. Elimina in due partite il Gandi Firenze allenato da
Mario Mattioli ed in semifinale la Panini Modena. In finale, esattamente come
dodici mesi prima, ritrova la Santal. Gara 1 è un netto 3-0 a favore di Torino,
che sembra far presagire un ritorno dello scudetto sotto la Mole. Parma però ha
sette vite. Risorge in gara 2 con un tiratissimo 3-2 e si impone in gara tre, dove
avrà la meglio espugnando il PalaRuffini con un 3-0 al termine di una partita
perfetta. Per il secondo anno consecutivo la Kappa Torino non ha fortuna
nemmeno in campo europeo. Riesce ad accedere alla finale di Coppa delle Coppe
ma ne esce sconfitta dai sovietici dell’Autolobilst di Leningrado guidati magistralmente
in regia da un sontuoso Viceslav Zaitsev.
L’annata 1983/84
è quella in cui la Federazione Italiana Pallavolo concede ai nostri club la
possibilità di tesserare il secondo straniero. Torino deve registrare
l’ennesimo brutto colpo: Franco Bertoli, dopo sei stagioni passate a randellare
al PalaRuffini saluta Prandi e compagni e si accasa nella ricca Modena che gli offre
un contratto principesco. Più che un buco, la perdita di Bertoli apre una vera
e propria voragine nell’assetto offensivo del sestetto torinese per colmare la
quale sarà necessaria una maestosa intuizione di Leone e Prandi. I due, fini conoscitori
della pallavolo europea e mondiale, avevano da tempo messo gli occhi su un
ventenne svedese, Bengt Gustafson. 195 centimetri di potenza pura, l’atleta
nordico è dotato di un salto naturale impressionante, di un’ottima tecnica
individuale, di una “spallata” che impressiona e non per ultimo di una smisurata
bellezza stilistica. Decidono di portarlo a Torino e non avranno da pentirsene dal
momento che Bengt diventerà uno dei martelli più forti di tutti i tempi della
pallavolo mondiale. Ai nastri di partenza le grandi favorite sono Parma,
campione uscente, e Modena che con gli acquisti di Franco Bertoli, Ljubomir
Travica, potente martello jugoslavo e Gianmarco Venturi, fantasioso
palleggiatore romagnolo ha consegnato al neo tecnico Andrea Nannini una vera e
propria fuoriserie.
Tra le due
litiganti, sarà però proprio Torino a godere. Nel “PrandiLab” lavorando e
sudando in silenzio, i piemontesi stanno costruendo un gioiellino perfetto.
L’anno precedente avevano acquistato un giovanissimo talento toscano, Fabio
Vullo, 198 centimetri di tecnica e personalità. Vullo palleggia come i miglior
alzatori, attacca con l’efficienza dei re della schiacciata ed in campo mette
in mostra una personalità impressionante per la sua giovane età. Prandi,
considerando le caratteristiche dei propri giocatori, rispolvera il modulo 4-2
che ormai tutti avevano messo in soffitta e schiera Piero Rebaudengo e Fabio
Vullo a fare gioco e a randellare da posto due. Al centro della rete affianca
al re dei muri Giancarlo Dametto il giovane Fabio De Luigi, atleta di grande
sostanza ed efficacia nei fondamentali del muro e dell’attacco di primo tempo.
In posto quattro, insieme al californiano Tim Howland, c’è Bengt Gustafson, lo
svedese volante. Torino vince la regular season con venti vittorie su ventidue
gare e ai play off è un vero e proprio rullo compressore. Nei quarti di finale
elimina il Kutiba Falconara di Marco Paolini con un doppio 3-1, ed in semifinale
regola i bolognesi della Bartolini anch’essi in due partite. Completa la sua
straordinaria cavalcata vincendo la finale scudetto in sole due partite, nelle
quali, al termine di due gare perfette (3-0 a Torino e 3-1 a Parma) batterà la
Santal Parma con i due martelli Howland e Gustafson sugli scudi. A mettere la
ciliegina sulla torta arriva anche la vittoria in Coppa delle Coppe contro gli
iberici del Club Voleibol Pòrtol
Alla termine di
quella straordinaria stagione Torino perde la sponsorizzazione Robe di Kappa.
Tornerà a giocare prima come Cus Torino e poi per tre successive annate con lo
sponsor Bistefani. A causa di un budget che anno dopo anno si riduce sempre di
più, Torino è costretta a privarsi uno ad uno dei suoi gioielli. I primi ad
andarsene, nella stagione 1984/85, saranno il palleggiatore Piero Rebaudengo alla
volta di Parma e il centrale Dametto che si accaserà sempre sull’asse della via
Emilia, a Modena. Nella stagione successiva saluteranno Torino Bengt Gustafson,
direzione Parma, Howland, Kutiba Falconara mentre Vullo saluterà la Mole nella
stagione 1986/87 trasferendosi a Modena per occupare la cabina di regia
lasciata vacante dal grande Pupa Dall’Olio. Della grande squadra del 1983/84
rimangono solo Guido De Luigi in campo e Silvano Prandi in panchina. La perdita
di tutti questi campioni, l’allontanamento da parte dei principali sponsor e i
costi di gestione sempre più rilevanti di una pallavolo italiana lanciatissima verso
il professionismo, costringono il club torinese a rinunciare all’iscrizione del
campionato 1988/89. Cederà il titolo sportivo a Cuneo, piazza che negli anni
90/2000 diventerà di primo livello nazionale. Torino sparisce dai radar della
grande pallavolo ma quei sedici anni vissuti ai vertici della pallavolo
italiana rimarranno scolpiti per sempre nella storia dello sport del nostro
paese. Perchè quella squadra, fatta di grandi uomini e di grandi campioni, con
i suo record delle 51 partite di campionato vinte consecutivamente (dal 12
gennaio 1980 al 10 marzo ’82), con i 46 successi consecutivi al PalaRuffini, con
le sei Regular Season consecutive chiuse al primo posto e con la prima Coppa
dei Campioni vinta da un club italiano, è passata direttamente alla leggenda.
