Di Filippo Vagli
Nella pallavolo il pareggio non esiste eppure questo terzo e ultimo slot di VNL è andato proprio così facendo registrare un due a due relativamente alle partite perse e vinte dall’Italia.
Dopo aver prevalso in sette dei primi otto incontri disputati nei primi due blocchi di VNL 2024 gli azzurri, Campioni del Mondo in carica, sono volati in Slovenia e precisamente a Lubiana dove hanno affrontato il terzo e ultimo girone di qualificazione alle Final Eight della suddetta manifestazione internazionale itinerante. Lo hanno fatto da qualificati sia alle Olimpiadi di Parigi 2024 che, nei fatti, alle stesse Final Eight. Per questo motivo il CT De Giorgi ha concesso una settimana di meritato riposo alla maggior parte dei suoi “titolarissimi”. Turn over che ha consentito la convocazione ai palleggiatori Riccardo Sbertoli, Marco Falaschi e Paolo Porro, ai posti quattro Mattia Bottolo, Davide Gardini, Luca Porro, Francesco Recine e Tommaso Rinaldi, ai centrali Edoardo Caneschi, Lorenzo Cortesia, Leandro Mosca e Giovanni Sanguinetti, agli opposti Alessandro Bovolenta e Fabrizio Gironi e ai liberi Marco Gaggini e Gabriele Laurenzano. Un’ idea di gruppo allargato che De Giorgi ha definito la “comunità Noi Italia”. Trenta ragazzi che nel maggio scorso si erano trovati per la prima settimana di lavoro, tra i quali il nostro CT di volta in volta ha pescato (così come continuerà ad attingere) senza fare distinzione alcuna ma considerando ognuno di loro come una risorsa significativa. Una preziosa opportunità per chi dopo aver lavorato per quasi un mese a Cavalese ha avuto la possibilità di scendere in campo per dimostrare la voglia non solo di partecipare ma di vincere, giocando partite vere e utilissime per il futuro. Ma anche per consentire il miglior recupero a chi aveva giocato di più, concedendo a questi ultimi il tempo necessario per poter svolgere una preparazione atletica finalizzata alle Olimpiadi. Per la gara d’esordio del 19 giugno contro la fortissima Polonia il nostro CT ha schierato una squadra giovane affidando le operazioni di comando a Riccardo Sbertoli posizionandogli in diagonale Alessandro Bovolenta. Recine e Luca Porro i preposti a ricevere e attaccare di banda, Sanguinetti e Mosca a murare e schiacciare dal centro della rete, consegnando a Laurenzano le chiavi di ricezione e difesa nel ruolo di libero. A differenza della Polonia che proseguendo la sua marcia di avvicinamento a Parigi si è presentata con la squadra titolare e con il duo Wilfredo Leon (18 punti) e Bartosz Kurek (15) in grande spolvero. Non c’è stato nulla da fare per la giovane Italia che è uscita sconfitta per 3-0 con parziali piuttosto netti (22, 21, 22). Scelta che qualcuno ha definito azzardata quella del nostro CT, dal momento che la sconfitta contro i campioni d’Europa in carica è costata all’Italvolley punti particolarmente significativi a livello di ranking FIVB. Elemento quest’ultimo per nulla sottovalutabile considerato che sarà proprio tale graduatoria di merito a determinare le fasce riguardo al sorteggio dei gironi delle Olimpiadi di Parigi 2024. Italia che pur ricevendo meglio (52% contro il 41% di positività della Polonia) non è riuscita a concretizzare al maximum il buon lavoro della seconda linea a differenza dei biancorossi che dalle loro bocche di fuoco hanno ottenuto un lusinghiero 61% (55% il dato relativo all’attacco di squadra per gli azzurri). Italia male a muro: solo 2 i “block” vincenti per gli azzurri contro gli 8 dei polacchi. A livello individuale il migliore azzurro è stato il giovane Luca Porro che da posto quattro ha chiuso con il 40% in ricezione (dato migliorabile) e il 61% in attacco. Così come, pur con una certa discontinuità, non è stata da sottovalutare la prova dell’opposto Alessandro Bovolenta che da principale terminale