Del Monte Coppa
Italia
Finale: Cucine Lube
Civitanova - Sir Safety Conad Perugia
Presentazione gara
–
Fefè
De Giorgi mette in campo la sua miglior Cucine Lube Civitanova (alla quinta
finale consecutiva di Coppa Italia) che prevede la diagonale De Cecco –
Rychlicki palleggiatore – opposto, Juantorena e Leal in banda, Anzani e Simon
al centro, Balaso libero. La Sir Perugia di Vital Heynen risponde con Travica
in cabina di regia, Ter Horst opposto, Leon e Plotnytskyi in posto quattro, Solè
e Russo centrali, Colaci libero. Il tema della partita è la
sfida fra il side out di Civitanova e la fase break di Perugia, i marchi di
fabbrica di queste due grandi squadre.
Analisi gara
–
Civitanova conquista la Coppa
Italia al termine di un incontro, giocato a fasi alterne dalle due squadre, con
momenti di grande pallavolo alternati ad altri ricchi di errori e imprecisioni
in entrambi i campi. I primi due set sono speculari a parti invertite. Ottimo
side out e buona fase break per Civitanova nel primo set e analoga situazione
per Perugia nel secondo parziale. Dal terzo set Civitanova prende il largo con un’ottima
battuta (compresa quella tattica) che le semplifica di molto il compito a muro,
dove Anzani e Simon sono bravi nel toccare un elevato numero di palloni. Quarto
set con una Perugia visibilmente sfiduciata che si spegne prematuramente in
attacco, in battuta e con il punto di forza muro-difesa che non funziona come
di consueto. Civitanova è superiore in tutti i fondamentali, compresi quelli come la difesa, che di norma non
rappresentano il suo punto di forza. Una grande fase break e una più efficiente
gestione degli attacchi con palla ricevuta lontana da rete completano l’opera.
Analisi per parziale
Primo set
-
P2 per Civitanova e P5 per Perugia le rotazioni di partenza dei due
sestetti. Grande equilibrio fino a sei pari con entrambe le squadre che partono
un po’ contratte. E’ Civitanova a prendere il primo vantaggio grazie a un
ottimo servizio seguito da un attento muro di contenimento che le regala break
importanti, con Simon e Anzani sugli scudi sia nel muro laterale che contro i
primi tempi di Perugia. Al termine del set saranno 4 i muri vincenti di squadra
per Civitanova contro 1 solo muro per i Perugini. E quando non arriva il muro
c’è il libero Balaso che difende tutto (oltre che ricevere al 75% di
positività). De Cecco varia molto il gioco distribuendolo tra primi tempi in
diversi punti rete, palle aperte e pipe. Rychlicki è il
principale punto di riferimento per De Cecco con un 63 % in attacco che va a
bissare la grande prova offerta ieri in semifinale. Perugia fatica sia nel side
out che nella fase break, con poco muro-difesa ed imprecisioni in contrattacco.
Ter Horst non incide, Plotnytskyi fatica non poco a mettere palla per
terra (10% in attacco), ben studiato e tenuto dal muro Lube. Leon non è
decisivo come in altre occasioni (suo l’errore che chiude il primo set) né in
battuta, né in attacco, con un 38 % finale assolutamente insufficiente per un
atleta del suo calibro.
Nel secondo
set si gioca alla pari fino al 10-10, con
le due squadre che tengono i rispettivi side out rispondendo reciprocamente
colpo su colpo. Il set si decide sul turno di servizio di Plotnytskyi che porta gli umbri sul 15-10 grazie a servizi di qualità che
costringono gli uomini di De Giorgi a ricevere con palla fuori rete e a
commettere errori e murate sia da parte di Leal che di Juantorena. Una Lube che,
sottopressione, perde di lucidità e che per cercare il punto diretto si espone
eccessivamente all’errore. In campo perugino nel frattempo, Leon ha scaldato il
braccio, sia da prima che da seconda linea quando attacca da zona uno sostituendosi
al finto opposto Ter Horst, e anche a muro la squadra di Heynen ritrova i suoi
abituali standard. Travica mette sempre più in partita i suoi due centrali, Ter
Horst cresce e Perugia vince il set. Lube in grossa difficoltà nell’attacco di
posto 4 con Leal (25% in attacco e 17% del primo set) sostituito da Yant.
Nel terzo set
i marchigiani ripresentano Leal
nuovamente in campo, e anche questa frazione di gioco parte con grande equilibrio.
Anzani è ottimo nel contenere Solè, uno dei miglior centrali al mondo nel
fondamentale dell’attacco, toccandogli diversi primi tempi. Nessuna delle due
squadre riesce a prendere il largo mancando in entrambi i campi quella
continuità necessaria per staccare l’avversario. E’ però Civitanova che,
complici anche gli errori e le imprecisioni in attacco di Perugia (9 errori
totali nel set), riesce ad ottenere quel break che la porta sul 19-11 in una
sola rotazione, la P2, nella quale gli attaccanti di Perugia non riescono ad
uscire dalla rete tesa dal muro marchigiano. Il ben organizzato muro dalla Lube
(Simon sugli scudi, sia nei muri vincenti che nelle palle toccate) riesce a
contenere ottimamente anche la principale bocca da fuoco degli umbri, Leon, che
soprattutto da zona uno fatica a mettere palla a terra con continuità. Civitanova
prende coraggio, migliorando anche il rendimento dell’attacco e Perugia non
riesce più a recuperare lo svantaggio. Leal si riprende leggermente chiudendo
il set con il 43% in attacco e toccando anche qualche pallone a muro, ma sono
il 63% di Simon e il 75% di Rychlicki i numeri
migliori in attacco per la Lube. Sul 21-13 Heynen si gioca la carta Atanasijevic
per tentare di aumentare il potenziale d’attacco della propria squadra con un Leon
che, con il 33 % in attacco, zero punti in battuta e due errori sempre al
servizio, non riesce ad incidere.
Nel quarto set Perugia parte con Atanasijevic in campo, ma
pare essere con il morale piuttosto basso. De Cecco con un’ottima distribuzione
sia dal punto di vista tecnico che tattico fa viaggiare Simon al centro, sia in
side out che in contrattacco, e la squadra si porta sul 6-3. Lo stesso centrale
caraibico cresce anche al servizio, portando la squadra per mano fino al 10-4
in compagnia di un grande Rychlicki, che continua ad imperversare
da prima e da seconda linea e di Leal che ritrova la forma dei momenti
migliori con grandi attacchi soprattutto sulle palle alte (64% in attaccco). Il
tutto condito da un sempre presente capitan Juantorena, centellinato da De
Cecco, che non sbaglia i palloni che contano. Perugia è scarica e non riesce ad
inanellare quei break necessari per riaprire il set. De Cecco distribuisce con
lucidità, alternando i sui attaccanti per tutta la lunghezza della rete. Leon
avrebbe a disposizione qualche buona rigiocata per rimettere in carreggiata la sua
squadra ma non è serata, né in attacco né in battuta con zero ace in questo
quarto set. Parziale che termina con un nettissimo 25-17 regalando partita e
Coppa Italia a Civitanova con un grande muro finale su un attacco di Atanasijevic
(17% di positività in attacco) da seconda linea.
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