FOCUS QUINTA GIORNATA DI ANDATA SUPERLEGA 2024/25

  Sabato 26 ottobre 2024 la quinta giornata di andata della SuperLega Credem prenderà il via all ore 18.00 con l’incontro Gioiella Prisma Ta...

venerdì 18 ottobre 2024

FOCUS ALLENATORI SUPERLEGA 2024/2025

 


Di Filippo Vagli 

I campioni d’Italia di Perugia ripartono da Angelo Lorenzetti in panchina.

Classe 1964, nato e cresciuto a Fano, rassomiglianza incredibile con l’ex presidente francese Sarkozy, otto anni come impiegato di banca alla Cassa di risparmio di Fano prima di decidere di mollare il posto fisso per dedicarsi al suo sogno: vivere di pallavolo. Insieme ad Anastasi è il coach con più anni di Superlega sulle spalle ma a differenza del “nano” non ha mai allenato fuori dal Bel Paese. È anche il tecnico che ha vinto gli ultimi due scudetti diventando anche l’unico allenatore campione d’Italia in quattro città diverse: Modena (due volte) Piacenza e Trento e Perugia. Piazza mangia allenatori quest’ultima che non ha risparmiato nemmeno un’icona della pallavolo italiana come Lollo Bernardi che in Umbria portò pure uno scudetto. In pochi gli consigliavano di accettare la proposta del vulcanico Presidente Sirci ma Angelo Lorenzetti amando le scommesse non si è fatto intimorire vincendo la sfida grazie a quella filosofia pallavolistica che lo porta a vivere il mestiere del coach in maniera totale e sempre all’attacco, come il suo idolo sportivo, l’allenatore argentino di calcio Marcelo Bielsa. Le squadre di Lorenzetti, proprio come quelle de “El loco” a volte appaiono un po’ “sbaglione” ma proprio perché l’uomo di Fano le vuole aggressive e mai attendiste. Angelo Lorenzetti, l’uomo dei lunghi cicli lunghi e delle imprese epiche. L’allenatore – papà dei suoi giocatori, quello che allena il pensiero oltre bagher e schiacciate. Quello che ha oscurato i social dopo il Covid perché a suo dire mettevano contro le persone. Quello che adora chiacchierare fino alle quattro di mattina con Julio Velasco perché apprezza le capacità di analisi più uniche che rare del “guru” argentino. Con quest’ultimo che ha recentemente arricchito il proprio palmares conquistando la medaglia d’oro olimpica alla guida dell’Italvolley femminile. Che se lo godano in Umbria coach Angelo Lorenzetti, perché prima o poi, qualcuno anche a lui offrirà la panchina azzurra.

Confermatissimo anche Massimo Eccheli che sarà ancora una volta il tecnico dei vicecampioni d’Italia della Vero Volley Monza. Una vita passata ad allenare i giovani per il tecnico meneghino di nascita raggiungendo per 13 volte le Finali Nazionali, aggiudicandosi 12 titoli regionali e conquistando il titolo italiano con la squadra Under 16 maschile del Vero Volley Banca BPM nella stagione 2017-2018. Risultati grazie ai quali convinse la Presidentessa Alessandra Marzari ed il direttore sportivo Claudio Bonati ad affidargli la panchina della prima squadra quando ci fu da sostituire Fabio Soli. Giovani o adulti per lui cambia poco cambia a livello di risultati dal momento che con lui in panchina, Monza ha scritto la storia del club arrivando alla finale Scudetto (la prima in assoluto) ottenendo uno storico pass per la prima competizione continentale in ordine di importanza: la Champions League. Non è mai facile riconfermarsi, ancora più difficile quando la tua squadra ti vede in una sola sessione di mercato giocatori del calibro di Loeppky, Maar, Takahashi e Galassi. Ripartirà da Cachopa e dalla sua capacità di costruire squadre di pallavolo

A meno di venti chilometri di distanza un altro tecnico dei miracoli, Roberto Piazza, guiderà per il quinto anno consecutivo l’Allianz Powervolley Milano del Presidente Lucio Fusaro. Programmazione, lavoro ed entusiasmo: sono questi i cardini della filosofia pallavolistica del tecnico parmigiano che dopo un lungo apprendistato come assistente alla corte di Kim Ho Chul, Bebeto, Daniele Bagnoli, nella stagione 2013/2014 decise di mettersi in proprio sedendo sulle panchine di Cuneo e Modena in Italia ma anche di prestigiosi club di Polonia, Grecia, Quatar così come della nazionale olandese di cui è ancora CT. Principi che hanno portato l'Allianz Powervolley a conquistare il terzo posto in SuperLega che gli è valso la storica qualificazione in Champions League. Massimo palcoscenico internazionale su cui Milano non vuole smettere di stupire anche se, esattamente come accaduto a Eccheli, anche a Piazza hanno venduto i pezzi da novanta Ishikawa e Loser.