d’attacco della squadra (19 attacchi compressivi per lui) ha portato a casa un 53% di efficacia in attacco; buon risultato per un opposto. Alla pari del suo alter ego di ruolo, Gironi, il quale una volta chiamato in causa ha messo a terra 3 dei 4 palloni a sua disposizione. Non bene i centrali Mosca e Sanguinetti. Un solo muro vincente in due (quello messo a segno da Mosca), 33% in attacco per lo stesso Mosca mentre il compagno di reparto, pur inefficiente al servizio (zero ace e tre errori dai nove metri), ha fatto meglio in prima linea concretizzando con 2 punti gli unici 2 palloni servitegli da Sbertoli. Palleggiatore azzurro che, pur assistito da una buona ricezione, non è riuscito a far girare al meglio i propri attaccanti. Più che sufficiente la partita del libero Laurenzano che alla pari di Recine (53% di positività per entrambi) ha sostenuto con buona efficienza la ricezione, aiutato anche dalla fallosità dai nove metri dei placchi: 22 gli errori complessivi per gli uomini di Nikola Grbic al servizio. All’infuori dei numeri, l’impegno dei nostri portacolori non è certamente mancato. Gli azzurrini hanno dato battaglia fino all’ultimo punto ma a far difetto è stato quel pizzico di qualità, principalmente nella fase break, che è risultato fatale impedendo a Sbertoli e compagni di concretizzare con efficacia alcune situazioni che avrebbero potuto cambiare il volto alla gara. Meno di ventiquattrore dopo è stata la volta della Bulgaria dell’ex CT azzurro Chicco Blengini ad affrontate la nazionale azzurra. Fefè De Giorgi dopo la sconfitta contro la corazzata polacca aveva chiesto ai suoi ragazzi sì di mantenere il giusto spirito ma aggiungendo qualcosa dal punto di vista tecnico (principalmente nella fase di break) con il duplice obiettivo di mantenere una buona classifica e contestualmente di crescere nell’identità di squadra. Il CT azzurro ha avuto le risposte che aspettava con la squadra che dopo una partenza un po’ stentata nel primo set ha sconfitto i bulgari con un netto 3-0 inanellando l’ottava vittoria in VNL su dieci incontri disputati. Avversario più che abbordabile la giovane nazionale bulgara che ha retto il confronto solo in ricezione (48% di positività alla pari degli azzurri) e a muro (5 muri vincenti per entrambe le squadre) perdendolo invece in attacco (51% di efficacia contro il 59% dell’Italia), al servizio (2 ace e 20 errori per gli uomini di Blengini contro i 5 ace e 15 errori per gli azzurri) e negli errori diretti (30 contro i 22 dell’Italia). Per quanto riguarda i singoli bene Sbertoli al palleggio, cresciuto sensibilmente rispetto alla gara con la Polonia sia per quanto riguarda la tattica di gioco che la precisione nel palleggio, così come ottima la prestazione di Mattia Bottolo che dopo essere partito in panchina nel primo parziale è salito al posto di uno spento Recine diventando l’elemento trainante della squadra (67% in ricezione, 58% in attacco, 3 ace e 1 muro). A fargli compagnia in posto quattro è stato Luca Porro, ancora una volta positivo in attacco (54%) ma con una ricezione da aggiustare dal momento che non è andato oltre un insufficiente 33% di positività in seconda linea. Male Alessandro Bovolenta che dopo un primo set nel quale è riuscito a mettere a terra un solo pallone dei sei servitegli da Sbertoli ha lasciato spazio ad un più volitivo Gironi, il quale ha portando a tabellino 9 attacchi vincenti con un ottimo 67% di efficacia. Buona la partita dei due centrali: Mosca ha messo a segno 2 muri vincenti e un buon 75% in attacco ma è stato soprattutto Sanguinetti a mettersi in luce, con il centrale modenese autore di 2 ace ma soprattutto di un importante 100% attacco (5 su 5 per lui), analoga percentuale della gara del giorno precedente dimostrandosi più che affidabile nell’attacco in primo tempo. Buona la