Il punto
sulla Superlega: seconda giornata d’andata.
Seconda
giornata della Superlega 2021/22 con la Leo Shoes PerkinElmer Modena ferma ai
box a ricaricare le batterie dopo la sconfitta di domenica scorsa ed i fari
puntati sulla sfida ad alta quota tra i campioni
d’Italia della Cucine Lube Civitanova e la Gas Sales Bluenergy Piacenza.
Partita che non ha tradito le attese con una
buonissima Gas Sales a cui è riuscito il colpaccio all’Eurosuole Forum di Civitanova
al termine di un 3-2 durato ben 145 minuti. Un match ad altissima
intensità agonistica nel quale gli uomini di Lorenzo Bernardi hanno dimostrato qualità,
determinazione e coralità di gioco, unite ad individualità degne di una grande
squadra. A partire dall’opposto Lagumdzija in giornata di grazia (35 punti e
Mvp per il turco) per proseguire con Thibaul Rossard e Oleg Antonov,
quest’ultimo autore di una prestazione con i fiocchi subentrando ad un Francesco
Recine leggermente sottotono. Il tutto condito dalla regia lucida e concreta
del francese Brizard, sempre più a suo agio nel dirigere dal campo i propri
attaccanti. Piacentini che, facendo seguito alla performance della prima
giornata nella quale si erano dimostratati primi per attacco di squadra
(55,8%), ricezione di squadra (40,9%) e muri vincenti (11), hanno confermato
l’ottimo stato di forma sfoderando 9 ace (uniti ad un servizio che ha messo
costantemente pressione alla ricezione marchigiana), 9 muri, e ottime
percentuali in attacco (56%) e in ricezione (41%). In campo Lube, Lucarelli e
Juantorena si sono dimostrati i più volitivi, ma comunque insufficienti per
tener testa alla scatenata Gas Sales.
Il weekend
pallavolistico si era aperto con due anticipi che profumavano già di sfide salvezza:
Consar Ravenna - Prisma Taranto e Top Volley Cisterna - Pallavolo
Padova. Nel 3-0 con cui la Prisma Taranto ha violato il Pala de Andrè, conquistando i primi tre punti del suo
viaggio in Superlega, spicca la prestazione del palleggiatore Falaschi,
vincitore sia tatticamente che tecnicamente del duello in cabina di regia con
il polacco Biernat. Oltre all’ottima performance del regista ex Lube, un
redivivo Randazzo (Mvp della gara con 14 punti e un lusinghiero 52% in attacco)
e un buon Giulio Sabbi, in campo da metà del secondo set al posto dell’ex Tommaso
Stefani, hanno rappresentato le note più liete per il tecnico Vincenzo Di Pinto,
così come una buona attitudine di squadra a giocare nel punto a punto. E chissà
che proprio la staffetta tra il navigato opposto di Palestrina e il giovane
talento dell’oro azzurro under 21 non possa rappresentare la chiave di volta
per la stagione dei pugliesi. Ancora in fase di rodaggio e alla ricerca di una
precisa identità la completamente rinnovata Consar Ravenna. Romagnoli che, pur
mostrando un buon Klapwijk (17 i suoi punti), qualche sprazzo di buon gioco e
ampi margini di miglioramento, necessiteranno di tutto il bagaglio di
esperienza e competenza del proprio tecnico Emanuele Zanini per approdare a
quel lontano porto chiamato salvezza.
Corsara
anche la Kioene Padova che con un sudato
3-1 si è portata a casa tre punti importantissimi per il proprio cammino in
Superlega, rendendo amaro l’esordio casalingo per la Top Volley Cisterna. Gli uomini di Fabio Soli, che a breve avrà a
disposizione in neoacquisto Dirlic, posto quattro nazionale croato di 205
centimetri, hanno combattuto punto a punto ma i
patavini hanno dimostrato una maggior continuità soprattutto al servizio ed in
ricezione. Per gli uomini di Coach Cuttini ottima prestazione della diagonale
di quattro, con Loeppky e Bottolo molto concreti ed autori rispettivamente di
17 e 14 punti. In casa pontina ancora tanto lavoro da fare per trovare la
quadratura del cerchio con una menzione d’obbligo per il martellone canadese
Maar autore di una partita di pregevole sostanza condita da 22 punti finali.
