I campioni d’Italia di Perugia ripartono da Angelo Lorenzetti in panchina.
Classe 1964, nato e cresciuto a Fano, rassomiglianza incredibile con l’ex presidente francese Sarkozy, otto anni come impiegato di banca alla Cassa di risparmio di Fano prima di decidere di mollare il posto fisso per dedicarsi al suo sogno: vivere di pallavolo. Insieme ad Anastasi è il coach con più anni di Superlega sulle spalle ma a differenza del “nano” non ha mai allenato fuori dal Bel Paese. È anche il tecnico che ha vinto gli ultimi due scudetti diventando anche l’unico allenatore campione d’Italia in quattro città diverse: Modena (due volte) Piacenza e Trento e Perugia. Piazza mangia allenatori quest’ultima che non ha risparmiato nemmeno un’icona della pallavolo italiana come Lollo Bernardi che in Umbria portò pure uno scudetto. In pochi gli consigliavano di accettare la proposta del vulcanico Presidente Sirci ma Angelo Lorenzetti amando le scommesse non si è fatto intimorire vincendo la sfida grazie a quella filosofia pallavolistica che lo porta a vivere il mestiere del coach in maniera totale e sempre all’attacco, come il suo idolo sportivo, l’allenatore argentino di calcio Marcelo Bielsa. Le squadre di Lorenzetti, proprio come quelle de “El loco” a volte appaiono un po’ “sbaglione” ma proprio perché l’uomo di Fano le vuole aggressive e mai attendiste. Angelo Lorenzetti, l’uomo dei lunghi cicli lunghi e delle imprese epiche. L’allenatore – papà dei suoi giocatori, quello che allena il pensiero oltre bagher e schiacciate. Quello che ha oscurato i social dopo il Covid perché a suo dire mettevano contro le persone. Quello che adora chiacchierare fino alle quattro di mattina con Julio Velasco perché apprezza le capacità di analisi più uniche che rare del “guru” argentino. Con quest’ultimo che ha recentemente arricchito il proprio palmares conquistando la medaglia d’oro olimpica alla guida dell’Italvolley femminile. Che se lo godano in Umbria coach Angelo Lorenzetti, perché prima o poi, qualcuno anche a lui offrirà la panchina azzurra.Confermatissimo
anche Massimo Eccheli che sarà ancora una volta il tecnico dei vicecampioni
d’Italia della Vero Volley Monza. Una vita passata ad allenare i giovani per il
tecnico meneghino di nascita raggiungendo per 13 volte le Finali Nazionali,
aggiudicandosi 12 titoli regionali e conquistando il titolo italiano con la
squadra Under 16 maschile del Vero Volley Banca BPM nella stagione 2017-2018. Risultati
grazie ai quali convinse la Presidentessa Alessandra Marzari ed il direttore
sportivo Claudio Bonati ad affidargli la panchina della prima squadra quando ci
fu da sostituire Fabio Soli. Giovani o adulti per lui cambia poco cambia a
livello di risultati dal momento che con lui in panchina, Monza ha scritto la
storia del club arrivando alla finale Scudetto (la prima in assoluto) ottenendo
uno storico pass per la prima competizione continentale in ordine di
importanza: la Champions League. Non è mai facile riconfermarsi, ancora più
difficile quando la tua squadra ti vede in una sola sessione di mercato giocatori
del calibro di Loeppky, Maar, Takahashi e Galassi. Ripartirà da Cachopa e dalla
sua capacità di costruire squadre di pallavolo
A meno di venti
chilometri di distanza un altro tecnico dei miracoli, Roberto Piazza, guiderà
per il quinto anno consecutivo l’Allianz Powervolley Milano del Presidente
Lucio Fusaro. Programmazione, lavoro ed entusiasmo: sono questi i cardini della
filosofia pallavolistica del tecnico parmigiano che dopo un lungo apprendistato
come assistente alla corte di Kim Ho Chul, Bebeto, Daniele Bagnoli, nella
stagione 2013/2014 decise di mettersi in proprio sedendo sulle panchine di
Cuneo e Modena in Italia ma anche di prestigiosi club di Polonia, Grecia,
Quatar così come della nazionale olandese di cui è ancora CT. Principi che hanno
portato l'Allianz Powervolley a conquistare il terzo posto in SuperLega che gli
è valso la storica qualificazione in Champions League. Massimo palcoscenico
internazionale su cui Milano non vuole smettere di stupire anche se,
esattamente come accaduto a Eccheli, anche a Piazza hanno venduto i pezzi da novanta
Ishikawa e Loser.