lunedì 26 ottobre 2020
SUPERLEGA CREDEM BANCA: 7° GIORNATA DI ANDATA. Tabellini e commenti
Risultati:
Cucine Lube Civitanova – Allianz Milano 3-0 (25-20, 26-24, 25-22)
Sir Safety Conad
Perugia – Consar Ravenna 3-0 (25-18, 25-20, 26-24)
Kioene
Padova-Leo Shoes Modena 1-3 (17-25, 23-25, 25-21, 18-25)
NBV Verona-Top
Volley Cisterna 3-2 (25-19, 26-28, 25-23, 24-26, 15-11)
Vero Volley
Monza-Itas Trentino 3-2 (25-21, 21-25, 19-25, 25-16, 15-13)
Giocata sabato:
Tonno Callipo
Calabria Vibo Valentia – Gas Sales Bluenergy Piacenza 1-3 (19-25, 20-25, 25-23,
19-25)
Cucine Lube Civitanova - Allianz Milano 3-0 (25-20, 26-24, 25-22) -
Cucine Lube Civitanova:
De Cecco 2, Juantorena 15, Anzani 4, Rychlicki 12, Leal 13, Simon 8, Balaso
(L), Marchisio 0, Hadrava 0. N.E. Yant Herrera, Kovar, Falaschi. All. De
Giorgi. Allianz Milano: Sbertoli 4, Ishikawa 8, Kozamernik 7, Patry 7, Maar 11,
Piano 7, Meschiari (L), Pesaresi (L), Basic 2, Daldello 0, Weber 0. N.E. Mosca,
Staforini. All. Piazza. ARBITRI: Puecher, Boris. NOTE - durata set: 25', 29',
31'; tot: 85'. MVP: De Cecco
Continua spedita
la marcia della Cucine Lube Civitanova, che nella settima di Regular Season
della Superlega Credem Banca conferma la sua imbattibilità in Campionato
superando l’Allianz Milano in tre set (25-20, 26-24, 25-22), davanti ai 200
spettatori ammessi all’Eurosuole Forum. Il primo parziale è tutto in discesa
per i padroni di casa, orfani del giovane centrale Larizza (alle prese con una
tonsillite), e con Kovar inserito a referto ma inutilizzabile. Merito della
buona vena dai nove metri di Robertlandy Simon e compagni, che prima scavano un
buon gap sul turno di Leal (ace dell’8-5, firmerà ben 6 punti col 57% in
attacco), e poi scappano via con altre due battute vincenti proprio del gigante
cubano (12-7). Nella metà campo marchigiana funziona tutto a meraviglia, con
Balaso protagonista in difesa. Piazza gioca la carta Basic al posto di Ishikawa
per provare a sistemare la seconda linea (solo 17% di positive in ricezione)
sul 17-10, maturato con il quinto ace della Lube firmato stavolta da
Juantorena. Poi tenta anche il cambio della diagonale d’attacco. Senza però
trarne i benefici sperati: finisce 25-20. Decisamente più equilibrati, i due
set successivi. Nel secondo Milano, dopo aver messo il muso davanti con un ace
di Ishikawa (11-13), prova la fuga grazie al contrattacco del +3 di Piano. I
lombardi, che sfoggiano un ottimo Maar (5 punti, 75% in attacco) e vengono
agevolati dai 9 errori al servizio dei marchigiani, si fanno riacciuffare a
quota 19. In volata un muro vincente di Simon e il successivo contrattacco di
Leal (altri 6 punti col 60% sulle schiacciate), che sfrutta una gran difesa di
De Cecco, regalano il 26-24 e quindi il 2-0 ai padroni di casa. Stesso
canovaccio nel terzo parziale: squadre in parità fino al 19-19, poi è un
attacco out di Ishikawa a regalare il break (21-19) alla Cucine Lube. I
cucinieri mettono in vetrina un Osmany Juantorena delle grandi occasioni (top
scorer con 15 punti, davanti a Leal con 13) e difendono lo scarto fino al
sigillo di Rychlicki (25-22), innescato con precisione da De Cecco, MVP del
match.
MVP: Luciano De
Cecco (Cucine Lube Civitanova)
Ferdinando De
Giorgi (allenatore Cucine Lube Civitanova): “Sono tre punti importanti. In
settimana abbiamo lavorato senza due centrali e con Kovar in convalescenza,
inoltre Milano ci inseguiva in classifica. Dobbiamo trovare più continuità,
soprattutto al servizio, ma sono soddisfatto, specie per la reazione e
l’epilogo nel secondo set, in cui non siamo stati precisi dai nove metri".
Matteo Piano
(Allianz Milano): “Giocare a Civitanova con uno squadrone come la cucine Lube
rappresenta sempre una grande opportunità. Misurarsi al cospetto di certi
giocatori aiuta a crescere. È un peccato non aver sfruttato le chance utili nel
match, soprattutto nel secondo set. C'è mancata la giusta aggressività in
alcuni fondamentali, dobbiamo ritrovarla nel prossimo match”.
Sir Safety Conad Perugia - Consar Ravenna 3-0 (25-18, 25-20, 26-24) -
Sir Safety Conad Perugia:
Travica 2, Plotnytskyi 13, Biglino 6, Ter Horst 9, Leon Venero 23, Russo 10,
Vernon-Evans 0, Piccinelli (L), Zimmermann 0, Sossenheimer 0. N.E.