L’altra gara
di cartello era rappresentata dal derby lombardo tra Powervolley Allianz
Milano e Vero Volley Monza, match che ha visto prevalere di misura i
padroni di casa dopo oltre due ore di una pallavolo non sempre
bellissima tecnicamente ma di grande intensità. Una Powervolley
che al suo esordio nella Superlega 2021/22 ha sfoderato un Chinenyeze in
formato olimpico i cui dodici attacchi vincenti denotano un’intesa già più che
buona con il giovane alzatore Paolo Porro. Battuta aggressiva ed organizzazione
muro – difesa sono state le principali armi dei milanesi che hanno chiuso
l’incontro con un attacco vincente del campione d’Europa Yuri Romanò gettato in
campo nel tie break da coach Piazza. Monza, da cui si attendeva una conferma dopo
la grande prestazione della prima di campionato, ha messo in mostra una minor continuità
di rendimento sia in fase break che nel side out, con Grozer, Galassi e Davyskiba
ben contenuti dal muro meneghino
Nel testa
coda geografico tra Tonno Callipo e l’Itas Trentino non c’è stato scampo
per i calabresi, apparsi piuttosto scarichi e dimessi. Angelo Lorenzetti in
casa Trento ha schierato contemporaneamente i suoi tre martelli (Michieletto,
Lavia e Kaziyski) mettendo in mostra un assetto che può rappresentare un’ottima
alternativa allo schieramento classico con i due schiacciatori e l’opposto di
ruolo (Pinali). Grande prestazione di squadra quella di Podrascanin e compagni,
a partire da un servizio di grande qualità ed efficacia che ha costretto Vibo a
giocare spesso e volentieri palla alta, facilitando il muro - difesa di Trento
che ha poi contrattaccato in maniera inappuntabile, con ben quattro giocatori
in doppia cifra: Michieletto (17 ed Mvp della gara), Kaziyski (14), Lavia (15)
e Lisinac (15). Troppo poco invece ciò che si è visto in campo calabrese dove
il solo Nishida ha cercato di tenere alta la bandiera giallorossa.
Missione
compiuta anche per la Safety Conad Perugia, uscita dalla città di Giulietta
e Romeo con i tre punti in tasca, al termine di una partita dai due volti:
dominio assoluto dei perugini nei primi due set, frutto di un’eccellente
pallavolo, così come grande sofferenza negli ultimi due, fino a rischiare di
arrivare al tiebreak. Il tecnico degli umbri Nikola Grbic avrà comunque apprezzato
la capacità della propria squadra di saper soffrire, lottare e vincere un match
giocato per almeno metà gara con il coltello tra i denti a causa cali di
improvvisi cali di tensione e conseguenti errori. Situazioni che possono
trovare ampia giustificazione nell’attuale momento stagionale (seconda giornata
d’andata), tale da non consentire un po’ a tutte le squadre una condizione ottimale.
Ciononostante, l’asse Giannelli – Solè ha incominciato a fare intravvedere le
sue enormi potenzialità, con il palleggiatore ex Trento che si prende il premio
di Mvp e il centrale argentino che va in doppia cifra (10 palloni mesi a terra).
Discorso analogo per il tandem di quattro, Leon – Anderson, che pur facendo
intravvedere ampi margini di miglioramento ha rappresentato la principale bocca
da fuoco della squadra con 19 punti messi a referto per entrambi. Di grande
qualità il match del martellone statunitense che si porta a casa 1 ace, 67% in
ricezione, 64% in attacco e 2 muri vincenti. Di contro una Verona Volley la cui
prestazione non è stata sufficiente per avere la meglio della pur non ancora
perfetta macchina da guerra umbra. Nota lieta in casa veneta la prestazione di
Rok Mozic, schiacciatore classe 2002 (molto cercato dal regista Spirito) autore
di 24 punti e di una prova che ha messo in luce grandi potenzialità nel
fondamentale dell’attacco. Prestazione quella del giovane bomber sloveno non
adeguatamente supportata dagli altri due laterali Asparuhov e Jensen che, chiudendo
l’incontro rispettivamente con 8 e 7 punti, non hanno consentito di fornire alla
squadra di coach Stoytchev il sostegno necessario per portare la gara quanto meno
al tiebreak.
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