giovedì 30 settembre 2021

Mondiali maschili 2022: Italia nel gruppo E a Ekaterinburg con Cina, Turchia e Canada

 


 

A Mosca i sorteggi: gli azzurri hanno evitato Serbia e Usa. La Germania di Giani sfida la Francia oro a Tokyo. Il via il 26 agosto 2022 a San Pietroburgo

Si è svolto a Mosca il sorteggio del Mondiale 2022 che si giocherà in Russia dal 26 agosto (giorno della gara inaugurale a San Pietroburgo) all’11 settembre. 

L’Italia campione d’Europa è stata inserita nel gruppo E. Con gli azzurri di De Giorgi sorteggiate la Cina, la Turchia e il Canada. 

Nel girone A Russia, Portorico, Tunisia e Serbia, nel B Brasile, Qatar, Cuba e Giappone, nel C Polonia, Bulgaria, Messico e Usa, nel D Francia, Camerun, Germania e Slovenia mentre nell’F Argentina, Egitto, Olanda e Iran. 

L’abbinamento delle città ha poi visto il girone dell’Italia essere accoppiato a Ekaterinburg.

LA FORMULA—   Alla seconda fase accedono le prime due di ogni girone e le 4 migliori seconde che andranno a formare 4 gruppi da quattro. Alla terza fase poi, la penultima prima delle semifinali, si qualificheranno le prime di ogni gruppo e le due migliori seconde.

 

 

(Fonte: Gazzetta.it)


Mondiali Under 21 maschili: domani le semifinali, l'Italia sfida la Polonia

 


Alle 16.00 a Cagliari si gioca Russia-Argentina , alle 19.00 seguirà la sfida che vedrà protagonisti gli azzurri

Entra nella fase decisiva il Mondiale Under 21. Domani a Cagliari si giocheranno le semifinali. L'Italia di Angiolino Frigoni sfideranno al PalaPirastu di Cagliari, alle ore 19.00 la Polonia. Il match degli azzurri sarà preceduto dalla sfida che opporrà Russia e Argentina.

La formazione tricolore arriva a questo importante appuntamento con sei vittorie (senza perdere mai un set) su sei, concludendo la seconda fase da prima in classifica a punteggio pieno. Gli avversari, giunti nella mattinata di oggi a Cagliari, invece hanno ottenuto cinque successi nelle due fasi concludendo la Pool F di Sofia al secondo posto alle spalle della Russia.

 

LE PAROLE DEL CAPITANO TOMMASO RINALDI

“Il percorso fatto fino a questo momento è stato eccezionale. Siamo consapevoli dei nostri mezzi e queste vittorie rispecchiamo quello che ci aspettavamo nella prima e seconda fase di questo Mondiale, i successi di questi giorni sono il frutto di tanto allenamento. Le vere sfide arrivano ora, sabato infatti ci attende una semifinale impegnativa contro la Polonia. Anche se la partita di ieri non aveva molto valore perché eravamo già qualificati alle semifinali abbiamo comunque voluto chiudere al meglio il girone con una vittoria. Qualche momento di difficoltà c’è stato ma non ci siamo disuniti e abbiamo vinto anche questo match per 3 a 0. In vista dell’incontro di sabato da capitano dirò al resto del gruppo che da cinque mesi ci stiamo allenando tutti i giorni per essere pronti alle sfide che contano. Prima abbiamo la semifinale contro la Polonia e vogliamo fare bene per andare a giocarci poi la finale contro Russia o Argentina. Da parte mia cercherò di caricare ognuno dei miei compagni dicendo loro che ci siamo impegnati davvero tanto per essere qui e dovremo dare il massimo per centrare il nostro obiettivo. Siamo una squadra molto unita e questo gruppo è davvero fantastico. Giochiamo insieme da diversi anni nelle varie selezioni giovanili e ci conosciamo molto bene. Il lavoro quotidiano e il grande impegno che ci mettiamo in ogni singolo allenamento credo siano i fattori chiave di questi nostri risultati. Stiamo preparando la sfida di dopodomani contro la formazione polacca, credo che arrivati a questo punto dopo tanti allenamenti e partite nelle gambe la differenza la farà l’approccio mentale alla gara. Noi dobbiamo partire sin da subito carichi e aggressivi e imporre il nostro gioco”.

 

GLI AZZURRINI

Alzatori: Paolo Porro, Leonardo Ferrato

Centrali: Nicola Cianciotta, Francesco Comparoni, Federico Crosato

Schiacciatori: Alessandro Michieletto, Tommaso Rinaldi, Mattia Gottardo, Giulio Magalini

Libero: Damiano Catania

Opposti: Tommaso Stefani, Andrea Schiro

 

LO STAFF AZZURRO

Angiolino Frigoni (allenatore), Mauro Rizzo (secondo allenatore), Roberto Vannicelli (medico), Francesco Bettalico (fisioterapista), Annalisa Pinto (scoutman), Enrico Cecamore (team manager).

 

SEMIFINALI

Cagliari, 2 ottobre

ore 16: Russia - Argentina

ore 19: Italia-Polonia

 

FINALI-

Cagliari, 3 ottobre

ore 16: 3°-4° posto

ore 19: 1°-2° posto

 

 

(Fonte: Tuttosport.com)


Zaytsev brucia i tempi del ritorno in campo


Duro lavoro in palestra per lo Zar che, sta lavorando con il preparatore della Lube Max Merazzi per tornare quanto prima al massimo della forma dopo l'operazione

Ivan Zaytsev sta lavorando duramente in palestra per accorciare i tempi per il ritorno in campo dopo l'operazione al ginocchio destro. Dopo un mese dall'intervento lo Zar, animato da grande volontà, sta bruciando le tappe per ritrovare al più presto il massimo della forma. L’opposto biancorosso ha intrapreso il sentiero giusto e si applica dando il massimo, a fari spenti e a testa bassa. L’abnegazione per il lavoro, così come l’atteggiamento volitivo dimostrato fino a questo momento e la voglia di tornare protagonista quanto prima ai suoi livelli alimentano un cauto ma crescente ottimismo nel Club.

LE PAROLE DI IVAN ZAYTSEV

“In questa fase riabilitativa c’è un volume dinamico di esercizi con graduale aumento della difficoltà per sollecitare la gamba. Parliamo di 6 o 7 ore quotidiane in palestra. Intorno a me percepisco energie positive e trapela ottimismo, ma fissare un termine preciso di rientro non è possibile, la speranza è di farcela tra due mesi. Il mio innato “masochismo” mi porta a sgobbare con il sorriso sulle labbra anche nei momenti più duri. Mi piace darci dentro e questa è una buona occasione visto che devo ricostruire la fascia muscolare della gamba. Sto lavorando con serenità anche grazie al supporto di dirigenza, staff e gruppo squadra della Cucine Lube. Sono felice e fiducioso di recuperare bene perché la mia situazione è stata gestita in modo esemplare dal Club “

L’attaccante dei cucinieri è consapevole di avere davanti ancora ostacoli e insidie, ma il supporto costante del preparatore Max Merazzi lo mette in condizione di avere stabilità e controllo.

“Siamo nel cuore di una delle due settimane di lavoro intenso – continua Ivan -. Abbiamo alzato notevolmente i carichi di lavoro. A metà ottobre ci sarà un check di routine a Villa Stuart dal professor Mariani. Se tutto filerà liscio, poi mi dedicherò a esercizi più esplosivi. Come sempre cerco di dare tutto me stesso e questo è un po’ il mio marchio di fabbrica. Non mi piace lasciare nulla al caso e curo bene anche l’alimentazione durante il recupero da un infortunio così cercando di tenere il focus al massimo”.