I campioni
d’Europa dell’Itas Trentino hanno confermato Fabio Soli in panchina dopo
un primo anno con luci ed ombre ma d’altra parte subentrare alla guida di una
squadra che solo pochi mesi prima aveva vinto lo Scudetto non è mai cosa semplice.
Classe 1979, Laurea Magistrale in Scienze Motorie, modenese di Formigine, città
da cui porta in dote la passione di un ambiente che vive per la pallavolo. Ex palleggiatore
di ottimo livello, in panchina si ispira a Carletto Ancelotti di cui ammira la
calma e la capacità di gestire i grandi campioni. Una prima parte di stagione
spettacolare quella messa in mostra nell’ultima SuperLega, stravincendo la regular
season seguita da un clamoroso crollo in semifinale con Monza per poi
riprendersi andando a vincere la Champions League contro gli ostici polacchi
del Jastrzebski.
Cambio di guida
tecnica a Civitanova dopo l’addio di Blengini, con quest’ultimo destinato ad offrire
le proprie competenze alla nazionale Bulgara. Giuseppe Cormio ha optato per il
ritorno del marchigiano doc Giampaolo Medei, classe 1973, nativo di
Treia e fresco campione continentale 2024 in coppa CEV alla guida dell’Asseco
Resovia. Medei torna a sedersi sulla panchina dei cucinieri dopo l’avventura da
head coach nel 2017/18 e in parte del 2018/19. Lo farà alla guida di una Lube in
piena ristrutturazione che affronterà la stagione alle porte senza alcuni
senatori quali Zaytsev, De Cecco, Anzani ma infarcita dalla presenza di tanti
giovani di talento e prospettiva con l'obiettivo sia di porre le basi per la
Lube del futuro che mantenere quella competitività sportiva che rappresenta uno
dei marchi di fabbrica di Civitanova.
Piacenza darà
continuità al matrimonio con Andrea Anastasi, classe 1960, grande
carriera da giocatore con 141 presenze nella nazionale “dei Fenomeni” seguita
da una lunga carriera da allenatore. Nel suo palmares da tecnico due campionati
europei, alla guida dell’Italia e della Spagna, tre World League e un bronzo
olimpico nel 2000 quando era il CT della Nazionale Azzurra. Nella primavera scorsa
ha prolungato per un ulteriore anno il contratto con gli emiliani nonostante la
corsa scudetto si fosse interrotta ai quarti di finale in gara cinque per mano
di una perfetta Milano. Lo stesso Anastasi ha definito la stagione scorsa come deludente
ma ciononostante la Presidentessa del club Elisabetta Curti si è dichiarata molto
soddisfatta del lavoro svolto dal tecnico di Poggio Rusco a cui viene chiesto non
solo di lavorare nella continuità ma di migliorare i risultati non eccelsi
della passata stagione.
Radostin
Stoytchev proseguirà con l’ambiziosa Verona il progetto iniziato nel 2019
dopo aver messo in soffitta la burrascosa avventura a Modena. Duro, mai
soddisfatto, grande lavoratore, il curriculum parla da solo. Dal 2007 in Italia
con il Trentino Volley, Radostin vinse lo Scudetto al primo anno e
collezionando, nelle successive stagioni, altri 3 titoli nazionali oltre a una
Supercoppa Italiana, 3 Coppe Italia, 3 Champions League e ben 4 Mondiali per
Club, senza dimenticare i successi colti, sempre da allenatore, in Bulgaria,
Russia e Turchia. Era partito nel 2019 con un progetto triennale a fronte di un
impatto positivo con la società ma il progetto sta proseguendo ben oltre il
triennio ipotizzato con Verona che anno dopo anno sta costruendo una squadra sì
giovane ma fisica, aggressiva, dalle grande potenzialità, lavorando per
consolidarsi e avvicinare sempre di più i top team del campionato.