Atanasijevic. All. Heynen. Consar Ravenna: Redwitz 0, Recine 14, Grozdanov 4,
Pinali 14, Loeppky 3, Mengozzi 7, Zonca 0, Giuliani (L), Kovacic (L), Batak 0,
Koppers 5. N.E. Pirazzoli, Rossi, Grottoli. All. Bonitta. ARBITRI: Giardini,
Florian. NOTE - durata set: 23', 27', 31'; tot: 81'. MVP: Leon
Le assenze non
fermano la corsa della Sir Safety Conad Perugia che supera 3-0 la Consar
Ravenna nella settima di andata di Superlega e rimane salda in vetta alla
classifica. Senza Ricci e Solé, con Atanasijevic in panchina non utilizzabile e
con l’assenza dell’ultimo minuto anche di Colaci, la squadra di coach Heynen si
compatta e trova una prestazione impeccabile per larghi tratti in fase break,
con Biglino (6 punti, l’86% in primo tempo) e Piccinelli (una macchina in
ricezione e difesa) che non fanno assolutamente rimpiangere gli assenti. Due
set di marca bianconera, che attacca con percentuali altissime (78% nel primo,
61% il secondo) e che commette pochissimi errori. Nel terzo la Consar,
trascinata da un ottimo Recine (14 alla fine col 62% in attacco), resta sempre
attaccata e porta il parziale ai vantaggi, dove decide un fallo di formazione
di Pinali che consegna set e partita a Perugia. È ancora un infermabile Leon
l’MVP della partita. Il fenomeno caraibico ne mette 23 con 2 ace, 3 muri e il
69% sotto rete. Doppia cifra anche per i positivi Plotnytskyi (13) e Russo (10)
che da posto tre imperversa in primo tempo. Per Ravenna, detto di Recine, 14 i
punti anche per Pinali, pur ben marcato da muro e difesa avversari.
MVP: Wilfredo
Leon Venero (Sir Safety Conad Perugia)
Thijs Ter Horst
(Sir Safety Conad Perugia): “È stata una settimana dura e molto complicata per
noi. Abbiamo dimostrato che siamo una squadra vera, anche se ci mancavano
alcuni compagni, spingendo all’unisono dal primo all’ultimo punto”.
Francesco Recine
(Consar Ravenna): “Abbiamo tenuto in tutti i set cercando di fare quello che
potevamo contro una Sir rimaneggiata ma tosta. Siamo stati sempre presenti e
nel terzo set abbiamo anche inquadrato meglio la partita comprendendo cosa fare
per contrastare Perugia. Abbiamo pagato alcuni errori pur giocando
discretamente. Ora testa alla prossima gara”.
Kioene Padova - Leo Shoes Modena 1-3 (17-25, 23-25, 25-21, 18-25) -
Kioene Padova: Shoji 4,
Wlodarczyk 9, Vitelli 6, Stern 16, Bottolo 15, Volpato 5, Gottardo (L), Danani
La Fuente (L), Merlo 0, Casaro 1. N.E. Ferrato, Fusaro, Milan, Canella. All.
Cuttini. Leo Shoes Modena: Christenson 3, Karlitzek 9, Stankovic 9, Vettori 22,
Petric 16, Mazzone 8, Sanguinetti (L), Iannelli (L), Grebennikov (L), Bossi 0,
Estrada Mazorra 1, Porro 0. N.E. Negri, Sala. All. Giani. ARBITRI: Vagni,
Sobrero. NOTE - durata set: 24', 31', 32', 24'; tot: 111'. MVP: Vettori
Nella gara
numero 7 della stagione 2020/21, la Kioene Padova prova a impensierire la
compagine di Modena aggiudicandosi il terzo set e provando a riaprire la gara
davanti al proprio pubblico, ma cede per 3 a 1. I 22 punti di Vettori, MVP di
giornata, e i 4 ace di Petric mettono in difficoltà i ricevitori bianconeri e
la formazione di Cuttini che manca ancora di concretezza nei momenti che
contano. Nel primo set, tra muri e rimpalli, Modena allunga sul muro di
Christenson per il 14-18. Il 16-22 ospite è opera del tedesco Karlitzek. Il
fallo dai 3 metri di Wlodarczyk segna il 17-25 ospite. Più combattuto il
secondo parziale (15-15). La zona di conflitto della Kioene Padova premia
Vettori, che segna l’ace del 21-23. Il diagonale di Karlitzek porta Modena in
vantaggio di due set (23-25). Al rientro in campo arriva il riscatto patavino
(16-12). Bottolo gioca con le mani del muro per il 19-13 Kioene. Petric rifila
2 ace nel campo di casa: 19-16. Dopo due palle set sventate agli ospiti, la
parallela di Wlodarczyk permette alla squadra di casa di accorciare sull’1-2
(25-21). È la Leo Shoes Modena a imporsi durante i primi scambi del quarto set
con Vettori e Mazzone 1-4. Ancora Vettori per il 4-8. Modena attacca a tutto
braccio (9-13). Merlo in battuta fa il suo per i padroni di casa (14-16). Al
time out richiesto dalla panchina bianconera, la Leo Shoes Modena è avanti di 4
(16-20). Vettori mette la parola fine al match (18-25).
MVP: Luca
Vettori (Leo Shoes Modena)
Toncek Stern
(Kioene Padova): “Secondo me questa sera abbiamo giocato bene, tuttavia ci
lasciamo sfuggire troppe occasioni. Come mostra il punteggio, eravamo sempre
vicini agli avversari. Torniamo in palestra consapevoli di dover migliorare per
portare a nostro favore i punti decisivi”.