 

(Fonte: Tuttosport.com)


 

mercoledì 29 settembre 2021

MONDIALI UNDER 21: L'ITALIA BATTE IL BELGIO 3-0, IN SEMIFINALE SARÀ SFIDA CONTRO LA POLONIA

 


Gli azzurri battono 3-0 il Belgio grazie a un super Michieletto, top scorer con 16 punti. 

In semifinale se la vedranno con la Polonia, seconda nella Pool F dopo aver perso per 3-1 lo scontro diretto con la Russia.

Gli azzurri, già certi del primo posto nel Gruppo E, incroceranno i biancorossi, secondi nella Pool F dopo aver perso per 3-1 lo scontro diretto con la Russia mercoledì pomeriggio. 

La nostra Nazionale tornerà in scena sabato 2 ottobre al PalaPirastu di Cagliari, pronta a fronteggiare un avversario decisamente ostico e impegnativo, un ostacolo da superare per raggiungere l’atto conclusivo da disputare eventualmente il giorno seguente contro la vincente di Russia-Argentina (seconda nel girone alle spalle dell’Italia dopo aver regolato la Repubblica Ceca al tie-break).

BELGIO PIEGATO CON UN PERENTORIO 3-0

I ragazzi del CT Angiolino Frigoni sono scesi in campo mercoledì sera per fronteggiare il Belgio nell’ultima partita della seconda fase a gironi. 

La nostra Nazionale, a cui il risultato della sfida odierna non avrebbe cambiato nulla, si è prodigata al massimo per infilare la sesta vittoria consecutiva nella competizione e ci è riuscita con grande classe, chiudendo i conti per 3-0 (25-17; 25-23; 27-25). 

L’Italia ha dominato il primo set, nel secondo è invece riuscita a rimontare da 2-8 e 13-16, nel terzo parziale ha recuperato addirittura da 13-17 e ha annullato tre set point (due consecutivi sul 22-24).

Alessandro Michieletto ha chiuso da top scorer. Lo schiacciatore, reduce dai trionfali Europei con la Nazionale maggiore, ha messo a segno 16 punti, affiancato in reparto da Mattia Gottardo (6 punti, oggi preferito a capitan Tommaso Rinaldi). 

Il regista Paolo Porro si è alternato in diagonale con Tommaso Stefani (4), Andrea Schiro (5) e Giulio Magalini (4), al centro Francesco Comparoni (6) e Federico Crosato (4), Damiano Catania il libero.

 

(Fonte Eurosport)

Mister Europa in bianconero


Simone Giannelli, l’Mvp della recente rassegna continentale vinta dall’Italia, è finalmente protagonista al PalaBarton: Sono super carico, avevo tantissima voglia di arrivare e di iniziare qui a Perugia. Ci aspetta una stagione bella e molto impegnativa. Siamo una squadra molto forte, ma ci sono altre squadre molto forti. La strada da casa al palazzetto? Già memorizzata!”

 Mister Europa è arrivato al PalaBarton!

Primi allenamenti con la Sir Safety Conad Perugia per Simone Giannelli, nuovo regista bianconero. Ieri l’Mvp dell’ultimo Campionato Europeo ha indossato i suoi nuovi colori e svolto le prime sedute di lavoro agli ordini di Nikola Grbic.

Sorriso delle giornate migliori, Simone ha raggiunto Pian di Massiano (“La strada da casa al palazzetto? Già memorizzata!”, sorride il capitano della nazionale italiana) e si è messo subito in moto insieme ai propri compagni in vista della stagione ormai alle porte.

“Avevo tantissima voglia di arrivare e di iniziare, sono super carico e contento di essere qui a Perugia. È tutto nuovo per me, mi sto ambientando, ma mi sto già sentendo a casa, abbiamo spinto da subito in palestra ed è molto bello perché questo è ciò che ci servirà questa stagione”.

Trasuda entusiasmo Giannelli che ha già avuto modo di parlare fitto con il coach bianconero Nikola Grbic.

“Penso che Nikola sia molto importante per la squadra e, personalmente, anche per me. Ho ancora tanto da migliorare, sono qui a Perugia per vincere, ma anche per crescere e con Nikola posso proseguire questo percorso. Lui è stato un grandissimo palleggiatore e adesso è un grande allenatore. Cercherò di ascoltare tutti i suoi consigli, insieme condivideremo la strategia di gioco ed anche quella per proseguire nella mia crescita”.

Se giustamente durante gli Europei il pensiero era fisso sull’azzurro (“Eravamo sempre concentrati per giocare ed allenarci, non c’è stato modo di parlare di Perugia con i miei nuovi compagni”), adesso la testa è tutta sui Block Devils.

“Ci aspetta una stagione bella e molto impegnativa. Siamo una squadra molto forte, ma ci sono altre squadre molto forti. Sarà un campionato difficile, duro, ogni volta che si scenderà in campo bisognerà giocare forte, rimboccarsi le maniche e farsi il mazzo perché per vincere bisogna giocare bene a pallavolo. Certamente faremo di tutto per portare a casa più partite possibili e speriamo anche qualche trofeo”.

 

Fonte: UFFICIO STAMPA SIR SAFETY CONAD PERUGIA

 

SuperLega Credem Banca: Le prime tre giornate di SuperLega Credem Banca in TV e streaming

 


Via al Campionato: la programmazione su RAI Sport e Volleyball World TV

 

È definita la programmazione dei primi appuntamenti stagionali con il quadro delle dirette delle prime tre giornate.

Tutte le gare della stagione saranno trasmesse da Volleyball World TV, ad orari differenziati. 

RAI Sport sceglierà invece, tra i sei match della giornata, due gare per ogni weekend per le proprie dirette, sabato e domenica alle ore 18.00.

 

Questo il programma gare.

 

1a giornata di andata SuperLega Credem Banca


Sabato 9 ottobre 2021, ore 18.00

Kioene Padova – Cucine Lube Civitanova

Diretta RAI Sport

Diretta Volleyballworld.tv

 Domenica 10 ottobre 2021, ore 15.30

Gas Sales Bluenergy Piacenza – Consar RCM Ravenna

Diretta Volleyballworld.tv

 Domenica 10 ottobre, ore 18.00

Vero Volley Monza – Leo Shoes PerkinElmer Modena

Diretta RAI Sport

Diretta Volleyballworld.tv

 Domenica 10 ottobre 2021, ore 18.00

Sir Safety Conad Perugia – Top Volley Cisterna

Diretta Volleyballworld.tv

 Domenica 10 ottobre 2021, ore 20.30

Gioiella Prisma Taranto – Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia

Diretta Volleyballworld.tv

 Martedì 12 ottobre 2021, ore 20.30

Itas Trentino – Verona Volley

Diretta Volleyballworld.tv

 

2a giornata SuperLega Credem Banca

Sabato 16 ottobre 2021, ore 18.00

Consar RCM Ravenna – Gioiella Prisma Taranto

Diretta RAI Sport

Diretta Volleyballworld.tv

 Sabato 16 ottobre 2021, ore 20.30

Top Volley Cisterna – Kioene Padova

Diretta Volleyballworld.tv

 Domenica 17 ottobre 2021, ore 15.30

Cucine Lube Civitanova – Gas Sales Bluenergy Piacenza

Diretta Volleyballworld.tv

 Domenica 17 ottobre 2021, ore 18.00

Verona Volley – Sir Safety Conad Perugia

Diretta RAI Sport

Diretta Volleyballworld.tv

 Domenica 17 ottobre 2021, ore 18.00

Allianz Milano – Vero Volley Monza

Diretta Volleyballworld.tv

 Domenica 17 ottobre 2021, ore 20.30

Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia – Itas Trentino

Diretta Volleyballworld.tv

   

3a giornata SuperLega Credem Banca

Sabato 30 ottobre 2021, ore 18.00

Gas Sales Bluenergy Piacenza – Allianz Milano

Diretta RAI Sport

Diretta Volleyballworld.tv

 Sabato 30 ottobre 2021, ore 20.30

Leo Shoes PerkinElemer Modena – Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia

Diretta Volleyballworld.tv

 Domenica 31 ottobre 2021, ore 15.30

Verona Volley – Top Volley Cisterna

Diretta Volleyballworld.tv

 Domenica 31 ottobre 2021, ore 18.00

Itas Trentino – Cucine Lube Civitanova

Diretta RAI Sport

Diretta Volleyballworld.tv

 Domenica 31 ottobre 2021, ore 18.00

Kioene Padova – Consar RCM Ravenna

Diretta Volleyballworld.tv

 Domenica 31 ottobre 2021, ore 20.30

Vero Volley Monza – Gioiella Prisma Taranto

Diretta Volleyballworld.tv

 

 

(Fonte Lega Pallavolo Serie A)



martedì 28 settembre 2021

Capienza dei Palazzetti al 50%: le società si lamentano

 


Nelle parole del presidente Massimo Righi la protesta dei club che contestano le decisioni del Comitato Tecnico Scientifico

ROMA- I club di pallavolo contestano apertamente le decisioni del Comitato Tecnico Scientifico che ha stabilito un accesso massimo di spettatori al 50% della capienza all'interno dei palazzetti, un incremento minimo rispetto al 35% indicato precedentemente.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA LEGA PALLAVOLO MASSIMO RIGHI

«Siamo tutti fieri dei risultati delle nostre Nazionali e della splendida accoglienza ricevuta a Roma. Ovvio però che si trattasse di una occasione unica per rappresentare anche il malessere dei Club nei confronti del blocco spettatori al 35%. A fine serata è arrivata la doccia fredda dell’aumento modesto del 15%, quando per gli sport outdoor e gli altri spettacoli al chiuso l’incremento è stato ben altro. Ieri ci è stata riconosciuta una filiera di valori unica ed apprezzatissima dal Presidente della Repubblica Mattarella, ma nei fatti il Comitato Tecnico Scientifico ha disatteso le aspettative di giocatori e dei loro Club che si aspettavano di essere protagonisti di uno sport che gode della stessa considerazione degli sport outdoor e degli spettacoli culturali e musicali. Mi domando inoltre se i componenti del CTS abbiano mai assistito ad una partita di pallavolo. Se questo fosse il caso, non sono stati molto attenti alle dinamiche dei nostri spettatori sugli spalti, un ambiente assimilabile ad un pubblico teatrale. Se non sono mai venuti, li invito a farlo subito così da capire finalmente di cosa stiamo parlando! Chiedo fortemente al Governo di correggere la sconcertante proposta del CTS di lasciare pallavolo e basket come maglie nere dello sport italiano ».


(Fonte Tuttosport.com)

 


Mondiali Under 21 maschili: l’Italia supera la Repubblica Ceca ed è sicura della semifinale

 


Gli azzurri blindano il primo posto nel girone e aspettano di conoscere l’avversaria di sabato: sarà una tra Polonia e Russia. Nella squadra di Frigoni ha brillato la stella Michieletto

ITALIA-REPUBBLICA CECA 3-0 (25-19, 25-18, 25-15)

Con un turno d’anticipo la Nazionale Under 20 azzurra si assicura il pass per le semifinali del Mondiale di categoria in corso a Cagliari. Nella seconda uscita della Pool E la squadra del c.t. Frigoni ha superato 3-0 la Repubblica Ceca bissando il 3-0 di ieri contro l’Argentina. 

Domani il match contro il Belgio servirà solo per confermare il primo posto del girone ed evitare l’accoppiamento in semifinale contro la Russia. La rivale “storica” di questo gruppo azzurro: nel 2019 l’Italia, con la stessa squadra, vinse l’oro al Mondiale Under 19 superando in finale i russi che l’anno scorso si sono poi rifatti nella finale dell’Europeo Under 20. 

In questo torneo iridato quindi resta aperta la possibilità di un nuova finale. Per la Nazionale l’eventuale accoppiamento in semifinale sarà contro una tra Bulgaria e Polonia.

FESTA AZZURRA   

Nella facile vittoria raggiunta contro la Repubblica Ceca l’Italia ha riabbracciato Alessandro Michieletto tornato con i compagni di squadra dopo aver partecipato con la Nazionale Seniores all’incontro al Quirinale con il Presidente della Repubblica Mattarella. 

Il mancino di Trento ha chiuso la partita con 9 punti. Meglio di lui Rinaldi con 12 e Crosato con 10.


(Fonte Gazzetta.it)


domenica 26 settembre 2021

CEV Champions League 2021/2022: Sorteggiate le Pool della massima manifestazione europea maschile

 



Ufficializzati a Lubiana (Slovenia) i cinque gironi della Main Phase della 2022 CEV Volleyball Champions League.

 

La fase a gironi prevede sei gare totali divise fra girone d’andata e ritorno ed inizierà il primo dicembre 2022 per concludersi il 16 febbraio 2022. 

Si qualificano ai quarti di finale le prime classificate di ogni pool e le tre migliori seconde.

Perugia e Trento saranno avversari nel girone E, mentre Civitanova è inserita in Pool C con i campioni in carica del Kedzierzyn-Kozle.

 

Le Pool della fase a gironi (4th Round)

Pool A: Jastrzebski Wegiel (POL), VfB Friedrichshafen (GER), Knack Roeselare (BEL), Vincitrice 3° turno (27/28).

Pool B: Dinamo Mosca (RUS), Ziraat Bankasi Ankara (TUR), VC Grenyard Maaseik (BEL), Project Varsavia (POL).

Pool C: Cucine Lube Civitanova (ITA), Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle (POL), Ok Merkur Maribor (SLO), Lokomotiv Novosibirsk (RUS).

Pool D: Zenit San Pietroburgo (RUS), Berlin Recycling Volleys (GER), Vojvodina NS Seme Novi Sad (SRB), Vincitrice 3° turno (29/30).

Pool E: Sir Sicoma Monini Perugia (ITA), Fenerbahce HDI Istanbul (TUR), As Cannes Dragons (FRA), Trentino Itas (ITA).




Mondiale Under 21: al via la seconda fase

 


Gli azzurri di Frigoni affronteranno questa sera alle 19.00 affronterà l'Argentina, martedì la sfida con la Repubblica Ceca, mercoledì la gara col Belgio

 

Inizia la seconda fase della rassegna iridata. I ragazzi guidati da Angiolino Frigoni giocheranno il primo match al PalaPirastu di Cagliari contro l’Argentina alle ore 19, poi sarà la volta della Repubblica Ceca martedì 28 (ore 19) e il 29 chiuderanno la seconda fase contro il Belgio.

L’Italia, vice campione del mondo in carica, ha tutte le carte in regola per proseguire al meglio la sua avventura nella rassegna iridata. La formazione tricolore sta vivendo con serenità questa giornata di riposo, arrivata dopo una prima fase durante la quale ha collezionato tre vittorie in altrettante partite senza mai perdere un set. Rinaldi e compagni nelle ultime uscite hanno messo in mostra oltre alle qualità tecniche anche grandi doti caratteriali. In questa seconda parte del mondiale il gruppo azzurro potrà contare anche sull’apporto di Alessandro Michieletto che non ha voluto far mancare il proprio contributo ai suoi compagni di squadra con i quali lo scorso anno ha vinto la medaglia d’argento ai Campionati Europei Under 20.

