martedì 26 settembre 2023

Volley femminile, perché Julio Velasco potrebbe essere l’uomo giusto per ricostruire l’Italia dalle macerie

 




Una cosa è certa: così non si andrà avanti, forse non solo dal punto di vista tecnico. Il fallimento totale della linea condivisa tra Mazzanti e la Federazione per la gestione della Nazionale azzurra farà saltare teste, quante lo sapremo solo dopo il Consiglio Federale. Ad errori (tanti) non potranno essere sommati altri errori, per cui, per sostituire Mazzanti la cui posizione di allenatore della Nazionale Italiana è compromessa, servono certezze, serve uno staff tecnico forte in grado di ricompattare l’ambiente, di riportare la giusta serenità, di gestire al meglio la marcia di avvicinamento (e, ahinoi anche di qualificazione) ai Giochi di Parigi, dopodichè potrà essere tirata una riga per eventuali altri progetti.
Il nome sulla bocca di tutti, non a caso, è quello di Julio Velasco. Se ne parlava con insistenza già prima, durante e dopo l’Europeo e da domenica alle 22.30 è il candidato numero uno a sostituire Mazzanti sulla panchina azzurra. Velasco ha già guidato la Nazionale italiana con alterne fortune dal 1996 al 1997 e la prima motivazione che potrebbe spingerlo ad accettare è tentare ancora una volta di conquistare l’oro olimpico con una Nazionale italiana dopo il flop di Barcellona e l’argento di Atlanta che lo portò a dare l’addio alla Nazionale maschile. 
Velasco è l’uomo giusto perchè è una delle personalità più autorevoli della pallavolo italiana e con lui non possono esistere storie. L’Olimpiade fa gola a tutte le giocatrici e la chiamata alle armi di un nuovo allenatore rimette tutti sullo stesso piano, tirando una riga su quello che è accaduto finora. Si tratta di stilare un regolamento adeguato ad una squadra nazionale che nessuno può e deve infrangere e Velasco è anche la persona adatta, in grado grazie alla sua esperienza e autorevolezza, per tenere a distanza di sicurezza i vari personaggi che gravitano attorno alle giocatrici che possono creare turbativa al gruppo per salvaguardare le esigenze di chi scende in campo. Chi accetta deve stare alle regole, chi non accetta non farà parte della Nazionale per scelta sua, pagando poi le conseguenze di questo rifiuto, prima fra tutte non partecipare alla vera festa dello sporto che risponde al nome di Giochi Olimpici, a due passi da casa.
Questo sarà il primo compito del nuovo allenatore, al di là di chi sarà scelto. Dovesse essere Julio Velasco, i passi successivi saranno altrettanto importanti. Il tecnico argentino sta riprendendo contatto ora con il mondo del volley femminile, con l’esperienza sulla panchina di Busto Arsizio che arriva dopo la gestione a dir poco stellare del settore giovanile italiano maschile con una vera e propria rivoluzione, un lavoro capillare che ha portato a produrre giovani di altissimo livello che già stanno riempiendo tante caselle anche della Nazionale maggiore.
Velasco ha bisogno al suo fianco di uno staff tecnico che abbia ampia conoscenza del volley femminile internazionale e che lo metta in condizione di lavorare da subito al meglio con le ragazze, sia in fase di preparazione, tecnica e atletica, sia per la preparazione delle sfide che saranno decisive in VNL per la qualificazione olimpica (ma lì il tecnico avrà avuto diversi mesi per poter studiare bene le caratteristiche delle rivali). In più risulterebbe molto complicato arrivare a inizio maggio e dover, pronti via, assemblare la squadra senza che prima ci sia stato almeno uno (ma sarebbe meglio anche un paio) stage in cui Velasco e la squadra possano per qualche giorno prendere contatto tra di loro e iniziare a creare quell’amalgama che sarà importantissima nell’estate 2024. 

(Fonte: OA Sport)


giovedì 21 settembre 2023

Volley femminile: primo match ball per l’Italia verso le Olimpiadi, ma gli USA sono una corazzata.