Luca Vettori
(Leo Shoes Modena): “Stasera abbiamo fatto una buona partita, specie nei
momenti del punto a punto dove abbiamo imposto il nostro gioco. A tratti siamo
calati in attacco, ma siamo stati in grado di tenere la testa sulla gara. Sono
molto contento della mia prestazione e del titolo di MVP ”.
NBV Verona - Top Volley Cisterna 3-2 (25-19, 26-28, 25-23, 24-26, 15-11) -
NBV Verona: Spirito
2, Kaziyski 17, Aguenier 9, Boyer 14, Jaeschke 21, Caneschi 12, Donati (L),
Bonami (L), Asparuhov 2, Magalini 0, Kimerov 0. N.E. Zanotti, Peslac. All.
Stoytchev. Top Volley Cisterna: Seganov 0, Tillie 9, Krick 16, Szwarc 19,
Randazzo 23, Rossi 5, Rondoni (L), Sottile 0, Cavuto 8, Cavaccini (L), Onwuelo
0. N.E. Rossato. All. Kovac. ARBITRI: Santi, Lot. NOTE - durata set: 27', 30',
29', 33', 18'; tot: 137'. MVP: Jaeschke
Vittoria al tie
break per Verona, in una partita accesissima che ha visto i gialloblù dominare
nel primo set e la Top Volley nel quarto. Il match è appassionante, la seconda
frazione combattutissima, almeno fino ai due ace di Boyer che sul 16-13 creano
uno strappo. Cisterna, però, reagisce alzando le percentuali in attacco,
martella con Randazzo e Krick strappando il parziale ai vantaggi. Il quarto set
pende decisamente a favore della squadra ospite, che parte con uno 0-5, ma si
vede rimontare dall’orgoglio di Verona, che per un soffio manca il match ball.
L’ultimo set vede i gialloblù sempre avanti, ci pensa Boyer con un ace a
decidere la gara (ultimo punto assegnato con l’ausilio del Video Check).
Migliori in campo, da una parte e dall’altra, Thomas Jaeschke con 21 punti, 2
muri e il 51% in attacco, e Luigi Randazzo con 23 punti, 1 muro e il 54% in
attacco.
MVP: Thomas
Jaeschke (NBV Verona)
Thomas Jaeschke
(NBV Verona): “Per me è sempre un piacere giocare con questi giocatori perché
siamo amici. Abbiamo vinto, ma dobbiamo migliorare. Non saprei dire quale sia
stato il problema, abbiamo ricevuto bene nel primo set, nel quarto abbiamo
preso 5 punti. Da migliorare ci sono tante piccole cose che poi diventano un
problema. Dobbiamo studiare e allenarci”.
Kevin Tillie
(Top Volley Cisterna): "Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, ma in
battuta e ricezione siamo andati peggio degli avversari. Questa Superlega sarà
sempre dura. Noi continuiamo a lavorare per progredire: a livello di testa
stiamo bene, dobbiamo continuare con gli allenamenti. Senza il pubblico? Non
possiamo farci niente. Non è bello perché giochiamo per i tifosi, così è
difficile ma sappiamo che loro ci seguono in tv e dobbiamo garantire lo
spettacolo migliore per loro".
Vero Volley Monza - Itas Trentino 3-2 (25-21, 21-25, 19-25, 25-16, 15-13) -
Vero Volley
Monza: Orduna 2, Lanza 9, Holt 11, Lagumdzija 23, Dzavoronok 17, Galassi 4,
Federici (L), Sedlacek 10, Brunetti (L), Beretta 2. N.E. Calligaro, Ramirez
Pita, Falgari. All. Eccheli. Itas Trentino: Giannelli 3, Santos De Souza 10,
Lisinac 4, Abdel-Aziz 32, Kooy 12, Podrascanin 8, Sperotto 0, Rossini (L), De
Angelis 0, Cortesia 0, Sosa Sierra 0, Argenta 0. N.E. All. Lorenzetti. ARBITRI:
Braico, Zavater. NOTE - durata set: 28', 28', 29', 25', 21'; tot: 131'. MVP:
Sedlacek
Due punti d'oro
per il morale e la classifica quelli conquistati dalla Vero Volley Monza tra le
mura amiche contro l'Itas Trentino. A sorridere al termine di un match per
cuori forti, valido per la settima giornata di andata della SuperLega Credem
Banca 2020/21, è la formazione di Eccheli, all'esordio in panchina nella
massima serie, capace di guidare i suoi uomini alla prima vittoria casalinga in
Campionato. Si capisce che è una Monza diversa già dalle prime battute di
gioco: Lagumdzija e Dzavoronok scaldano il braccio in attacco e murano con
carattere, Lanza spinge forte in battuta e i lombardi si aggiudicano il primo
gioco. Dal secondo parziale in poi, però, esce fuori tutta la qualità trentina.
La squadra di Lorenzetti alza il livello al servizio e in attacco, con Abdel
Aziz mattatore (6 ace ed il 65% in attacco) a trainare i suoi alla conquista di
secondo e terzo set. Dal quarto Monza si ricompatta con grande dinamismo. Le
bordate del primo parziale tornano a farsi sentire. Un Brunetti solidissimo in
ricezione e tempestivo in difesa permette a Orduna di smistare bene anche verso
il centro per Holt, Beretta e Galassi. I giri dei padroni di casa si alzano
quando entra Sedlacek, vero protagonista nel finale di gara con le fiammate che
valgono la vittoria di Monza, la terza in Regular Season. Il team brianzolo è
atteso ora dalla trasferta di Vibo Valentia.