LE PAROLE DEL TECNICO ANGIOLINO FRIGONI

“Siamo giunti alla seconda fase, ci sono 8 squadre che lotteranno per il titolo. Chiaramente man mano che si va avanti le partite diventano sempre più impegnative, in questa seconda parte del mondiale affronteremo squadre che hanno vinto o sono arrivate seconde nei propri gironi. Da domani  ci aspettano sfide più complicate ma io sono molto fiducioso come lo ero prima dell’esordio in questo Campionato del Mondo. Il bilancio della prima fase è certamente positivo, abbiamo vinto nettamente tutte e tre le gare mantenendo costante il nostro livello di gioco. Dal girone C disputato a Carbonia arriveranno due squadre che hanno giocato match molto duri e quindi hanno già acquisito un ritmo alto, ma noi ci faremo trovare pronti in ognuna delle tre sfide della seconda fase. Il tecnico prosegue poi parlando degli avversari di domani. Quella di domani sera sarà certamente una partita complicata, l’Argentina sa giocare una buonissima pallavolo. Da parte nostra dovremo essere pronti oltre che dal punto di vista tecnico-tattico anche sotto l’aspetto caratteriale. Mi aspetto un match molto inteso e combattuto punto a punto ».

 

IL CALENDARIO COMPLETO DELLA SECONDA FASE (ORARI DI GIOCO ITALIANI)

 

Pool E (Cagliari, Italia)

 27 settembre: ore 16 Repubblica Ceca-Belgio, ore 19 Italia-Argentina

28 settembre: ore 16 Belgio-Argentina, ore 19 Italia-Repubblica Ceca

29 settembre: ore 16 Repubblica Ceca-Argentina, ore 19 Italia-Belgio

 

Pool F (Sofia, Bulgaria)

 27 settembre: ore 12 Polonia-Brasile, ore 18 Bulgaria-Russia

28 settembre: ore 12 Russia-Brasile, ore 18 Polonia-Bulgaria

29 settembre: ore 12 Polonia-Russia, ore 18 Bulgaria-Brasile

 

Pool G (Carbonia, Italia)

 27 settembre: ore 16 Thailandia-Marocco, ore 19 Egitto-Iran

28 settembre: ore 16 Iran-Marocco, ore 19 Thailandia-Egitto

29 settembre: ore 16 Egitto-Marocco, ore 19 Thailandia-Iran

 

Pool H (Sofia, Bulgaria)

 27 settembre: ore 15 Bahrain-Canada

28 settembre: ore 15 Cuba-Bahrain

29 settembre: ore 15 Cuba-Canada

 

2 ottobre

 Semifinali 1°-4° posto -Cagliari

Semifinali 5°-8° posto – Carbonia

Semifinali 9°-12° posto e 13°-16 posto - Sofia

 

3 ottobre

 Finale 1°-2° posto e 3°-4° posto – Cagliari

Finale 5°-6° posto e 7°-8° posto – Carbonia

Finali 9°-12° posto e 13°-16° posto – Sofia



(Fonte Tuttosport.com)

 

 


venerdì 24 settembre 2021

Serie A Credem Banca: La presentazione del Campionato in diretta su RAI Sport


Sarà trasmessa in diretta su RAI Sport la presentazione del 77° Campionato Serie A.

Il taglio del nastro, che vedrà protagonisti i Club e alcuni dei recenti protagonisti della medaglia d’oro azzurra agli Europei, sarà in onda giovedì 7 ottobre alle ore 11.15 con la conduzione di Maurizio Colantoni.



 

SuperLega Credem Banca: Tutte le gare in streaming su Volleyball World TV

 


Tutte le partite della SuperLega Credem Banca saranno trasmesse in Italia da Volleyball World TV, la piattaforma di streaming creata da Volleyball World, partner della Lega Pallavolo Serie A e detentore dei diritti televisivi nazionali.

Saranno disponibili in streaming live anche le gare trasmesse dalla RAI.

Gli appassionati potranno sottoscrivere abbonamenti mensili (7.99 dollari) o annuali (74.99 dollari) al link https://www.volleyballworld.tv/signup

La programmazione delle gare sarà disponibile nei prossimi giorni sul portale di VWTV e sul sito Legavolley.it


SuperLega Credem Banca: Su Rai Sport l’esordio in campo a Padova per i campioni d’Italia

 


La Cucine Lube Civitanova, campione d’Italia, è la prima squadra della SuperLega Credem Banca a scendere in campo, inaugurando la stagione 2021/22.

La formazione di Chicco Blengini sarà di scena alla Kioene Arena di Padova, dove sabato 9 ottobre alle 18.00 in diretta RAI Sport sarà attesa dalla Kioene Padova.


Julio Velasco: “I giovani italiani meritano la fiducia dei nostri club”

 


Il c.t. dei Fenomeni: “E’ anche una questione di coraggio. De Giorgi lo ha avuto più volte nella finale dell’Europeo. Nei giovani di casa nostra si vedono prima i difetti”

I giovani meritano fiducia, facciamoli giocare. Il campionato europeo lascia in dote questa riflessione perché l’oro di Katowice ha confermato che la pallavolo italiana ha un tesoretto sul quale costruire il futuro. E se nel 1989 Julio Velasco era il condottiero di una nuova generazione di campioni, anche oggi il maestro pallavolistico di La Plata ricopre un ruolo chiave in Federazione: dal 2019 è direttore tecnico del settore giovanile maschile della Fipav.

Velasco, all’Europeo l’Italia era la Nazionale più giovane. Molti di questi ragazzi faticano a trovare spazio in Superlega. Perché?

«Da anni i giocatori italiani non piacciono un po’ come successe all’inizio delle mia avventura azzurra. È facile chiamarla ora Generazione di Fenomeni, ma allora non ci credeva nessuno».

Spesso si preferiscono giocatori stranieri...

«In loro si vedono i pregi, negli italiani solo i difetti. E poi costano meno e si tende a pensare che possano arrivare prima».

Ai nostri ragazzi non si concedono margini d’errore?

«Come un grande giocatore può sbagliare l’ultima ricezione anche un giovane lo può fare. Ma se questo succede a Juantorena in Champions si dice giustamente che l’errore può capitare, mentre se questo succede a un ragazzo si sottolinea che l’errore deriva dalla giovane età».

Ci sono altri “blocchi” culturali?

«Oltre all’esterofilia c’è il contesto culturale. Si guarda sempre l’aspetto negativo mentre in Italia ci sono tutti i presupposti per fare della grande pallavolo. Infine c’è il capitolo allenatore. Il tecnico è spesso sotto pressione quindi rischia di essere meno coraggioso nelle scelte. Ferdi (De Giorgi, ndr) ha avuto le palle di mettere Romanò in finale».

Lei in passato portò avanti scelte coraggiose?

«A Modena scelsi di non prendere un canadese per dare fiducia al 18enne Bernardi in coppia con Cantagalli. Lì è nata la Nazionale italiana dei Fenomeni. Ma tutto questo discorso sui giovani non deve passare come assistenzialismo, se lo devono comunque guadagnare».

Cosa non le piace nel giudizio sui giovani?

«Un concetto che non ho mai gradito è “questo ragazzo è indietro”. Una frase che non concepisco. Non va valutato l’atleta in quel momento, va capito dove può arrivare».

Perché uno come Romanò giocava in A-2?

«Ci sono molti dirigenti e allenatori di Superlega che non conoscono i giocatori della categoria inferiore. Romanò non è l’unico interessante in A-2».

Come si può sopperire in azzurro al fatto che qualcuno potrebbe non essere titolare nel club?

«Alcuni si lasciano abbagliare dal corteggiamento di una grande squadra di Superlega arrivando poi in situazioni dove difficilmente trovano spazio. Quando ho allenato l’Argentina (dal 2014 al 2018, ndr) ho deciso che chi non giocava titolare nel club non veniva convocato».

Cosa si può fare per migliorare la programmazione estiva?

«Dobbiamo cercare di lavorare con tutte le selezioni anche quando l’evento di riferimento è finito. Ad esempio, se l’Under 21 finisce il mondiale a luglio si lavora con quel gruppo comunque fino a settembre. E poi penso ai playoff di campionato...».