 


E’ la prima sfida che vale un tesoro, probabilmente il viaggio a Parigi per chi la vincerà. Italia contro USA non è mai una sfida banale e non sempre ha detto bene alla squadra a Stelle e Strisce che, ad esempio, perse contro le azzurre di Marco Bonitta la finale per l’oro iridato del 2002 e un anno fa fu battuta nella finale che valeva il bronzo iridato dopo la sconfitta delle azzurre contro il Brasile, la madre di tutte le difficoltà che ha incontrato la Nazionale di Mazzanti a oggi. Quest’anno un precedente c’è e ha visto le statunitensi vincere 3-2 nella sfida dei preliminari di Nations League.

E’ una partita tra due formazioni che non sono al meglio delle loro potenzialità. Il post-oro olimpico di Tokyo non ha portato grandi soddisfazioni in casa statunitense con le big che, a turno, si sono prese pause varie e ora la squadra fa un po’ fatica a carburare, seppure la formazione di Kiraly sia sempre difficile da affrontare e da battere.

 L’Italia dal canto suo è alla prova del nove. Le polemiche delle settimane scorse possono essere spazzate via da un risultato positivo o alimentate da una sconfitta. Qui siamo allo spartiacque della stagione azzurra. Dovesse arrivare una vittoria si potrebbe mettere una pietra sopra a tutto quello che è successo finora e pensare con calma alla stagione olimpica, perché di fatto solo un disastro con Germania e Polonia metterebbe in forse la qualificazione ai Giochi. Insomma il bivio è arrivato e per fortuna una eventuale battuta d’arresto non porterebbe al burrone.

In palleggio le statunitensi qualche problema ce l’hanno. Lauren Carlini, che in Italia è ben conosciuta per avere giocato a Scandicci, Novara e Casalmaggiore, qualcosa concede in termini di scelte e precisione alla squadra avversaria e si è visto anche in questa prima parte di torneo. Carlini quest’anno giocherà in Turchia nell’ Aydın Büyükşehir Belediyespor. La sua sostituta è Ashley Evans che non ha mai giocato in Italia e negli States giocherà nel Grand Rapids Rice.

L’opposta è la giocatrice che quest’anno ha fatto penare Conegliano nella conquista dello scudetto e che ha portato in alto Milano, Jordan Thompson, protagonista di un buon torneo finora e nella prossima stagione in forza alle campionesse d’Europa del Vakifbank in una sorta di staffetta con Paola Egonu. La riserva è Andrea Drews che in Italia ha giocato a Legnano e Casalmaggiore prima dell’esperienza dello scorso anno a Vallefoglia e che nella prossima stagione vestirà la maglia dei JT Marvelous in Giappone

In banda saranno in campo due giocatrici molto conosciute in Italia, Kelsey Robinson che è punto di forza delle campionesse tricolori di Conegliano e Jordan Larson che arriva dalla stagione da protagonista a Milano e prosegue la sua avventura in nazionale come giocatrice, ma affronterà parallelamente anche l’avventura di componente dello staff tecnico della Università del Nebraska nella prossima stagione. Pronte ad entrare altre due giocatrici che in Italia sono conosciute, Alexandra Frantti, che lo scorso anno giocava a Castelmaggiore (dopo l’esperienza a Chieri) e Kathryn Plummer, altro punto di forza di Conegliano, oltre ad Avery Skinner che vedremo a Chieri il prossimo anno, proveniente dalla squadra francese del Beziers

Al centro gioca uno dei punti di forza di Milano, Dana Rettke e si alternano l’ormai “italiana” Haleigh Washington, arrivata a Ravenna e poi protagonista in A1 con Brescia, Busto Arsizio, Novara e dallo scorso anno a Scandicci e Chiaka Ogbogu che in Italia ha giocato a Firenze e Conegliano e ora è titolare nel Vakifbank in Turchia. I liberi sono Justine Wong-Orantes, la migliore a Tokyo, che il prossimo anno giocherà a Potsdam in Germania e Morgan Hentz che gioca in patria negli Atlanta Vibe