MVP: Marko
Sedlacek (Vero Volley Monza)
Marko Sedlacek
(Vero Volley Monza): "Non è mai facile rientrare nel match quando si è
sotto 2-1. Noi però non abbiamo mai mollato, credendo fino alla fine nella
vittoria. Sono felice per il gruppo perché credo in questa squadra. Stasera
sapevamo come affrontarli e siamo stati concentrati nei momenti chiave.
Dobbiamo continuare così. Possiamo toglierci belle soddisfazioni se esprimiamo
questa pallavolo”.
Marko
Podrascanin (Itas Trentino): “Eravamo stati bravi a riprendere una partita che
era iniziata male, reagendo con rabbia e grinta e portandoci sul 2-1 in nostro
favore, poi non siamo riusciti a completare l'opera e, anche per meriti propri,
Monza ha ribaltato ancora una volta il punteggio portando a casa il tie break.
C'è grande rammarico, non posso nasconderlo".
Giocata sabato
24 ottobre 2020:
Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia - Gas Sales Bluenergy Piacenza 1-3 (19-25, 20-25, 25-23, 19-25) -
Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: Saitta 2, Rossard 20, Chinenyeze
9, Drame Neto 17, Defalco 5, Cester 1, Sardanelli (L), Rizzo (L), Almeida
Cardoso 5, Gargiulo 6, Dirlic 0. N.E. Chakravorti, Corrado, Fioretti. All.
Baldovin. Gas Sales Bluenergy Piacenza: Hierrezuelo 3, Clevenot 12, Polo 4,
Grozer 30, Russell 20, Candellaro 2, Fanuli (L), Scanferla (L), Shaw 1, Antonov
0. N.E. Tondo, Botto, Izzo. All. Bernardi. ARBITRI: Saltalippi, Brancati. NOTE
- durata set: 24', 27', 28', 29'; tot: 108'. MVP: Grozer
Classifica
SuperLega Credem Banca
Sir Safety Conad
Perugia 21, Cucine Lube Civitanova 20, Allianz Milano 14, Leo Shoes Modena 12,
Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 10, NBV Verona 9, Gas Sales Bluenergy
Piacenza 9, Vero Volley Monza 7, Itas Trentino 7, Consar Ravenna 6, Kioene
Padova 4, Top Volley Cisterna 4
1 partita in
meno: Itas Trentino e Leo Shoes Modena
(Fonte: Lega Pallavolo Serie A)
sabato 24 ottobre 2020
SUPERLEGA CREDEM BANCA: VERSO LA 7° GIORNATA DI ANDATA
Nel weekend del 24 e 25 ottobre va in scena la 7a giornata della SuperLega Credem Banca. Sabato, alle 18.00, Vibo torna in casa per sfidare Piacenza (diretta RAI Sport). Domenica, alla stessa ora, si gioca Verona – Cisterna con trasmissione live su RAI Sport, Civitanova ospita Milano, Perugia attende Ravenna, Padova riceve la visita di Modena. All’Arena di Monza arriva Trento.
Un bottino di 10 punti in 6 gare e 4 vittorie consecutive per la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, che nell’ultimo turno ha espugnato al tie break il Pala De Andrè di Ravenna mantenendo la quarta posizione solitaria alla vigilia della gara n. 300 di Cester in Regular Season. Nell’anticipo di sabato alle 18.00, si presenta la Gas Sales Bluenergy Piacenza, ottava a 4 lunghezze di ritardo sui calabresi e in cerca di rivalsa dopo lo stop in tre set nel derby al PalaPanini di Modena. Una sfida dal sapore amarcord al PalaMaiata di Vibo Valentia per la presenza di tre ex Callipo tra i piacentini: Antonov, Fanuli e Izzo. La Gas Sales ha vinto gli unici 2 precedenti.
Il vantaggio illusorio a Milano nel
sesto turno ha reso ancor più amara la terza sconfitta consecutiva per
una NBV Verona che all’Allianz Cloud era orfana di Boyer. Gli
scaligeri sono sesti a 7 punti e, di fronte alle telecamere di RAI Sport, con
Bonami alla presenza numero 200 in Regular Season, domenica alle 18.00 sfidano
la Top Volley Cisterna. I pontini, sotto la “cura Kovac”, domenica
sono riusciti a centrare i primi 3 punti in Campionato in virtù del 3-1 con
Monza nel proprio quartier generale, tra l’altro senza i finalizzatori Onwuelo
(a 1 gara dalle 100 in carriera) e Sabbi. I veneti svettano nel bilancio dei
precedenti complessivi con 23 successi a 10.
Seconda in classifica a una sola
lunghezza dalla capolista, la Cucine Lube Civitanova ha ceduto
1 solo punto dall’inizio del torneo (in casa con Ravenna) e insegue la settima
vittoria consecutiva in Campionato. Dopo il successo convincente in 3 set
contro Padova e l’esordio positivo di Yant, i cucinieri restano all’Eurosuole
per sfidare l’Allianz Milano, terza forza del torneo che in caso di
successo pieno nelle Marche aggancerebbe la Lube a quota 17. I meneghini,
vincenti solo 2 volte nei 12 scontri diretti, sono in serie positiva da tre
turni, non hanno mai perso in trasferta e credono nell’impresa, caricati anche
dalla bella prova di Sbertoli nella rimonta contro Verona in 4 set. Mosca è a
una presenza dalle 100 in Regular Season, Maar è a una gara dalle 100 in
carriera. Tra gli ospiti figura l’ex Lube Pesaresi.