A cosa si riferisce?

«Perché i giocatori che escono dai playoff devono giocare il torneo per il 5° posto? Se Padova esce ai quarti uno come Bottolo perché non può subito iniziare a lavorare con l’Italia per gli appuntamenti estivi? Capisco le necessità dei club di fare attività ma è giusto rifletterci».

Oltre alla Seniores, anche le selezioni giovanili presentano giovani interessanti. Nell’Under 19 brilla lo schiacciatore Porro.

«Luca può giocare in Superlega, è già fatto come atleta. Con le selezioni giovanili stiamo facendo un buon lavoro. Ci sono giovani interessanti».

Quali sono le linee guida della sua direzione tecnica?

«All’inizio del mandato in Consiglio Federale quando ho fatto un intervento per dire che avremmo dovuto dimostrare di saper vincere con tutti giocatori futuribili, che quella sarebbe stata la sfida tecnica per noi. Così facendo si abbassano i costi e la Nazionale ha un bacino di giocatori maggiore da cui attingere».

Come riuscite a collaborare tra tecnici federali e allenatori dei club?

«Ho portato avanti dei corsi con gli allenatori che nelle società seguono i ragazzi nel giro azzurro. E poi stiamo cercando di fare un Club Italia allargato. Le selezioni che partecipano al Trofeo delle Regioni vengono una settimana ad allenarsi all’Acquacetosa».

 

(Fonte La Gazzetta dello Sport)

 


I Fenomeni esaltano gli azzurri di Fefè: "Ci siamo rivisti in quest'Italia"

 


Da Zorzi a Bracci, da Bernardi a Gardini: i protagonisti dell’oro europeo del 1989 gasati dal trionfo dei giorni scorsi. E Bernardi: “Michieletto diventerà più forte di me”

“Durante la finale con la Slovenia la chat su whatsapp dei campioni della nostra generazione era caldissima”. Andrea Anastasi, attuale tecnico del Varsavia, racconta così la domenica da tifosi degli 11 compagni di squadra di Ferdinando De Giorgi che nel 1989 vinsero a Stoccolma il primo titolo europeo dell’Italvolley. 

A distanza di 32 anni i campioni della Generazione dei fenomeni hanno rivissuto delle emozioni uniche ritrovandosi nell’atteggiamento e nella storia del gruppo formato dal “loro” Fefè. Alla Spodek Arena di Katowice, ad assistere dal vivo alla finale, c’era Lorenzo Bernardi, giocatore simbolo degli azzurri di Velasco. “Ho rivissuto quelle emozioni. Una squadra che è cresciuta partita dopo partita” ha raccontato mister Secolo.

Con la vittoria per 3-2 nella finale contro la Slovenia, l'Italia del volley maschile si è laureata Campione d'Europa. Dopo la gara, il c.t. Ferdinando De Giorgi ha tenuto un discorso negli spogliatoi, seguito dal brindisi

RIVEDERSI   Anche Andrea Zorzi è stato particolarmente colpito dal gruppo azzurro, da quello che Giannelli e compagni hanno trasmesso. "In molti mi hanno spesso raccontato di quello che trasmettevamo noi in quegli anni – racconta Zorro -. Ebbene domenica ho capito quello che volevano dirmi perché anch’io da spettatore ho avuto queste sensazioni particolari".

ANALOGIE   Del gruppo magico che a fine anni 80 ha iniziato a raccogliere successi, in molti trovano similitudini con il trionfo di Katowice. "Le analogie con la squadra di Stoccolma ci sono – racconta Stefano Margutti -. Su tutte il fatto che c’è un gruppo che ha lavorato a lungo insieme con il Club Italia come avevamo fatto noi nella Juniores con Alexander Skiba". Ma anche sull’andamento della partita ci sono situazioni che riportano alla mente il successo sulla Svezia di 32 anni fa. "Già, io entrai a partita in corso al posto di Gardini – ricorda Roberto Masciarelli – mentre Anastasi rilevò Cantagalli. Gli ingressi di Ricci e Romanò mi hanno riportato indietro a quella situazione". Andrea Gardini guarda invece alle analogie storiche. "Il parallelo è perfetto – ricorda l’attuale tecnico dei polacchi dello Jastrzębski -. Anche allora, con l’arrivo di Velasco ci fu alla vigilia del torneo un ricambio generazionale e vennero lasciati a casa molti senatori".

EREDITÀ   Nel torneo vinto dagli azzurri a impressionare i campioni del 1989 è stato il 19enne Michieletto. "Alessandro è stato eccezionale – sottolinea Marco Bracci -, per i palloni pesanti che ha messo in terra e per come ha raccolto i suoi compagni nei momenti decisivi della finale, nel 4° set e nel tiebreak". Con Lorenzo Bernardi che spinge oltre: "Michieletto può diventare un top player già al Mondiale 2022 e sicuramente diventerà più forte di Bernardi e Cantagalli".

FORZA FISICA   Paolo Tofoli, allora 23enne regista di quell’impresa e oggi tecnico in A3 di San Donà, ci tiene evidenziare le caratteristiche di questo gruppo guidato in campo da Giannelli: "Entusiasmo, spensieratezza, con un briciolo di sfrontatezza. E Simone da vero leader ha condotto i compagni in questo Europeo". Sulla stessa lunghezza d’onda Luca Cantagalli: "Un gruppo che ha giocato con una tranquillità disarmante sviluppato un gioco impressionante". Si allinea anche Gilberto Passani che però pone l’accento su ulteriori doti messe in mostra dagli azzurri: "Hanno tirato fuori una grinta, una voglia di fare, una fame che sono state decisive".

AMICO C.T.   Andrea Lucchetta era presente a Katowice come commentatore Rai: "Sono orgoglioso di questi ragazzi – racconta Lucky – e sono contento per De Giorgi. A fine partita sono andato dal c.t. e gli ho mostrato la foto dell’1989 quando da capitano alzai la coppa dell’Europeo. Al mio fianco c’era lui mentre domenica al suo fianco c’era l’mvp Giannelli. Sono stati straordinari nel trasmetterci l’amore per questa maglia". Capolavoro di De Giorgi che anche Anastasi ci tiene a esaltare: "È l’oro di Ferdinando, in poco tempo è riuscito a gettare le basi per un capolavoro sportivo". Trentadue anni dopo la Generazione dei Fenomeni ha scoperto i suoi eredi. Da Stoccolma a Katowice il marchio di garanzia lo ha messo De Giorgi.

 

(Fonte La Gazzetta dello Sport)


Italvolley, il Mental Coach dei campioni d’Europa: "L'oro? Vi racconto come è nato"


Giuliano Bergamaschi, il Mental Coach (ma lui preferisce essere chiamato pedagogista) degli azzurri, racconta i segreti che hanno portato alla vittoria: "Similitudini con la nazionale di Mancini"

"Non chiamatemi Mental Coach, io sono un pedagogista". Giuliano Bergamaschi è uno dei cardini dello staff di Fefè De Giorgi sulla panchina dell’Italia che, a sorpresa, dopo 16 anni ha interrotto il digiuno d’oro in Europa.

Laureato in Filosofia e in Pedagogia, insegnante a contratto all’Università di Verona (“Insegno didattica applicata all’allenamento”), da vent’anni collabora con il tecnico azzurro (“Già quando era allenatore/giocatore a Cuneo”) e racconta la favola di un gruppo di giovani che in sette settimane ha imparato a vincere, insieme.

Come è nata questa magia?

