Oggi alle 20 le sorti di Brasile e Italia nelle mani delle
due fuoriclasse che fra qualche settimana giocheranno insieme in Turchia
13 ottobre - APELDOORN (OLANDA)
Sarà la loro ultima sfida da avversarie, fra pochi giorni
infatti, saranno di nuovo assieme, ma come compagne di squadra, con la maglia
del Vakifbank di Istanbul allenato da Giovanni Guidetti. La super-squadra che
nell’ultima stagione ha vinto tutto (Champions e Mondiale di Club) grazie anche
alle prodezze di Gabi, la schiacciatrice brasiliana che è stato il punto di
forza della corazzata turca. Nei successi internazionali lei ha avuto sempre la
meglio sull’Imoco Conegliano di Paola Egonu.
Anche se il volley è lo sport di squadra per antonomasia
(non solo per una questione tecnica e la storia dei tre “passaggi” con tre
giocatrici coinvolte) la semifinale mondiale fra Italia e Brasile, questa sera
alle 20, sarà pure un confronto fra Paola e Gabi. Anche se in ruoli differenti
sono loro le principali marcatrici delle due nazionali. Schiacciatrice
ricevitrice e con più esperienza (anche anagrafica) la brasiliana, opposta o
bomber puro Paola che solo all’inizio del suo percorso pallavolistico era stata
avviata nell’altro ruolo. C’è chi dice che se avesse continuato in quella
teoria tecnica di schiacciatrice ricevitrice sarebbe diventata ancora più forte
e più completa (ad esempio in difesa e a muro), non ci sono controprove e Paola
è il martello che è, avendo attaccando tonnellate di palloni. Non c’è dubbio
che se il Brasile è arrivato fino a qui nel Mondiale lo deve soprattutto alla
sua capitana che più di una volta si è presa carico della squadra, non solo
tecnicamente e come palloni schiacciati, ma anche come leadership in campo in
questa difficile estate per il Brasile. Gabi è una giocatrice di equilibrio che
non sempre deve schiacciare grandi quantità di palloni (cosa che per esempio
non le accadeva nel club di Istanbul). In Nazionale le cose sono un po’
cambiate quando la squadra di Zé Roberto si è trovata senza un bomber puro (che
viene definito opposto al palleggiatore). Il coach si è “inventato” Tainara,
che nasce appunto schiacciatrice, in diagonale con la regista Macris. Le
assenze del Brasile in questo Mondiale (per diversi motivi in tre hanno
rinunciato alla convocazione) ha costretto il tecnico a rivoluzionare ancora la
squadra e affidare a Gabi molte più responsabilità offensive, cosa che è
successo anche nella incredibile sfida dei quarti contro il Giappone, dove il
martello 28enne ha fermato il suo contatore dei punti a quota 25. La migliore
marcatrice della partita, colei che non è mai scesa, nonostante la girandola di
cambi messa in campo da Zé Roberto. Gabi era stata anche la migliore nel match
di Rotterdam, quando le brasiliane hanno inflitto all’Italia l’unica sconfitta
in questo Mondiale (almeno finora). In quell’occasione tutti i media di
Brasilia avevano puntato il dito sul fatto che Gabi aveva vinto il primo round
su Egonu. Non solo nei numeri. Paola in quell’occasione non era stata la
schiacciatrice che abbiamo imparato a conoscere, macchiando la sua prestazione
con tanti, troppi errori. Proprio i numerosi sbagli (palloni fuori in attacco e
battute errate) avevano fatto commentare Egonu (con i giornalisti sudamericani)
che quella era stata la ragione della vittoria del Brasile. Una battuta del
genere aveva scatenato (come spesso accade) una polemica in Sud America, tanto
che per non essere fraintesa Egonu era andata a spiegarsi con Zé Roberto, il
quale tra l’altro concordava con la versione dell’azzurra.
ORGOGLIO— Orgogliosa
com’è Paola ci aveva tenuto a dare la sua versione al ct tre volte campione
olimpico. Ma è certo che anche questa rivalità presunta o reale che sia, oggi
avrà un peso nella sfida. Paola è una che vive di sfide, come tanti campioni. È
accaduto così spesso in passato quando era stata paragonata alla bomber serba
Boskovic, è accaduto tante volte nelle gare con la Cina quando dall’altra parte
della rete c’era la schiacciatrice Zhu, il faro della Nazionale asiatica fino
allo scorso anno. E’ successo quest’anno con Isabelle Haak, la svedese che nel Vakif
veniva caricata del maggior numero di palloni in attacco e che prenderà il suo
posto nella formazione del Conegliano nel campionato che verrà presentato a
Milano la prossima settimana (mercoledì 19). «Sono due riferimenti per le
rispettive squadre. Nel suo ruolo Paola può giocare in attacco anche più
palloni di quelli che gioca Gabi - commenta Davide Mazzanti, il ct delle
azzurre -. La brasiliana è ovviamente una giocatrice un po’ diversa
nell’economia del Brasile. Sono due grandissime e sarà bello vederle contro. E
vederle assieme fra qualche settimana assieme nel club». In attesa di quel
giorno Paola ha un conto da regolare con la storia e finora al Mondiale non
l’abbiamo vista ai massimi di cui è capace. Sarà la sfida con Gabi e con il
Brasile a galvanizzarla?
(Fonte: Gazzetta.it)
Nessun commento:
Posta un commento