Nella sua marcia immacolata, la Sir
Safety Conad Perugia ha superato anche l’esame della BLM Group Arena
di Trento. Domenica sono arrivati 3 punti chiave in rimonta su un campo
difficile. Come in altre occasioni, ad accendere la scintilla è stato il
servizio dei Block Devils, fondamentale che ha permesso agli umbri di girare il
match. Al PalaBarton arriva la giovane e tenace Consar Ravenna di
Bonitta, formazione reduce dalle sconfitte al tie break a Milano e in casa con
Vibo, ma in grado di raccogliere 5 punti nelle ultime tre gare giocate. I
romagnoli hanno piegato la Sir solo 3 volte in 21 incroci, nel 2017 ai Quarti
Play Off e nel 2010 nella doppia sfida di A2. Al PalaBarton gli ospiti
ritrovano da rivali quattro ex: Ricci, Russo, Ter-Horst e Vernon-Evans.
Il penultimo posto in classifica con
4 punti all’attivo impone un’accelerata alla Kioene Padova, che non
vince dal secondo turno della Regular Season ed è reduce dalla sconfitta lampo
a Civitanova. All’Eurosuole Forum il servizio dei padroni di casa ha messo a
dura prova la ricezione patavina. Alla Kione Arena sbarca la Leo Shoes
Modena, tornata al successo nel derby emiliano dopo la sconfitta casalinga
con l’Allianz e un quinto turno infrasettimanale da spettatrice. Nei giorni
scorsi Lavia ha riportato una lesione muscolare di primo grado della parete
addominale sinistra, ma gli emiliani hanno dimostrato domenica che anche senza
il giovane talento sanno farsi valere. Si tratta della sfida n. 99 tra le due
squadre: netto il dominio modenese nel corso degli anni con 80 successi contro
i 18 padovani. Tra i padroni di casa Vitelli cerca il punto n. 500, tra gli
ospiti Mazzoni è a 17 punti dai 1500 in Regular Season, Vettori a 16 attacchi
vincenti dai 3500 in carriera.
Decima a 5 punti, la Vero
Volley Monza ha optato per uno scossone dopo un avvio di torneo al di
sotto delle aspettative. Il Club ha sollevato dall’incarico Soli, affidando il
team a Massimo Eccheli. Decisiva la sconfitta esterna per 3-1 con Cisterna. In
settimana, invece, è arrivato il sospiro di sollievo per l’esito positivo
dell’intervento al menisco di Federici. All’Arena di Monza, i brianzoli devono
fronteggiare l’Itas Trentino, bestia nera battuta solo una volta in 16
faccia a faccia globali. La corazzata di Lorenzetti è decisa a rialzarsi dopo
la terza sconfitta subita in casa nel big match contro Perugia. La formazione
gialloblù occupa un insolito settimo posto con appena un punto in più dei
monzesi, ma deve recuperare il match della quinta giornata con Modena. In un
colpo solo l’Itas ritrova da rivali Galassi e Lanza.
SuperLega Credem Banca 7a giornata di
andata
Sabato 24 ottobre 2020, ore 18.00
Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia
– Gas Sales Bluenergy Piacenza
Domenica 25 ottobre 2020, ore 18.00
NBV Verona – Top Volley Cisterna
Cucine Lube Civitanova – Allianz Milano
Sir Safety Conad Perugia – Consar Ravenna
Kioene Padova – Leo Shoes Modena
Vero Volley Monza – Itas Trentino
Classifica:
Sir Safety Conad Perugia 18, Cucine
Lube Civitanova 17, Allianz Milano 14, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 10,
Leo Shoes Modena 9, NBV Verona 7, Itas Trentino 6, Gas Sales Bluenergy Piacenza
6, Consar Ravenna 6, Vero Volley Monza 5, Kioene Padova 4, Top Volley Cisterna
3
1 incontro in meno: Itas Trentino e
Leo Shoes Modena
Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia
– Gas Sales Bluenergy Piacenza
PRECEDENTI: 2 (2 successi Piacenza)
EX: Oleg Antonov a Vibo Valentia nel 2017/18, Michele
Baranowicz a Vibo Valentia nel 2019/20, Fabio Fanuli a Vibo Valentia nel
biennio 2010-2011, Marco Izzo a Vibo Valentia nel biennio 2016-2017
A CACCIA DI RECORD:
In Regular Season: Enrico Cester – 1
gara giocata alle 100 (Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia)
In carriera: Enrico Cester - 16 punti
ai 2100 (Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia), Michele Baranowicz - 25 punti
ai 700, - 4 muri vincenti ai 200 (Gas Sales Bluenergy Piacenza)
Valerio Baldovin (allenatore Tonno
Callipo Calabria Vibo Valentia): “Terminata una prima fase del Campionato che ci ha visto in
campo ogni tre giorni, abbiamo approfittato di una settimana tipo per fare il
punto della situazione e valutare il nostro gioco e capire quali sono le aree
di sviluppo su cui dobbiamo insistere: dobbiamo continuare a lavorare bene
sulla battuta che a volte è poco incisiva. Piacenza è una squadra strutturata
per i piani alti della classifica con diversi campioni in campo, ma avendo un
nuovo assetto ha faticato un po' a trovare subito l'amalgama. Inoltre ci sono
stati dei cambi sia nel roster che in panchina che non le hanno permesso ancora
di trovare la sua stabilità. Anche il calendario non è stato a loro favore
perché hanno già incontrato le storiche prime quattro big del torneo, a
differenza nostra che ne abbiamo affrontate solo due. Abbiamo messo in conto
che domani potremo trovare dall’altra parte della rete diversi sestetti. Per
questo motivo la preparazione della partita non è stata semplice anche perché
sappiamo che le armi che hanno a disposizione sono molteplici”.