“Questa è una squadra giovane, molto fertile nell’apprendere, nel mettersi in gioco. Aperta a lavorare su motivazione, valori e crescita. L’elemento chiave è stato il tema di tutto il progetto, quello che Fefè mi disse dopo aver parlato con il presidente della Federazione: volevamo ritornare a un senso profondo di appartenenza alla nostra nazione, ancora di più importante dopo la pandemia. Abbiamo lavorato sul concetto di patria, ma evoluto, perché fosse vissuto come uno stile, un modo di essere: la condivisione, la cooperazione per arrivare a risultati di eccellenza”.

Se lo aspettava questo oro?

“De Giorgi ha sempre detto che questi ragazzi tecnicamente hanno i numeri per vincere qualcosa di importante. La sorpresa è che arrivasse così in fretta, dopo poche settimane insieme”.

Qual è stato il suo ruolo?

“Collaboro con De Giorgi da tanti anni, so qual è la sua idea di lavoro: lui si concentra sull’aspetto tecnico, fisico e mentale. E io mi occupo di questo su 4 livelli: come fare, l’allenamento, la relazione con sé e con gli altri, la partecipazione. Abbiamo fatto incontri con lo staff e con i giocatori. Di questo gruppo conoscevo solo Anzani, gli altri li ho incontrati per la prima volta nel primo collegiale. Ho trovato ragazzi che hanno tanta voglia di divertirsi, ma anche molto sensibili al lavoro. Perché come ama ripetere De Giorgi: insieme si nascondono i difetti”.

Così si è superata la mancanza di esperienza di tanti giocatori?

“L’esperienza è fondamentale, ma dipende da come la usi. E’ utile, ma può diventare anche una grossa comodità. Il coinvolgimento ha aiutato a superare il fatto che in tanti avessero un’esperienza modesta a livello internazionale”.

Avete inserito regole particolari?

“Fefè ha sempre messo alla base del suo lavoro che tutto ciò che si fa è per uno scopo, che devi andare oltre all’interesse particolare. Credo che ci siano similitudini con il lavoro che ha fatto Mancini con la nazionale di calcio".

In che cosa?

“Come Mancini, Fefè ha molto rispetto del passato da giocatore”.

Vede qualcosa della generazione dei fenomeni in questa squadra?

“De Giorgi secondo me si è portato soprattutto due cose di quegli anni: Velasco ha portato quello che io chiamo onestà, sincerità di lavoro, tramite l’eliminazione di alibi e comfort. E poi l’utilità di quello che serve, nel senso: no agli egoismi, si deve essere rivolti a quello che è utile per vincere. L’elaborazione che ha fatto Fefè è di introdurre il concetto di lavoro di gruppo, interdisciplinare. Lui è soprattutto un coordinatore, un decisore”.

Ci racconta cosa c’è dietro l’urlo di battaglia degli azzurri: “Noi, Italia”?

“E’ la sintesi di valori di questa nazionale, lo sarà anche per il futuro. Siamo testimoni del modo di essere Italia, di uno stile. Noi è l’Italia che gira intorno a noi, siamo noi che giriamo intorno: in fondo questi talentuosi ragazzi della nazionale del volley sono dei nuovi patrioti che senza retorica danno l’esempio di come impegnarsi a vincere insieme con il gusto della cooperazione”.

Lo confessi, ma con De Giorgi non ci sono stati mai momenti di tensione?

“(risata) Solo a tavola, io sono mantovano e cultore del pesce gatto. Lui convinto della supremazia del pesce salentino...”.

 

 

 (Fonte La Gazzetta dello Sport)


mercoledì 22 settembre 2021

Il film dell'Italia d'oro di Fefè De Giorgi. By Filippo Vagli

 


La cavalcata azzurra dell’ItalVolley d’oro di Fefè De Giorgi

Appena il tempo di smaltire la debacle olimpica di Tokyo 2020, manifestazione che ci ha visto uscire ai quarti di finale contro una per nulla trascendentale Argentina, e la pallavolo italiana maschile riparte verso nuovi e stimolanti obiettivi.

Lo fa con una nazionale nuova di zecca, al cui timone di comando c’è Fefè De Giorgi, neocommissario tecnico, presentato lo scorso 22 giugno dal Presidente federale Giuseppe Manfredi, con il compito di dar vita ad un nuovo ciclo azzurro proiettato verso i Giochi Olimpici di Parigi 2024.

Prima tappa, un importante banco di prova, i Campionati Europei. Massima competizione continentale in scena dal 1 al 19 settembre in quattro diverse nazioni: Polonia, Repubblica Ceca, Estonia e Finlandia.

Nette le scelte del nostro CT che, una volta chiusa l’era Juantorena e momentaneamente accantonato causa infortunio Ivan Zaitsev, esclude dalla sua nazionale l’opposto Luca Vettori, lo schiacciatore Jiri Kovar, il centrale Matteo Piano ed il libero Massimo Colaci, sostituendoli con giovani di belle speranze. I posti quattro Francesco Recine e Mattia Bottolo, due opposti alle prime esperienze nella pallavolo che conta come Giulio Pinali e Yuri Romanò, i centrali Cortesia e Ricci ed i liberi Balaso e Piccinelli. Conferme invece per il neocapitano Simone Giannelli, per Alessandro Michieletto e Daniele Lavia, nuova diagonale titolare di quattro, per il duo centrale Anzani – Galassi, e per il secondo palleggiatore Riccardo Sbertoli.  

Impegnati nella prima fase a Ostrava (Pool B) insieme a Bielorussia, Montenegro, Bulgaria, Slovenia e Repubblica Ceca, gli azzurri si sono resi protagonisti fin da subito di ottime prestazioni chiudendo il proprio girone al primo posto a punteggio pieno.

Grande attesa per l’esordio della squadra azzurra, avvenuto a Ostrava il 3 settembre contro la modesta Bielorussia di Vlad Davyskiba, schiacciatore del Vero Volley Monza.

De Giorgi modella la sua prima nazionale con un assetto formato da Simone Giannelli, capitano, e vero leader del gruppo in regia, opposto a Giulio Pinali, 198 centimetri della Trentino Volley alla sua prima manifestazione internazionale nel ruolo di titolare. Alessandro Michieletto, con il suo braccione mancino è il preposto a macinare punti in battuta e in attacco da quattro insieme a Daniele Lavia, ottimo ricettore e attaccante di buona efficienza. Al centro della rete ci sono i collaudati Anzani e Galassi, già titolati a Tokyo mentre Fabio Balaso è libero a cui tocca il compito di dirigere ricezione e difesa.  

Tre a zero per gli azzurri il risultato finale, bissato da un analogo risultato nella partita successiva contro il debole Montenegro. Nella terza gara gli uomini di Fefè De Giorgi lasciano per strada un set ai bulgari di Silvano Prandi, per tornare a vincere tre a zero nelle ultime due gare del girone contro le ben più quotate Slovenia e Repubblica Ceca, dimostrando di saper tenere il campo con crescente consapevolezza. 

Una volta terminata la fase a gironi, vinta senza particolari patemi d’animo, la squadra di Fefè De Giorgi fa i conti negli ottavi con la Lettonia, altra equipe di seconda fascia che crea ben pochi grattacapi al gruppo azzurro. Giannelli e compagni sbrigano la pratica in poco più di un’ora di gioco con un netto 3-0, risultato che parla di una partita mai in discussione. Ancora una volta ottima prova di squadra, con Galassi, Anzani e Lavia sugli scudi. 

Prestazioni sempre più autorevoli quelle degli azzurri, orchestrate da un Simone Giannelli senza alcun dubbio miglior palleggiatore della manifestazione. Il regista e capitano azzurro, non solo dimostra abile nel distribuire equamente il gioco per tener caldi e sempre in partita tutti i suoi attaccanti, ma gara dopo gara dimostra di formare un temibilissimo asse centrale con Anzani e Galassi, due centrali che fanno dell’attacco la loro arma migliore. Così come queste prime uscite, evidenziano un tandem di posti quattro, Michieletto – Lavia, sempre più decisi a rinverdire la miglior tradizione dei grandi schiacciatori ricettori italiani degli ultimi trent’anni.