Modena proseguirà
il percorso iniziato lo scorso 29 gennaio con Alberto Giuliani che sarà
l’allenatore dei gialloblù per le stagioni 2024/25 e 2025/26. Palmares di tutto
rispetto per il tecnico marchigiano: tre campionati italiani, un campionato
greco, tre supercoppe italiane, una Coppa Italia, una supercoppa turca, una
Coppa CEV e una Challenge Cup. Senza dimenticare le medaglia d’argento ottenuta
agli Europei alla guida della Slovenia nel 2019 e nel 2021. Modena si affidò alle
sue competenze in un momento di grande difficoltà, frangente che Giuliani ha
saputo gestire molto bene dall’alto della sua esperienza così come grazie al suo
grande equilibrio nel gestire le dinamiche della squadra. Cinque mesi che hanno
fatto intravvedere quella comunione di intenti tra le parti necessaria a
proseguire insieme con la dirigenza gialloblù convinta di aver trovato l’allenatore
dotato del giusto profilo per il proprio futuro. E per agevolargli il compito
il DS Alberto Casadei gli ha messo a disposizione le mani migliori del mondo, quelle
di Luciano De Cecco.
Guillermo Falasca,
quarantaseienne coach spagnolo di origini argentine, fratello del compianto
Miguel Angel e come lui campione d’Europa nel 2007 con la Spagna di Anastasi
sarà anche per la prossima stagione l’allenatore di Cisterna con cui condivide
l’idea forte di incentivare la voglia di crescere dei giovani. Aggressività al
servizio e rapporto molto il muro-difesa i mantra di questo tecnico che dovrà
lavorare per evitare i blackout dell’ultima stagione con la squadra che in più
occasioni ha dimostrato di perdere il filo troppe volte nel corso dei singoli
set.
Confermatissimo Jacopo
Cuttini sulla panchina di Padova per la quinta stagione consecutiva. Sarà l’ennesima
scommessa per il milanese classe 1973. L’ulteriore percorso ad ostacoli
costituito da prove difficili, ma costellato anche da importanti soddisfazioni alla
guida di un club che con un budget limitato e nonostante il livello di gioco in
SuperLega cresca sempre di più anno dopo anno è sempre riuscito a competere a
livello di classifica sfornando contestualmente giocatori importanti, ultimo
tra i quali il posto quattro Luca Porro che tanto ha fatto bene in quest’ultima
estate azzurra.
Il nuovo
allenatore della Gioiella Prisma Taranto per la stagione 2024-25 sarà l’esordiente
Dante Boninfante. Ex palleggiatore classe 1977 con alle spalle una lunga
carriera in Superlega che si è dipanata tra Treviso, Ferrara, Montichiari,
Verona, Piacenza, Modena, Latina, Milano e Trento. Due scudetti, una Champions
League, 2 Coppe Italia, una Coppa CEV, una Supercoppa europea, una Supercoppa
italiana il suo palmarese, condito da una prestigiosa medaglia di bronzo alle
Olimpiadi di Londra 2012. Dopo essere stato per tre anni assistente di Angelo
Lorenzetti all’Itas Trentino nel 2021 ha esordito come head coach a Prata di
Pordenone, dove in tre stagioni e mezza ha conquistato la Coppa Italia e il campionato
di A3. Esordire nella massima serie italiana rappresenta un ulteriore passo
nella sua carriera pallavolistica, con il Presidente dei pugliesi Tonio
Bongiovanni che dopo aver vagliato un casting piuttosto nutrito di profili
potabili per la sua Gioiella Prisma Taranto lo ha scelto grazie alla perfetta conoscenza
della Superlega di questo ex palleggiatore capace da sempre di mixare fra loro una serie di elementi quali talento,
serietà, professionalità, entusiasmo, sacrificio e cultura del lavoro.
La matricola Grottazzolina
non poteva non ripartire dal tecnico che dopo averla presa in serie C l’ha
condotta nel gotha della pallavolo italiano. Stiamo parlando di Massimiliano
Ortenzi, che con i suoi 44 anni sarà oltrechè all’esordio nella massima
serie anche l’allenatore più giovane della Superlega. Tecnico che ripartirà da più
di un giocatore presente nella scorsa stagione per avere a disposizione lo
zoccolo duro che da anni ha sposato e portato in alto il modo di fare pallavolo
tipico di Grottazzolina. Sarà compito della società aggiungere atleti apparentati
da una precisa caratteristica ben precisa: l’ambizione di dimostrare di essere giocatori
da Superlega, senza ombra di dubbio il campionato più importante del mondo.
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