Fabio Fanuli (Gas Sales Bluenergy
Piacenza): “Stiamo
continuando a lavorare tanto sul nostro gioco e la nostra alchimia di squadra
perché non siamo contenti di quello che stiamo esprimendo. Anche i risultati
non sono quelli che ci aspettiamo e che vorremmo. C'è tanta concentrazione e
tanta voglia di cambiare rotta. Coach Baldovin ha dimostrato, in questi anni,
di essere una grande guida tecnica ottenendo sempre ottimi risultati.
Attualmente il quarto posto in classifica di Vibo è quello che dice il campo e
noi lo rispettiamo, ma dalla nostra parte non siamo contenti della nostra posizione.
Andiamo a Vibo con la voglia di dimostrare che anche noi meritiamo un posto
migliore”.
NBV Verona – Top Volley Cisterna
PRECEDENTI: 33 (23 successi Verona, 10
successi Cisterna)
EX: Milan Peslac a Latina nel 2019/20; Luigi Randazzo a
Verona nel 2016/17; Daniele Sottile a Verona dal 2007/08 al 2009/2010
A CACCIA DI RECORD:
Federico Bonami - 1 gara giocata alle
200 (NBV Verona), Giulio Sabbi - 32 punti ai 3000, Luigi Randazzo - 33 punti ai
1500 (Top Volley Cisterna)
In carriera: Matey Kaziyski - 17
punti ai 4200 (NBV Verona), Samuel Onwuelo - 1 gara giocata alle 100 (Top
Volley Cisterna)
Rado Stoytchev (allenatore NBV
Verona): “In questo
periodo è complicato gestire e programmare, siamo attenti a seguire tutte le
regole anti Covid-19 previste da Governo e Lega Volley. Fortunatamente siamo
tutti negativi, però questo ci impedisce di fare programmi a lungo termine,
questa è la difficoltà del momento. Contro Cisterna? Sarà una partita molto
complicata, affrontiamo una squadra che sulla carta ha tante ambizioni per il
campionato, hanno preso tanti giocatori importanti. Hanno anche loro le
difficoltà, ma hanno possibilità di variare il sestetto, con tanti giocatori, e
anche loro come noi sono a caccia di punti”.
Daniele Sottile (Top Volley Cisterna): “Ci stiamo preparando per un’altra
partita importante a Verona, ci arriviamo dopo una vittoria che ci serviva
molto e questo è un momento in cui siamo in difficoltà, questo è evidente, ma
la cosa positiva è che chi sta andando in campo sta rispondendo bene. Sono
convinto che quando saremo al completo ci potremo togliere soddisfazioni, ma
ora dobbiamo lavorare e ragionare una partita dopo l’altra con la
consapevolezza che dobbiamo cercare di prendere punti contro tutti”.
Cucine Lube Civitanova – Allianz
Milano
PRECEDENTI: 12 (10 successi
Civitanova, 2 successi Milano)
EX: Nicola Pesaresi a Lube
nel 2016/17
A CACCIA DI RECORD:
In Regular Season: Simone Anzani - 13 punti ai 1500 (Cucine Lube
Civitanova) Leandro Mosca - 1 gara giocata alle 100, Jean Patry - 15 punti ai
500 (Allianz Milano)
In carriera: Simone Anzani - 8 punti ai 1900, - 2 battute
vincenti ai 100, - 3 muri vincenti ai 600, Kamil Rychlicki - 24 punti agli 800,
Robertlandy Simon - 1 ace ai 200 (Cucine Lube Civitanova), Yuki Ishikawa - 8
punti ai 1100, 5 battute vincenti ai 100, Stephen Timothy Maar – 1 gara giocata
alle 100, Matteo Piano - 2 ace ai 100, Riccardo Sbertoli - 1 muro vincente ai
100 (Allianz Milano)
Ferdinando De Giorgi (allenatore Cucine Lube Civitanova): “Sarebbe un grave errore sottovalutare l'attacco di Milano
dopo la partenza di Abdel-Aziz. Atleti come Patry, Ishikawa e Maar garantiscono
una buona mole di punti. La squadra di Piazza esprime il proprio volley bene
anche in trasferta e, come noi, sta cercando il migliore equilibrio. Il nostro
obiettivo? Va bene conquistare punti, inseguire record e cercare la vetta, ma
in primis voglio la continuità nel gioco. Migliorare gli aspetti tecnici e i
meccanismi della nostra pallavolo è propedeutico al cammino di una squadra
intenzionata a imporsi. Diamantini non ha ancora il via libera e Kovar
difficilmente recupererà, ma se rimarremo concentrati, sfruttando al meglio il
servizio, disputeremo una buona gara”.
Nicola Pesaresi (Allianz Milano): “Incontriamo un avversario tra i più forti della SuperLega: ci
aspetta una partita complicata, ma allo stesso tempo bella da giocare.
Scendiamo in campo consci di trovarci di fronte una grande squadra, ma
proveremo a giocarci le nostre carte. Sappiamo che loro battono molto bene e
quindi dovremo essere preparati a ricevere i loro servizi dai 9 metri, ma anche
noi proveremo ad impensierirli. Il terzo posto in classifica? Non lo guardiamo,
ma lo accarezziamo. Siamo contenti di ciò che abbiamo fatto, ma i veri valori
verranno fuori tra un po’. Civitanova è la più forte? È una squadra completa,
se la giocherà con Perugia e Trento”.
