Di Filippo Vagli
La finale Scudetto della SuperLega maschile di volley si tinge sempre più di gialloblù dopo la netta vittoria dell’Itas Trentino su Civitanova in gara-3.
Alla ilT Quotidiano Arena, i Campioni d’Europa hanno letteralmente travolto la Lube con un secco 3-0 (25-22, 25-18, 25-18), portandosi così avanti 2-1 nella serie e avvicinando in modo deciso il tricolore.Trento a un passo dal titolo
La squadra di Fabio Soli ha offerto una prestazione di assoluto controllo e maturità, riscattando immediatamente la delusione di gara-2. Davanti al proprio pubblico, i trentini hanno imposto il loro ritmo fin dai primi scambi di ogni set, costruendo vantaggi solidi e mantenendo sempre a distanza la formazione marchigiana, che non è mai riuscita a rientrare davvero in partita.
Michieletto e Lavia sugli scudi
Sugli scudi l’opposto Kamil Rychlicki, autore di 16 punti con uno straordinario 74% in attacco e 2 muri vincenti. Decisivo anche l’apporto degli schiacciatori Alessandro Michieletto (12 punti, 56% in attacco, 38% in ricezione) e Daniele Lavia (12 punti, 46% in attacco, 50% in ricezione), che hanno dato continuità e qualità sia in fase offensiva che in ricezione. Ottima la regia di Riccardo Sbertoli, che ha saputo gestire con lucidità tutte le opzioni offensive, mentre al centro Jan Kozamernik (5 punti) e Flavio Resende (3) hanno garantito solidità a muro e in attacco. Il libero Gabriele Laurenzano ha completato una formazione che si è dimostrata compatta e determinata.
Serie sul 2-1, mercoledì può essere decisivo
Con questa vittoria, Trento si porta a un solo successo dalla conquista dello scudetto: la possibilità di chiudere la serie si presenterà già mercoledì sera in gara-4, in casa della Lube Civitanova. I marchigiani, però, non sono nuovi a ribaltoni nei playoff e proveranno a trascinare la finale alla decisiva gara-5.
La chiave: aggressività e precisione
Il successo di Trento è maturato grazie a una maggiore concretezza in attacco, una difesa attenta e un servizio più aggressivo rispetto alla gara precedente. I dolomitici hanno saputo imparare dagli errori di gara-2, mostrando una crescita mentale e tecnica che li mette in posizione di forza per la volata finale verso lo scudetto.
Mercoledì l’appuntamento con la storia: Trento può chiudere i conti, ma la Lube venderà cara la pelle.
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