I campioni d’Europa dell’Itas Trentino hanno confermato Fabio Soli in panchina dopo un primo anno con luci ed ombre ma d’altra parte subentrare alla guida di una squadra che solo pochi mesi prima aveva vinto lo Scudetto non è mai cosa semplice. Classe 1979, Laurea Magistrale in Scienze Motorie, modenese di Formigine, città da cui porta in dote la passione di un ambiente che vive per la pallavolo. Ex palleggiatore di ottimo livello, in panchina si ispira a Carletto Ancelotti di cui ammira la calma e la capacità di gestire i grandi campioni. Una prima parte di stagione spettacolare quella messa in mostra  nell’ultima SuperLega, stravincendo la regular season seguita da un clamoroso crollo in semifinale con Monza per poi riprendersi andando a vincere la Champions League contro gli ostici polacchi del Jastrzebski.

Cambio di guida tecnica a Civitanova dopo l’addio di Blengini, con quest’ultimo destinato ad offrire le proprie competenze alla nazionale Bulgara. Giuseppe Cormio ha optato per il ritorno del marchigiano doc Giampaolo Medei, classe 1973, nativo di Treia e fresco campione continentale 2024 in coppa CEV alla guida dell’Asseco Resovia. Medei torna a sedersi sulla panchina dei cucinieri dopo l’avventura da head coach nel 2017/18 e in parte del 2018/19. Lo farà alla guida di una Lube in piena ristrutturazione che affronterà la stagione alle porte senza alcuni senatori quali Zaytsev, De Cecco, Anzani ma infarcita dalla presenza di tanti giovani di talento e prospettiva con l'obiettivo sia di porre le basi per la Lube del futuro che mantenere quella competitività sportiva che rappresenta uno dei marchi di fabbrica di Civitanova.  

Piacenza darà continuità al matrimonio con Andrea Anastasi, classe 1960, grande carriera da giocatore con 141 presenze nella nazionale “dei Fenomeni” seguita da una lunga carriera da allenatore. Nel suo palmares da tecnico due campionati europei, alla guida dell’Italia e della Spagna, tre World League e un bronzo olimpico nel 2000 quando era il CT della Nazionale Azzurra. Nella primavera scorsa ha prolungato per un ulteriore anno il contratto con gli emiliani nonostante la corsa scudetto si fosse interrotta ai quarti di finale in gara cinque per mano di una perfetta Milano. Lo stesso Anastasi ha definito la stagione scorsa come deludente ma ciononostante la Presidentessa del club Elisabetta Curti si è dichiarata molto soddisfatta del lavoro svolto dal tecnico di Poggio Rusco a cui viene chiesto non solo di lavorare nella continuità ma di migliorare i risultati non eccelsi della passata stagione. 

Radostin Stoytchev proseguirà con l’ambiziosa Verona il progetto iniziato nel 2019 dopo aver messo in soffitta la burrascosa avventura a Modena. Duro, mai soddisfatto, grande lavoratore, il curriculum parla da solo. Dal 2007 in Italia con il Trentino Volley, Radostin vinse lo Scudetto al primo anno e collezionando, nelle successive stagioni, altri 3 titoli nazionali oltre a una Supercoppa Italiana, 3 Coppe Italia, 3 Champions League e ben 4 Mondiali per Club, senza dimenticare i successi colti, sempre da allenatore, in Bulgaria, Russia e Turchia. Era partito nel 2019 con un progetto triennale a fronte di un impatto positivo con la società ma il progetto sta proseguendo ben oltre il triennio ipotizzato con Verona che anno dopo anno sta costruendo una squadra sì giovane ma fisica, aggressiva, dalle grande potenzialità, lavorando per consolidarsi e avvicinare sempre di più i top team del campionato.