Sir Safety Conad Perugia – Consar
Ravenna
PRECEDENTI: 21 (18 successi Perugia, 3
successi Ravenna)
EX: Fabio Ricci a Ravenna nel 2011/2012 e dal 2013/14 al
2016/17, Roberto Russo a Ravenna nel 2018/19, Thijs Ter Horst a Ravenna nel
2019/20, Sharone Vernon-Evans a Ravenna nel 2019/20
A CACCIA DI RECORD: .
In Regular Season: Oleh Plotnytskyi -
17 attacchi vincenti ai 500, 5 ace ai 100 (Sir Safety Conad Perugia)
In carriera: Aleksandar Atanasijevic
- 33 punti ai 4400, Wilfredo Leon Venero - 13 punti ai 1300, - 6 attacchi
vincenti ai 1000, Fabio Ricci - 4 muri vincenti ai 200 ( Sir Safety Conad
Perugia)
Stefano Recine (direttore sportivo
Sir Safety Conad Perugia):
“Domenica affrontiamo una squadra che gioca una bella pallavolo, anche molto
divertente, fatta di tanta difesa e contrattacco e con grande entusiasmo vista
la giovane età media. Noi, dal canto nostro, non possiamo permetterci distrazioni
e dobbiamo cercare di proseguire nel nostro cammino finora molto positivo. Mio
figlio Francesco dall’altra parte della rete? Sono molto felice. Chiaramente
voglio vincere, ma come papà non posso che essere orgoglioso di vederlo in
campo”.
Aleksa Batak (Consar Ravenna): “Nell’ultima partita contro Vibo
non siamo stati fortunati, non abbiamo trovato le giuste soluzioni soprattutto
nel finale e abbiamo perso il match, ma tutta la squadra ha combattuto fino
all’ultimo e sono certo che se continueremo a lottare e a esprimere una buona
pallavolo riusciremo a ottenere presto risultati migliori. Adesso ci attende la
trasferta di Perugia, contro la capolista, una delle migliori e più forti
squadre della SuperLega: stiamo preparando questa sfida con grande
scrupolo,convinti di poter disputare una bella partita”.
Kioene Padova – Leo Shoes Modena
PRECEDENTI: 98 (18 successi Padova, 80
successi Modena)
EX: nessuno
A CACCIA DI RECORD:
In Regular Season: Elia Bossi - 7
punti ai 500, - 1 muro vincente ai 100, Daniele Mazzone - 17 punti ai 1500 (Leo
Shoes Modena)
In carriera: Marco Vitelli - 1 punto
ai 500, Sebastiano Milan - 13 punti ai 1100, Toncek Stern - 18 attacchi
vincenti ai 1000 (Kioene Padova), Luca Vettori - 16 attacchi vincenti ai 3500
(Leo Shoes Modena)
Sebastiano Milan (Kioene Padova): “Anche questa domenica ci attende
una gara sicuramente difficile. Modena ha cambiato molto il suo assetto
rispetto alla scorsa stagione, ma rimane una squadra di valore assoluto,
candidata ad essere tra le protagoniste di questo Campionato. Quindi sarà
stimolante giocare contro di loro, ma rispetto alla sfida di Civitanova mi
aspetto di vedere una Kioene diversa e sicuramente più combattiva. Sotto il
piano del gioco e dell'atteggiamento, la reazione all'ultima sconfitta deve
arrivare anzitutto da noi”.
Jenia Grebennikov (Leo Shoes Modena): “Domenica scorsa abbiamo vinto
finalmente al Palapanini ed era la mia prima vittoria. Era una partita
difficile mentalmente perché dovevamo strappare punti importanti. Ora dobbiamo
pensare a Padova, sarà una partita diversa e difficile, visto che giochiamo
fuori casa, e non dovremo sbagliare cercando di conquistare i 3 punti,
importantissimi per la classifica. Anche loro sono alla ricerca di punti e
dovremo stare molto attenti ad imporre il nostro gioco. Il loro libero? È molto
bravo, ma la mia vera sfida è con la mia squadra. Per arrivare alla vittoria
ogni punto di ogni set è importante”.
Vero Volley Monza – Itas Trentino
PRECEDENTI: 16 (1 successo Monza, 15
successi Trento)
EX: Gianluca Galassi a Trento nel 2014/15; Filippo Lanza
a Trento dal 2011/12 al 2017/18
A CACCIA DI RECORD:
In Regular Season: Donovan Dzavoronok
- 14 attacchi vincenti ai 1000 (Vero Volley Monza), Andrea Argenta - 11 punti
ai 1500, Dick Kooy - 16 punti ai 1000 (Itas Trentino)
In carriera: Nimir Abdel-Aziz - 24
punti ai 1600, Andrea Argenta - 7 punti ai 1600, Simone Giannelli - 2 muri
vincenti ai 300 (Itas Trentino)
Thomas Beretta (Vero Volley Monza): “Trento come sempre è una squadra
fortissima, questa stagione ancora di più. Dovremo giocare la nostra miglior
pallavolo per portare a casa un risultato positivo. Non è il nostro miglior
momento e questo sarà un'ulteriore spinta per mettere in campo tutto quello che
abbiamo e fare una bella prestazione. I black-out che abbiamo avuto nelle
ultime gare? Tutte le squadre giocano forte. Non puoi distrarti un attimo,
altrimenti perdi. Dobbiamo ritrovare serenità, stabilità ed il gioco delle
prime gare stagionali. Solo così usciremo da questo periodo no”.
Srecko Lisinac (Itas Trentino): “Come accaduto a noi, anche Monza
in avvio di questo campionato ha forse perso qualche partita di troppo. Sarà
quindi una partita importante per entrambe. Dal canto nostro dovremo non
concentrarci troppo su quanto accadrà nella loro metà campo, ma piuttosto su
quanto saremo in grado di esprimere nella nostra”.