(Fonte OA sport)

 


IL CAMMINO DELL'ITALVOLLEY FEMMINILE AL PREOLIMPICO DI LODZ (POLONIA)

 


Domani, venerdì 22 settembre alle ore 20.45, la Nazionale italiana di volley femminile affronterà gli Stati Uniti nel quinto incontro del torneo di qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Dopo aver sconfitto Corea del Sud, Slovenia, Thailandia, Colombia, le ragazze di Mazzanti sono in testa alla Pool C di Lodz (Polonia), in piena corsa per la conquista del pass Olimpico che verrà assegnato solo alle prime due classificate.  

La sfida contro le fortissime statunitensi si prospetta particolarmente ostica per la qualità delle americane e per la loro straordinaria efficienza e organizzazione di gioco.

In caso di successo, le ragazze azzurre ipotecherebbero il pass olimpico, mentre in caso contrario dovranno battere la nazionale tedesca e poi giocarsi il tutto per tutto contro le padrone di casa della Polonia.


lunedì 18 settembre 2023

Fefè De Giorgi ringrazia tutti, e ai suoi ragazzi dice: “Daremo ancora fastidio…”

 



Fefè De Giorgi ringrazia tutti, e ai suoi ragazzi dice: “Daremo ancora fastidio…”


“Questo Europeo è stato qualcosa di magnifico e credo di unico! Grazie a tutti per l’affetto e le emozioni che ci avete donato, grazie alla Federazione e a tutte le persone che hanno permesso questo evento itinerante. Grazie al mio staff, sempre puntuale e compatto, ma soprattutto grazie a questi ragazzi speciali. Lo so, l’argento è l’unica medaglia che negli sport di squadra si vince perdendo una partita, per questo lascia l’amaro in bocca e non restituisce immediatamente il vero valore… fatto di orgoglio, di onore, di valore dell’avversario, di fatica, di stimolo e non rimpianto . Questa è stata la nostra terza finale… tra qualche giorno abbiamo un’altra sfida e ho il sospetto che daremo ancora fastidio”

EUROPEI DI PALLAVOLO MASCHILI - MEDAGLIA D'ARGENTO PER L'ITALIA - LE PAGELLE DEGLI AZZURRI

 


EUROPEI DI PALLAVOLO MASCHILI. MEDAGLIA D'ARGENTO PER L'ITALIA 

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI

Termina con una medaglia d’argento l’Europeo della nazionale italiana di pallavolo battuta in finale da una Polonia pressochè perfetta.

Un torneo, comunque, giocato da grande protagonista per la squadra di Fefè De Giorgi con quest’ultimo che può ritenersi soddisfatto per quanto fatto dai suoi ragazzi.

La coesione di gruppo è stata la principale caratteristica di questa squadra, qualità ascrivibile in buona parte proprio al tecnico, capace di infondere grande sicurezza ai suoi ragazzi attraverso scelte non solo azzeccate ma spesso coraggiose.

Grande lucidità e serenità nei time out da parte del C.T. così come ottima lettura delle gare, sia a livello tattico che riguardo le rotazioni degli atleti  

Questo l’europeo dei quattordici giocatori azzurri:

 

Palleggiatori:

Simone Giannelli: Un europeo da nove il suo. Classe 1996 ma già con grande esperienza internazionale, si è guadagnato sul campo i galloni di leader incontrastato di questa squadra. Regia lucida e precisa, schiacciatore aggiunto ogni qual volta la traiettoria degli appoggi glielo permette così come vero e proprio catalizzatore del gioco azzurro

Riccardo Sbertoli: Ben più di un vice Giannelli, sia fuori dal campo con la sua capacità dio fare gruppo che come contro l’Olanda quando entrando in campo in un momento di grande difficoltà della squadra è riuscito a dare la giusta scossa sia dai nove metri che attraverso la sua ottima visione di gioco

 

Schiacciatori:

