Termina con una medaglia d’argento
l’Europeo della nazionale italiana di pallavolo battuta in finale da una
Polonia pressochè perfetta.
Un torneo, comunque, giocato da grande
protagonista per la squadra di Fefè De Giorgi con quest’ultimo che può
ritenersi soddisfatto per quanto fatto dai suoi ragazzi.
La coesione di gruppo è stata la principale
caratteristica di questa squadra, qualità ascrivibile in buona parte proprio al
tecnico, capace di infondere grande sicurezza ai suoi ragazzi attraverso scelte
non solo azzeccate ma spesso coraggiose.
Grande lucidità e serenità nei time
out da parte del C.T. così come ottima lettura delle gare, sia a livello
tattico che riguardo le rotazioni degli atleti
Questo l’europeo dei quattordici
giocatori azzurri:
Palleggiatori:
Simone Giannelli: Un europeo da nove
il suo. Classe 1996 ma già con grande esperienza internazionale, si è
guadagnato sul campo i galloni di leader incontrastato di questa squadra. Regia
lucida e precisa, schiacciatore aggiunto ogni qual volta la traiettoria degli
appoggi glielo permette così come vero e proprio catalizzatore del gioco
azzurro
Riccardo Sbertoli: Ben più di un vice
Giannelli, sia fuori dal campo con la sua capacità dio fare gruppo che come contro
l’Olanda quando entrando in campo in un momento di grande difficoltà della
squadra è riuscito a dare la giusta scossa sia dai nove metri che attraverso la
sua ottima visione di gioco
Schiacciatori:
Alessandro Michieletto: il nuovo golden
boy della pallavolo italiana. Figlio d’arte (papà Riccardo, oggi team manager a
Trento ha vinto nel passato scudetti nella Maxicono parma), un passato da libero
nelle giovanili a causa di uno sviluppo in altezza posticipato di qualche anno,
ora è tra i più forti al mondo nel ruolo di schiacciatore – ricevitore. Pur
essendo un classe 2001 è uno dei pilastri a cui si appoggia la squadra nei momenti
di difficoltà
Daniele Lavia: Il ventitreenne di
Cariati ha giocato la sua miglior manifestazione internazionale di sempre e le
sue doti tecniche lo hanno eletto ad intoccabile di questa nazionale
Tommaso Rinaldi: primo cambio dei
posti quattro ogni qual volta è stato chiamato a dare il proprio contributo ha
risposto positivamente con la sfrontatezza di un veterano
Mattia Bottolo: Poche occasioni per
dimostrare il proprio valore; ci saranno per lui altre occasioni
Centrali:
Roberto Russo: non presente causa
infortunio all’europeo 2021, una distorsione rimediata nella gara contro
l’Olanda lo ha privato di proseguire nel grande torneo che stava giocando,
tornando solo nella finalissima di sabato, peraltro, in condizioni fisiche tutt’
altro che ottimali. Muro, attacco, battuta: tutto ciò che deve avere un
centrale di primo livello
Gianluca Galassi: ottimo “gregario”
con tanti palloni toccati a muro svolgendo un lavoro oscuro ma preziosissimo. Cresciuto
anche al servizio e sempre puntuale ogni qual volta Simone Giannelli lo imbeccava
in primo tempo
Giovanni Sanguinetti e Leandro Mosca:
i due cambi al centro. Il primo è stato gettato nell’Arena da coach De Giorgi
al momento dell’infortunio di Russo. Una prova non facile per un’esordiente
come lui che ha comunque svolto più che dignitosamente così come sempre piene
di grinta e qualità le prestazioni offerte da Mosca, giocatore che il tecnico
azzurro ha spesso messo in campo per innalzare la qualità del muro azzurro
Opposti:
Yuri Romanò: Il solo pensare che tre
anni fa navigava in serie A2 e oggi è l’opposto titolare della nazionale
italiana rappresenta una delle favole più belle della recente pallavolo
italiana.
Ottimo il suo europeo chiudendo ogni
gara con un buon bottino di punti, molti di essi conquistati nei momenti clou
dei match, quando la palla pesa il doppio, grazie sia alla qualità tecnica di
cui dispone la sua mano sinistra che alla proverbiale freddezza che gli
permette di mantenere lucidità nei momenti difficili.
E poi sempre per quanto riguarda i
posti due azzurri, ecco l’altra favola di questa nazionale: Alessandro
Bovolenta. Il “cucciolo” della compagnia, figlio di Vigor Bovolenta, in
predestinato che unisce grandi doti tecniche ad altrettanto importanti qualità
caratteriali. Con Ferdinando De Giorgi che ha fatto capire a tutti (e a lui in
primis) quanto creda in questo ragazzo dal momento che già nella prima partita
gli ha regalato qualche scampolo di gara
Liberi:
Fabio Balaso: Rilevati da Colaci già
da qualche anno i gradi di libero titolare della squadra, oggi grazie ad un
salto di qualità sia in ricezione che in difesa ha rappresentato un
protagonista assoluto di questo europeo così come dei successi recenti
di questo ciclo azzurro.
Leonardo Scanferla: Stesso discorso
fatto per Botolo. Servirà solo un po’ di pazienza al ventiquattrenne della Gas Sales
Bluenergy Piacenza e poi arriverà anche il suo momento. Le qualità certamente
non gli mancano
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