prova anche del libero Laurenzano autore di ottime difese e di un più che discreto 60% di positività in ricezione. La terza gara dello slot è stata quella contro i padroni di casa della Slovenia, squadra esperta, in buon salute, che ha fatto un solo boccone di questa giovane Italia. Serata no della diagonale azzurra palleggiatore opposto con Sbertoli sostituito a più riprese dal vice Falaschi così come l’opposto Alessandro Bovolenta ha fatto registrare una serata da dimenticare con uno zero su sei in attacco prima di essere sostituito da un Gironi che mettendo a tabellino un buon 57% di positività in attacco è riuscito a conferire maggior sostanza all’attacco italiano. Slovenia che a parità di ricezione positiva (46% per entrane le squadre) ha ottenuto un 11% in più da propri attaccanti (57% a 46% la percentuale di positività a favore degli uomini allenati da Gheorge Cretu). Anche la fase break è stata ad appannaggio di Kozamernik e compagni con 7 muri vincenti contro i 4 degli azzurri, ma il dato che più ha colpito è stato quello legato al servizio: 8 ace a fronte di 15 errori per la Slovenia contro una sola battuta vincente e 19 errori per i ragazzi di Fefè De Giorgi. Migliore in campo per l’Italia un Bottolo mai domo (61% di positività in ricezione e 69% in attacco) a differenza del suo compagno di reparto Luca Porro che, oltre a faticare in attacco (38%), ha continuato a soffrire oltremodo in ricezione (24% la percentuale di ricezione positiva per il posto quattro di Padova). Riguardo al reparto dei centrali Mosca si è distinto a muro (3 dei 4 muri vincenti azzurri hanno portato la sua firma) mentre Sanguinetti con un ottimo 75% in prima linea ha dimostrato ancora una volta che l’attacco non gli fa per nulla difetto. Italia che ha chiuso nel miglior dei modi questo ultimo slot per Final Eight sconfiggendo per 3-1 la modesta Turchia. Ottomani che hanno comunque venduto cara la pelle facendo meglio dell’Italia al servizio (-3 vs -9 il differenziale ace/errori in loro favore), nei muri vincenti (7 vs 6) e in ricezione (49% la percentuale di ricezione positiva per la Turchia contro il 39% dell’Italia). Azzurri che per riuscire a portare a casa il match hanno compensato con una miglior percentuale realizzativa in attacco (54% vs 46% di efficacia a favore degli azzurri) grazie principalmente ad una prova monstre negli attacchi di palla alta di Alessandro Bovolenta che con un 23 su 35 in attacco (66% per lui, percentuale elevatissima per un opposto) ha riscattato le altalenanti prestazioni offerte finora ma soprattutto la pessima partita contro la Slovenia del giorno prima. Buona anche la prestazione di Bottolo che pur soffrendo in ricezione (31% di positività) ha dato man forte a Bovolenta in attacco mettendo a tabellino un buon 50% di efficacia. Ancora sottotono la prestazione dell’altro posto quattro Luca Porro: discreto in attacco (43% di efficacia) ma alquanto deficitario in seconda linea con uno scarso 21% di ricezioni positive e un modestissimo 5% di ricezioni perfette. Bagher da “aggiustare” per il classe 2004 nativo di Genova se vorrà avere qualche chances in chiave olimpica. E ora via alle Final di questa VNL edizione 2024, Quarto di finale che prevede lo scontro con la temibilissima Francia allenata da Andrea Giani, sesta al termine del turno preliminare ma che nell’ultimo precedente, quello di Ottawa di un paio di settimane hanno avuto la meglio al tie-break sui nostri portacolori. Final Eight che rappresenteranno un signor antipasto del piatto forte di quest’estate pallavolistica; le Olimpiadi di Parigi rispetto alle quali è stato delineato il quadro delle partecipanti che saranno: Polonia, USA, Giappone, Brasile, Germania, Canada, Italia, Slovenia, Argentina, Serbia, Francia, Egitto.
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