Una squadra in cui si vede lontano un miglio la mano del tecnico nella correlazione muro-difesa, specialità della casa delle squadre allenate da De Giorgi, sempre particolarmente attento all’organizzazione e agli equilibri di gioco. Una squadra che, pur non difettando in qualità e talento, ha nell’atteggiamento positivo e nella coesione di gruppo i suoi punti di forza. Nessuna star da mettere in mostra ma con la squadra nel suo complesso posta come riferimento centrale del progetto.

E mentre l’Europeo miete le prime vittime illustri, con la Francia neocampione olimpica targata Bernardinho e la Russia di Tuomas Sammelvuo, buttate fuori rispettivamente da Repubblica Ceca e Polonia, l’Italia nei quarti trova la Germania di Andrea Giani.

La tradizione è a favore dell’Italia con 31 vittorie azzurre su un totale di 41 incontri ma i teutonici sono avversari per nulla comodi da affrontare. Squadra fisica, potente, forte in battuta e in attacco, che presenta svariate vecchie conoscenze del campionato italiano: il palleggiatore Zimmermann, l’oppostone Georg Grozer, i posti quattro Karlitzek e Kaliberda, e il centrale Tobias Krick, che nella prossima stagione murerà e attaccherà in quel di Cisterna.

E nello scontro fratricida tra due protagonisti assoluti della “generazione di fenomeni”, De Giorgi e Giani, gli azzurri sbriciolano letteralmente la squadra tedesca, annichilita da Michieletto e compagni, autori di una prestazione magistrale.

Ancora una volta è il muro a risultare l’arma vincente di questa splendida Italia con tredici muro punto in tre set. Fondamentale, quello del muro, che demolisce il giocatore simbolo della Germania di Andrea Giani, Georg Grozer, che a forza di murate nei denti va in down totale, fino a dover essere sostituito dall’opposto che schiaccerà a Padova nella prossima stagione, Linus Weber.

La distribuzione di Simone Giannelli è superlativa, al punto da riuscire a tenere tutti e tre i martelli sopra il 50% di positività: Michieletto 65%, Pinali 64%, Lavia 56%. Tre a zero per gli azzurri il risultato finale. Un’Italia spietata, determinata, affamata, che non ha nessuna intenzione di fermarsi qui. A distanza di sei anni la pallavolo italiana maschile torna fra le prime quattro d’Europa.

Nella semifinale di sabato 18 a Katowice, in Polonia, i nostri portabandiera sfidano la Serbia campione uscente, sconfitta dalla sola Polonia nel girone di qualificazione ma che se l’è vista brutta negli ottavi con la Turchia, trovandosi sotto per due set a uno prima di rimediare e portare a casa il match.

Guidati in panchina da Slobodan Kovac, i campioni d’Europa in carica hanno come punto di forza l’asse centrale composto da Marko Podrascanin e Srecko Lisinac. Possono inoltre contare sulla classe di Uros Kovacevic, mancino terribile e miglior realizzatore della Serbia fino a queste semifinali con 107 punti al suo attivo, nonché su Aleksandar Atanasijevic e Nemanja Petric, poco utilizzati fino ad ora dal tecnico serbo.

E gli azzurri di De Giorgi annientano anche i campioni uscenti con un Michieletto stratosferico cui fanno eco un lucidissimo Simone Giannelli in cabina di regia e Fabio Balaso, libero “prendi tutto” sempre più leader della seconda linea italiana. Se il granito muro azzurro è stato il grande protagonista del primo set, l’attacco lo è stato nel secondo e, più che un singolo fondamentale, la voglia di divorare l’avversario e di andarsi a prendere questa finale si è dimostrato essere il fattore determinante nel quarto e ultimo parziale.

Una strepitosa prestazione di squadra di un gruppo capace di reagire e uscire da ogni tipo di difficoltà. 29-27, 25-22, 23-25, 25-18 i parziali dell’incontro che consentono agli azzurri di tornare a disputare una finale europea dopo ben otto anni

Soltanto qualche ora prima la Slovenia di Alberto Giuliani (dopo essersi garantita la semifinale regolando con un netto tre a zero la Repubblica Ceca) si era guadagnata l’accesso alla finale, eliminando la superfavorita Polonia di Vital Heynen e Wilfredo Leon con una prestazione pressochè perfetta.

L’appuntamento azzurro con la storia è fissato per domenica 19 settembre. L’ultimo metro, quello decisivo per entrare nella storia della pallavolo italiana, otto anni dopo l’ultima nostra finale europea. Affrontare la Slovenia vista contro la Polonia è difficile, ma capitan Giannelli e compagni hanno fino ad ora dimostrato che nulla è impossibile.

Fefè De Giorgi conferma i suo “sei più uno”: Giannelli-Pinali diagonale palleggiatore opposto, Michieletto-Lavia a ricevere e attaccare da quattro, Anzani-Galassi al centro della rete e Balaso libero.

Il marchigiano Alberto Giuliani risponde con il suo collaudatissimo sei più uno: Ropret-Stern; Urnaut-Cebulj; Pajenk-Kozamernik; Kovacic.

Il primo set parla Sloveno, con la giovane Italia un po’ contratta che evidentemente sente il peso della sua prima finale. De Giorgi è bravo a sostenere il gruppo e i suoi ragazzi si prendono il secondo set chiudendolo per 25-20 con un “murone” di Pinali. Ancora difficoltà per i nostri portacolori nel terzo set in cui è nuovamente la Slovenia a prevalere per 25-20. Ma questa nazionale non è mai morta e ancora una volta trova l’energia per reagire e chiudere il quarto parziale per 25-20 sorretta da un Yuri Romanò, nel frattempo subentrato a Pinali, che chiude il set con 7 punti e un lusinghiero 86% in attacco.

Sarà il tie-break a decretare chi festeggerà e chi dovrà spiegare. Pronti, via, Slovenia 3-0. Non ci perdiamo d’animo e pareggiamo subito i conti. A metà set lo strappo decisivo con Michieletto devastante dai nove metri. 11-7. L’Italia non si ferma più. Il dodicesimo punto lo segna Lavia, mentre il set ball ce lo regala un muro di Ricci. Cebulj, con un errore al servizio mette fine all’incontro. 15-11 Italia e gli azzurri sono Campioni d’Europa bissando il titolo delle “colleghe” donne conquistato solo 15 giorni fa contro la temibilissima Serbia.

L’ennesimo successo dello sport italiano in queste “notti magiche” di un’estate 2021 da apoteosi, iniziata in una serata londinese del luglio scorso, grazie ai ragazzi del football di Roberto Mancini.

L’Italia di Fefè De Giorgi. Il primo tra i protagonisti della “generazione di fenomeni” degli anni ’90 a sedersi come CT sulla panchina azzurra. Un tecnico che solo pochi mesi fa veniva esonerato da Civitanova a cui il destino ha concesso l’opportunità di riorganizzare e rinnovare una squadra che dopo la debacle di Tokyio pareva essere arrivata a fine corsa.

E l’allenatore di Squinzano lo ha fatto nel migliore dei modi, trasmettendo al gruppo i suoi straordinari valori, ed avendo il coraggio di portare a questi campionati europei la squadra più giovane del torneo, con ventiquattro anni di età media e ben nove atleti esordienti nella massima competizione continentale.

Dopo aver consegnato la fascia di capitano e i galloni di leader a Simone Giannelli, oggi il miglior palleggiatore del mondo alla pari di Bruno e De Cecco, ha puntato sul predestinato Alessandro Michieletto, un 2001 che gioca come un veterano, concedendo inoltre spazio a giocatori come Pinali, Balasso, Lavia e Romanò, atleti forse troppo trascurati della nostra pallavolo, che da par loro hanno ripagato il tecnico con prestazioni una più bella dell’altra.  