Modena proseguirà il percorso iniziato lo scorso 29 gennaio con Alberto Giuliani che sarà l’allenatore dei gialloblù per le stagioni 2024/25 e 2025/26. Palmares di tutto rispetto per il tecnico marchigiano: tre campionati italiani, un campionato greco, tre supercoppe italiane, una Coppa Italia, una supercoppa turca, una Coppa CEV e una Challenge Cup. Senza dimenticare le medaglia d’argento ottenuta agli Europei alla guida della Slovenia nel 2019 e nel 2021. Modena si affidò alle sue competenze in un momento di grande difficoltà, frangente che Giuliani ha saputo gestire molto bene dall’alto della sua esperienza così come grazie al suo grande equilibrio nel gestire le dinamiche della squadra. Cinque mesi che hanno fatto intravvedere quella comunione di intenti tra le parti necessaria a proseguire insieme con la dirigenza gialloblù convinta di aver trovato l’allenatore dotato del giusto profilo per il proprio futuro. E per agevolargli il compito il DS Alberto Casadei gli ha messo a disposizione le mani migliori del mondo, quelle di Luciano De Cecco.

Guillermo Falasca, quarantaseienne coach spagnolo di origini argentine, fratello del compianto Miguel Angel e come lui campione d’Europa nel 2007 con la Spagna di Anastasi sarà anche per la prossima stagione l’allenatore di Cisterna con cui condivide l’idea forte di incentivare la voglia di crescere dei giovani. Aggressività al servizio e rapporto molto il muro-difesa i mantra di questo tecnico che dovrà lavorare per evitare i blackout dell’ultima stagione con la squadra che in più occasioni ha dimostrato di perdere il filo troppe volte nel corso dei singoli set.  

Confermatissimo Jacopo Cuttini sulla panchina di Padova per la quinta stagione consecutiva. Sarà l’ennesima scommessa per il milanese classe 1973. L’ulteriore percorso ad ostacoli costituito da prove difficili, ma costellato anche da importanti soddisfazioni alla guida di un club che con un budget limitato e nonostante il livello di gioco in SuperLega cresca sempre di più anno dopo anno è sempre riuscito a competere a livello di classifica sfornando contestualmente giocatori importanti, ultimo tra i quali il posto quattro Luca Porro che tanto ha fatto bene in quest’ultima estate azzurra.

Il nuovo allenatore della Gioiella Prisma Taranto per la stagione 2024-25 sarà l’esordiente Dante Boninfante. Ex palleggiatore classe 1977 con alle spalle una lunga carriera in Superlega che si è dipanata tra Treviso, Ferrara, Montichiari, Verona, Piacenza, Modena, Latina, Milano e Trento. Due scudetti, una Champions League, 2 Coppe Italia, una Coppa CEV, una Supercoppa europea, una Supercoppa italiana il suo palmarese, condito da una prestigiosa medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012. Dopo essere stato per tre anni assistente di Angelo Lorenzetti all’Itas Trentino nel 2021 ha esordito come head coach a Prata di Pordenone, dove in tre stagioni e mezza ha conquistato la Coppa Italia e il campionato di A3. Esordire nella massima serie italiana rappresenta un ulteriore passo nella sua carriera pallavolistica, con il Presidente dei pugliesi Tonio Bongiovanni che dopo aver vagliato un casting piuttosto nutrito di profili potabili per la sua Gioiella Prisma Taranto lo ha scelto grazie alla perfetta conoscenza della Superlega di questo ex palleggiatore capace da sempre di mixare  fra loro una serie di elementi quali talento, serietà, professionalità, entusiasmo, sacrificio e cultura del lavoro.

La matricola Grottazzolina non poteva non ripartire dal tecnico che dopo averla presa in serie C l’ha condotta nel gotha della pallavolo italiano. Stiamo parlando di Massimiliano Ortenzi, che con i suoi 44 anni sarà oltrechè all’esordio nella massima serie anche l’allenatore più giovane della Superlega. Tecnico che ripartirà da più di un giocatore presente nella scorsa stagione per avere a disposizione lo zoccolo duro che da anni ha sposato e portato in alto il modo di fare pallavolo tipico di Grottazzolina. Sarà compito della società aggiungere atleti apparentati da una precisa caratteristica ben precisa: l’ambizione di dimostrare di essere giocatori da Superlega, senza ombra di dubbio il campionato più importante del mondo. 



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