Alessandro Michieletto: il nuovo golden boy della pallavolo italiana. Figlio d’arte (papà Riccardo, oggi team manager a Trento ha vinto nel passato scudetti nella Maxicono parma), un passato da libero nelle giovanili a causa di uno sviluppo in altezza posticipato di qualche anno, ora è tra i più forti al mondo nel ruolo di schiacciatore – ricevitore. Pur essendo un classe 2001 è uno dei pilastri a cui si appoggia la squadra nei momenti di difficoltà

Daniele Lavia: Il ventitreenne di Cariati ha giocato la sua miglior manifestazione internazionale di sempre e le sue doti tecniche lo hanno eletto ad intoccabile di questa nazionale

Tommaso Rinaldi: primo cambio dei posti quattro ogni qual volta è stato chiamato a dare il proprio contributo ha risposto positivamente con la sfrontatezza di un veterano

Mattia Bottolo: Poche occasioni per dimostrare il proprio valore; ci saranno per lui altre occasioni

 

Centrali:

Roberto Russo: non presente causa infortunio all’europeo 2021, una distorsione rimediata nella gara contro l’Olanda lo ha privato di proseguire nel grande torneo che stava giocando, tornando solo nella finalissima di sabato, peraltro, in condizioni fisiche tutt’ altro che ottimali. Muro, attacco, battuta: tutto ciò che deve avere un centrale di primo livello

Gianluca Galassi: ottimo “gregario” con tanti palloni toccati a muro svolgendo un lavoro oscuro ma preziosissimo. Cresciuto anche al servizio e sempre puntuale ogni qual volta Simone Giannelli lo imbeccava in primo tempo

Giovanni Sanguinetti e Leandro Mosca: i due cambi al centro. Il primo è stato gettato nell’Arena da coach De Giorgi al momento dell’infortunio di Russo. Una prova non facile per un’esordiente come lui che ha comunque svolto più che dignitosamente così come sempre piene di grinta e qualità le prestazioni offerte da Mosca, giocatore che il tecnico azzurro ha spesso messo in campo per innalzare la qualità del muro azzurro 

 

Opposti:

Yuri Romanò: Il solo pensare che tre anni fa navigava in serie A2 e oggi è l’opposto titolare della nazionale italiana rappresenta una delle favole più belle della recente pallavolo italiana.

Ottimo il suo europeo chiudendo ogni gara con un buon bottino di punti, molti di essi conquistati nei momenti clou dei match, quando la palla pesa il doppio, grazie sia alla qualità tecnica di cui dispone la sua mano sinistra che alla proverbiale freddezza che gli permette di mantenere lucidità nei momenti difficili.

E poi sempre per quanto riguarda i posti due azzurri, ecco l’altra favola di questa nazionale: Alessandro Bovolenta. Il “cucciolo” della compagnia, figlio di Vigor Bovolenta, in predestinato che unisce grandi doti tecniche ad altrettanto importanti qualità caratteriali. Con Ferdinando De Giorgi che ha fatto capire a tutti (e a lui in primis) quanto creda in questo ragazzo dal momento che già nella prima partita gli ha regalato qualche scampolo di gara

 

Liberi:

Fabio Balaso: Rilevati da Colaci già da qualche anno i gradi di libero titolare della squadra, oggi grazie ad un salto di qualità sia in ricezione che in difesa ha rappresentato un protagonista  assoluto  di questo europeo così come dei successi recenti di questo ciclo azzurro.

Leonardo Scanferla: Stesso discorso fatto per Botolo. Servirà solo un po’ di pazienza al ventiquattrenne della Gas Sales Bluenergy Piacenza e poi arriverà anche il suo momento. Le qualità certamente non gli mancano

 



Qualificazioni Olimpiche: De Giorgi analizza il cammino dell'Italia. "Siamo arrivati in riserva. Ora dovremo discutere di date con la Lega" 

Il commento di Ferdinando De Giorgi al termine del torneo di qualificazione olimpica. “L’obiettivo che ci eravamo prefissati non è stato rag...