Piacenza, Marzo 2010
Per iniziare Gardini introduce alcuni concetti sulla teoria dell’allenamento / apprendimento che a suo avviso sono universalmente validi a prescindere dall’argomento in oggetto.
- RIDUZIONE DEL NUMERO DI INFORMAZIONI: Gli atleti hanno una limitata capacità di assimilare e ricordare e quindi non dobbiamo dare tante informazioni
- DIMOSTRAZIONI: Con le immagini si impara meglio. Mostrare è meglio che spiegare, studi scientifici lo dimostrano. Se non abbiamo a disposizione filmati, visualizziamo dal vivo atleti o compagni di squadra che fanno bene il gesto che vogliamo insegnare.
- PROGRESSIONI DI ALLENAMENTO: Devono essere limitate. Non proporre troppi esercizi diversi tra loro e non troppo analitici ma più simili possibili alle situazioni che poi accadono nel gioco
- SISTEMA DI ATTACCO: E’ fondamentale costruire il sistema di attacco della nostra squadra sulle caratteristiche tecniche e sulle capacità degli atleti a nostra disposizione (ricettori, palleggiatore, attaccanti di primo tempo, attaccanti laterali). La cosa più importante per quanto riguarda l’attacco in primo tempo è che deve essere un tipo di attacco portato con sicurezza e buona efficacia, da poter fare anche sul 24 pari perché altrimenti, se nelle situazioni complicate non ci fidiamo a giocarlo significa che non abbiamo impostato un buon sistema di primo tempo.
- TATTICA: Non cerchiamo di fare tatticamente ciò che non siamo in grado di fare tecnicamente!!!
- ATTACCO: L’attacco rimane il fondamentale più importante della pallavolo e quindi la fase ricezione – attacco risulta essere determinante. Chi ha buone percentuali in questa fase di gioco rimane sempre in partita, anche contro avversari complessivamente più forti. Tutti i più grandi allenatori del mondo, in relazione a studi effettuati su centinaia di gare, sono concordi nel dire che per costruire una squadra si debba partire dall’attacco e dalla fase ricezione – attacco. Doug Beal ci dice che in base ai loro sudi delle varie modalità con cui si fanno i punti, l’attacco è ai primi posti di tutte le varie casistiche.
- STATI UNITI: Per la scuola USA a pallavolo si vince con BATTUTA – RICEZIONE E ATTACCO, con l’attacco che deve essere portato nel modo più rapido possibile. E loro con questa idea vincono. Loro non cercano i giocatori di 2,10 ma quelli che sanno fare bene battuta ricezione e attacco. I loro allenamenti iniziano sempre con la palla con dei giochi competitivi di 2X2 o 3X3 poi SEMPRE BATTUTA E RICEZIONE (sempre!!!!!, non qualche volta) e poi ATTACCO, più rapido possibile sia al centro che alle bande (hanno vinto le Olimpiadi 2008 con Salomon e Priddy alle bande, due attaccanti che da noi li volevano si e no in A2 ma che attaccano una palla ad una velocità tale che quasi non si vedeva la palla.
PERCHE PUNTARE SUL PRIMO TEMPO:
- Alta efficienza se ben eseguito
- Crea un sistema di gioco difficile da affrontare per la squadra avversaria
- I nostri atleti di posto 2 e 4 ne traggono grande vantaggio
- Con un buon anticipo possiamo attaccare prima che il muro arrivi sulla rete
- L’attaccante di primo tempo ha davanti agli occhi sia il pallone che il muro (cosa che avviane più difficilmente con la palla alta)
- E’ possibile attaccare la parte più debole del muro avversario con il primo tempo spostato
DIVERSE FILOSOFIE DI PRIMO TEMPO
- Con palla alzata staccata da rete (Usa – Italia)
- Con palla alzata a filo di rete (Olanda – Squadre Orientali)
E’ preferibile la prima soluzione perché giocare con la seconda è molto rischioso e ci vuole un palleggiatore straordinario
ELEMENTI PER UN BUON PRIMO TEMPO:
- POSIZIONE DI PARTENZA: Da dove si parte? Normalmente sia quando il centrale parte da 2 (P3-P6) che da 4 (P2-P5) questo si trasferisce rapidamente verso il centro rete e poi da li esegue la rincorsa. Molti centrali moderni invece partono con la rincorsa sia da 2 che da 4 senza aver prima effettuato il trasferimento verso il centro della rete. Non è sbagliato; è un novità importante che non va inibita ai nostri giovani
- QUANTI PASSI DI RINCORSA: Se partiamo dal centro e in condizioni normali facciamo gli ultimi due passi classici mentre se parto da 2 o da 4 (come detto sopra) ci vogliono più passi. La cosa più importante è però insegnare ad andare a primo tempo con 1 solo passo o addirittura senza nemmeno un passo (da fermo) per offrire sempre al palleggiatore la possibilità di giocare il primo tempo anche su rigiocata
- DOVE GUARDO?: Il centrale deve sempre guardare la palla, non il ricettore; questo per abituarlo a muoversi con lo stesso tempo del pallone verso il palleggiatore al fine di garantire un buon anticipo.
