Un altro 7 maggio da ricordare per l’Itas Trentino!
A diciassette anni dalla prima storica vittoria del 7 maggio 2008, la squadra si è laureata Campione d’Italia per la sesta volta nella sua storia. Dopo il titolo del 2023 e la Champions League del 2024, questa sera a Civitanova Marche Trentino ha conquistato nuovamente lo Scudetto della pallavolo maschile, chiudendo la serie finale sul 3-1 contro la Cucine Lube Civitanova, in una gara combattuta fino al tie-break. È la terza volta che Trento festeggia il tricolore lontano da casa, dopo Roma 2011 e Modena 2015. La palla decisiva del 15-9 nel quinto set è stata messa a terra da Kamil Rychlicki, ma la prestazione più determinante è stata quella di Alessandro Michieletto, autentico trascinatore e MVP delle finali, supportato da Daniele Lavia e Flavio Gualberto. La Lube ha lottato fino alla fine, ma non è riuscita a rimontare nonostante le ottime prove di Nikolov, Bottolo e Gargiulo.“Credo che sia il modo migliore per chiudere questo percorso – ha spiegato l’allenatore Fabio Soli al termine della premiazione – . Abbiamo vinto lo Scudetto in casa di una squadra che quest’anno tra le mura amiche ha giocato la migliore pallavolo. Abbiamo girato la partita nel secondo set con un cuore gigantesco e una capacità di sofferenza enorme, che credo sia il coronamento di ciò che sono stati questi due anni assieme, con tante cadute dopo le quali ci siamo sempre rialzati. Nessuno due mesi fa ci avrebbe dato credito nel dire che avremmo potuto vincere lo Scudetto; invece, abbiamo fatto qualcosa di veramente magico. La dedica è per il gruppo, che ha sempre lavorato forte, è rimasto lì, ha sofferto nelle sconfitte ma ha sempre trovato il modo di reagire”.
Ai microfoni di Rai Sport, poi, Fabio Soli ha anche parlato del fatto di non essere stato riconfermato per la prossima stagione già (notizia ufficiale che risale al 10 febbraio scorso): “Saluto questi ragazzi col cuore gonfio di tanto affetto nei loro confronti perché mi hanno dato davvero due anni stupendi dove ho imparato tantissimo. Si sono messi a disposizione di un allenatore che non aveva esperienza a questo livello. Grazie a loro vado via con tanta consapevolezza, e questo è il più grande regalo che un gruppo può fare a un allenatore. Il fatto di non essere stato confermato? Io credo che, per quanto mi riguarda, amo stare in un posto dove sono voluto, amato e apprezzato. Mi dispiace tantissimo di lasciare questi ragazzi che sono la cosa che mi ha tenuto ancorato al fare, al lavoro e alla professionalità perché sarei voluto rimanere, ma queste sono domande che vanno fatte ad altri e non a me”.
(fonti: Trentino Volley e Rai Sport)
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