Di Filippo Vagli
La Rana Verona, alla terza vittoria consecutiva, al termine di quattro combattuti set è riuscita a al tappeto una volitiva Lube Civitanova davanti al pubblico amico del AGSM Forum recuperando da 9-12 nel primo set e annullando due set-point agli avversari sul 24-22 del terzo set. Equilibrio tra le due squadre riguardo la fase cambio palla a partire dalla ricezione positiva (49% per Lube, 48% per Verona) per proseguire con i punti conquistati dopo ricezione: uno ogni 1,97 ricezioni per Verona, uno ogni 1,95 ricezioni per Lube. Marchigiani meglio sul cambio palla dopo ricezione perfetta e positiva (47% a 35%), veneti che si sono fatti preferire nel side out dopo ricezione negativa (55% a 32%). L’attacco di squadra è stato uno dei fondamentali che ha visto prevalere Verona: 56 punti in attacco contro 51 ma soprattutto 52% di efficacia contro il 43% della Lube. Così come gli scaligeri hanno fatto meglio riguardo gli errori punto (20 vs 28). La principale differenza fra le due squadre la si è vista però nella fase break point. Un miglior differenziale tra ace e battuta sbagliate (-12 vs -16) ma soprattutto il contrattacco è stata la situazione di gioco che ha fatto la differenza tra le due squadre a favore di Verona. Con gli uomini di Stoytchev che non solo sono riusciti a contrattaccare 54 volte contro le 46 della Lube, ma che hanno presentato una percentuale di contrattacchi vincenti pari al 61% contro il 48% dei cucinieri. Discorso analogo per i punti conquistati nella fase break: 31 a 25 a favore dei veneti i quali hanno messo a segno un punto ogni 2,97 battute contro il punto ogni 3,48 servizi dei marchigiani con questi ultimi in particolare difficoltà nella P1, rotazione nella quale hanno fatto registrare un differenziale di meno 8 tra punti fatti e subiti. A livello individuale meglio Verona con i laterali d’attacco. In zona due Jensen con il 46% di positività in attacco ha vinto il confronto a distanza con l’altro opposto, Laguzmia, nazionale turco che non è riuscito ad andare oltre il 33% di efficacia alla schiacciata. Per quanto riguarda i posti quattro leggermente meglio Mattia Bottolo che Eric Loeppky in casa Lube sia in attacco (48% vs 39% ) che in ricezione (52% vs 46%) ma a farla da padrona in banda per l’intero match è stato ancora una volta il maliano Keita con un discreto 44% in ricezione (stranamente il meno cercato dei tre ricettori veneti) ma con un gigantesco 62% di efficacia in attacco grazie a 26 schiacciate andate a punto. Più che sufficiente in casa Rana la prova dell’altro schiacciatore ricevitore, il ceco Dzavoronok, che ha chiuso l’incontro con il 45% in ricezione e il 46% in attacco. Riguardo ai reparto centrali, bene Marko Podrascanin da una parte (71% in attacco) e Marco Vitelli dall’altra (75%) con quest’ultimo chiamato in causa solamente 4 volte complessivamente prima da Abaev e poi da Luca Spirito. Infine, è stato lo scaligero Francesco D’Amico a prevalere nel duello a distanza di ricezione tra liberi mettendo a segno un lusinghiero 71% di ricezione positiva (24 % perfetta), a differenza del libero azzurro Fabio Balaso il quale non è andato oltre il 50% di ricezione positiva (35% perfetta).
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