Ragazzi a cui bisognava solo dare fiducia dal momento che nei fatti hanno dimostrato di poter stare al passo con i campioni ben più navigati delle altre nazionali, spazzando via l’alibi “gioventù” non solo con grandi prestazioni individuali ma anche e soprattutto costituendo un gruppo compatto, coeso e sempre più consapevole della propria forza.

La più bella sorpresa di questo travolgente cammino europeo, che promette un futuro più che roseo alla pallavolo italiana.  

mercoledì 15 settembre 2021

EuroVolley 2021: Ancora grande Italia, Germania travolta, ora la Serbia in semifinale

 


Gli azzurri di De Giorgi, con Michieletto (18) trascinatore, inchiodano anche i tedeschi nel quarto.

Sabato a Katowice la sfida che vale la finale

Italia-Germania 3-0    (25-13, 25-18, 25-19)

Grandissima Italia. 

Dopo 6 anni l’azzurro torna fra le prime 4 squadre dell’Europeo, ma da quello che ha fatto vedere durante questo quarto di finale con la Germania, dominato, non ha nessuna intenzione di fermarsi. Vuole arrivare fino in fondo. 

Un’Italia giovane e ancora poco conosciuta al grande pubblico, ma estremamente spietata e determinata. 

Gli azzurri hanno preso subito il comando delle operazioni e non hanno lasciato più nulla ai tedeschi. Prossima tappa, la Serbia (campione in carica) in semifinale. 

L’Italia parte un po’ in folle e va sotto 3-4 punti. Ma la ruota gira quasi subito. Sfruttando le battute sbagliate dei tedeschi e andando a colpire a sua volta con la battuta. 

L’Italia mette in crisi la Germania che piano a piano si stacca dal match: Grozer, il simbolo di questa squadra, va in crisi e deve essere sostituito da Weber (che giocherà nella prossima stagione a Padova). Ma non basta per fermare questi scatenati azzurri che vanno a prendersi il ser in maniera netta. Inequivocabile. 

Nella seconda frazione la musica non cambia, ma l’Italia non regala nulla fin dall’inizio. E piano piano dilaga anche in questa frazione: il muro è l’arma principale dell’Italia, ma in tutti i fondamentali gli azzurri riescono a dominare, a cominciare dalla distribuzione del capitano Simone Giannelli.

DOPO 6 ANNI FRA LE PRIME 4—   L’Italia va sopra senza soffrire 2-0. 

La Germania ha le spalle al muro. Mentre gli azzurri non si vogliono più fermare, vedendo vicinissima la semifinale con la Serbia (sabato a Katowice in Polonia). 

Dall’altra parte la scatenata Polonia (finora davvero impressionante) affronterà la vincente di Repubblica Ceca-Slovenia. 

Grozer ancora seduto (con la borsa del ghiaccio sulle articolazioni). 

Il set si combatte punto a punto, ma poi gli azzurri inseriscono ancora il turbo e staccano ancora i tedeschi. Prova a cambiare qualcosa Giani, ma senza riuscire a incidere sul match. 

L’Italia sente l’odore della vittoria e non si ferma più.

 

(Fonte La Gazzetta dello Sport)


domenica 12 settembre 2021

EuroVolley 2021: Italia a valanga sulla Lettonia: mercoledì i quarti.

 


ITALIA-LETTONIA 3-0 (25-14, 25-13, 25-16)

Gli azzurri non hanno problemi a superare gli ottavi in un match senza storia. Ora aspetta la vincente fra Germania e Bulgaria

Non c’è gara nell’ottavo fra Italia e Lettonia. 

Gli azzurri guadagnano i quarti senza molto faticare in una partita a senso unico contro una nazionale alla sua seconda partecipazione alla fase finale dell’Europeo (la prima è stata nel 1995).

Qualificata agli ottavi con solo la vittoria sull’Estonia e un paio di tie break con Croazia e Slovacchia, la nazionale baltica non ha potuto molto contro la squadra di de Giorgi lanciata nella sua sesta vittoria consecutiva e che già pensa ai quarti, il cui avversario uscirà dalla sfida tra Germania e Bulgaria (sfida fra panchine italiane con Giani e Prandi) in campo sempre a Ostrava dalle 19. 

Con un super Balaso che guida la difesa con sicurezza e Giannelli che distribuisce con equilibrio, l’Italia gira senza sussulti sottolineando la differenza tecnica con l’avversario lettone. 

Nel secondo set fa il suo ingresso anche Francesco Recine che rimane in campo anche nel terzo al posto di Michieletto e lo schiacciatore di Piacenza non fa rimpiangere il compagno chiudendo anche il match.

 Nel finale dentro anche Romanò per Pinali. 

L’Italia torna in campo mercoledì a Ostrava. Un’altra tappa verso Katowice

 

(Fonte: La Gazzetta dello Sport)


mercoledì 8 settembre 2021

Italvolley scatenata all’Europeo: Slovenia k.o. È la quarta vittoria di fila

 


Italia – Slovenia: 3-0 (27-25, 25-20, 25-23)

Gli azzurri superano i vicecampioni in carica e sono già certi del primo posto nel girone

 

Quarta vittoria consecutiva per la giovane squadra di De Giorgi che è già certa del primo posto nel girone grazie a un successo contro la forte Slovenia.

Un muro di Galassi consegna agli azzurri molto più della vittoria. Ma una nuova prospettiva in questo Europeo.

L’Italia inizia in sofferenza contro la squadra di Alberto Giuliani. Va sotto anche di quattro punti nel primo set contro i vicecampioni d’Europa in carica (due anni fa argento a Parigi alle spalle della Serbia), trascinati da Stern e Urnaut.

Ma l’Italia recupera un punto alla volta restando sempre agganciata agli avversari, appoggiata sul gioco dei suoi schiacciatori Lavia e Michieletto.

Sul finire del primo set Romanò prende il posto di Pinali e l’Italia, grazie a un’invasione della Slovenia (su attacco di Michieletto) vince il primo set in volata.

Avvio super dell’Italia nel secondo che, grazie alle battute di Michieletto, si porta sul 6-1 in suo favore che però poco dopo si trasforma in un terribile 8-9 per la Slovenia con Urnaut e Cebulj sugli scudi (tutti gli sloveni hanno un passato nel nostro campionato).

Il cambiamento in regia di Giuliani ha prodotto qualche effetto, ma l’Italia non si demoralizza e ricucito lo strappo si porta di nuovo in vantaggio (16-14). Il set corre sul filo, però gli azzurri hanno qualcosa in più e nel momento topico strappano il 2-0; un risultato che già a questo punto potrebbe bastare all’Italia.

Terzo set ancora punto a punto con l’Italia che gioca ancora con Romanò in campo (mai una stagione in A-1 per lui), mentre Giuliani mette in campo Mozic, la giovane stella slovena che giocherà a Verona nella prossima stagione.

L’Italia spreca un break (anche perché la Slovenia tira la battuta a tutto fuoco), ma torna in vantaggio e si va a prendere il set e la partita che dà una svolta al torneo; domani sera alle 19 gli azzurri per l’ultima partita del girone contro i padroni di casa della Repubblica Ceca, ma già potendo pensare agli ottavi di finale, dove gli azzurri troveranno la quarta del girone D (una fra Slovacchia, Slovenia ed Estonia).


(Fonte La Gazzetta dello sport)


Qualificazioni Olimpiche: De Giorgi analizza il cammino dell'Italia. "Siamo arrivati in riserva. Ora dovremo discutere di date con la Lega" 

Il commento di Ferdinando De Giorgi al termine del torneo di qualificazione olimpica. “L’obiettivo che ci eravamo prefissati non è stato rag...