- DOVE STACCO? Devo insegnare a staccare in un punto che consenta al palleggiatore di mettere la palla tra l’attaccante e la rete in modo tale che l’attaccante non abbia la palla dietro la spalla.
- COME SI STACCA? Per lo stacco dobbiamo essere nella posizione più neutra possibile per non dare riferimenti al muro avversario sulle direzione verso cui vorrò attaccare
- TEMPO DI SALTO E USO DEL BRACCIO: Se fatto in ritardo il primo tempo non serve. Dobbiamo essere già in aria prima che il palleggiatore abbia la palla in mano. L’anticipo deve essere fatto sia di gambe che di braccio perché se anticipo solo la rincorsa ma poi il braccio non è subito alto in modo da togliere da rete la palla prima possibile succede che quando gioco contro centrali alte me le toccano tutte.
ORDINE DELLE CHIAMATE
Prima dell’azione di ricezione attacco è il palleggiatore che chiama, mente il centrale a seconda della ricezione, se serve cambia la chiamata urlandola forte al palleggiatore.
Nella rigiocata chiama sempre il centrale con palla in volo a voce altissima (deve urlare)
TIPI DI PRIMO TEMPO
- UNO: Vicino al palleggiatore
- C: Lo stacco si esegue vicino al palleggiatore ma questi indirizza la palla sul braccio sinistro dell’attaccante in modo da essere girata verso 1.
- DOPPIA C: Stacco sempre come per la C ma salto in lungo perché la palla viene data ancora più spostata
- SETTE: Tesa al centro
- DUE: Veloce dietro vicino al palleggiatore e palla sul braccio destro dell’attaccante
- PERIMI TEMPI SPECIALI: Esistono poi primi tempi non proprio canonici come la “UNO IN” (staccare come per la uno ma saltare verso il palleggiatore che alza sopra la propria testa e poi si sposta) o la “SETTE – UNO” (stacco come per la sette ma salto il lungo verso il palleggiatore perché la palla verrà alzata verso il palleggiatore).
ESERCITAZIONI PER IL PRIMO TEMPO
(utili molte ripetizioni per trovare l’intesa con il palleggiatore)
- Attacchi con lancio da sotto di T
- Attacchi liberi con free ball
- Attacchi liberi dopo ricezione
- Attacchi liberi contro muro a uno
- Attacchi contro muro a uno dichiarando prima la direzione d’attacco (complesso)
- Due attacchi in rapida successione contro muro a uno in modo da allenare il primo tempo su contrattacco e lo stacco con un solo passo di rincorsa o addirittura da fermo (lanciare la seconda palla a P mentre l’attaccante sta ricadendo dal primo attacco)
- 6X6: gioco normale con punteggio speciale per gli attacchi portati in primo tempo (es. 2 punti anziché 1 per attacco vincente in primo tempo). Sia con free ball che con battuta e ricezione normale.
- Big point per centrali: 3 centrali in prima linea attaccano un pallone a testa. C’è un palleggiatore e un libero nello stesso campo. Dall’altra parte sestetto schierato a muro e difesa. Si inizia con T che appoggia sul libero o sul centrale e si attacca con il primo tempo. Se la palla viene difesa si gioca. Si fanno 30 azioni e i centrali vincono a 21 (adattarlo al livello)
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