L’Italia si prende la semifinale contro gli Stati Uniti infliggendo una durissima lezione all’Argentina in meno di un’ora di gioco. Cos’altro dire, non c’è stata partita, e commentarla risulta quasi difficile perché altissimo è il rischio di definire la prestazione degli avversari con parole poco lusinghiere. Ma la colpa non è stata tanto di De Cecco e compagni, quanto dello strapotere della nazionale azzurra che oggi ha dimostrato ancora una volta di giocare una pallavolo bella da vedere ma anche terribilmente concreta.
Giannelli ancora una volta è metro d’orchestra e ne manda in doppia cifra addirittura quattro: Michieletto (15), Lavia (12), Romanò e uno straordinario Russo, autore di 10 punti con 3 muri e altrettanti ace. Italia devastante a muro (9 a 4) e al servizio (5 a 2), lucidissima in difesa, letale in attacco (44 attacchi vincenti contro 26). Dall’altra parte si salva solo Loser: 10 punti, 2 muri e 1 ace.
Sestetti – De Giorgi schiera il miglior sestetto a disposizione con le diagonali Giannelli-Romanò e Michieletto-Lavia, Russo e Galassi coppia centrale, Balaso libero. Dall’altra parte Mendez si affida a De Cecco in regia opposto a Kukartsev, Vicentin e Palonsky in banda, Loser e Ramos al centro, Danani libero.
1° SET – Palonsky tira in rete la prima battuta della partita, Vicentin attacca mani-fuori (1-1). Primo punto diretto azzurro firmato da Lavia, poi brekkiamo grazie alla diagonale larga di Vicentin (3-1). Poco più avanti Palonsky centra l’asticella e il vantaggio degli azzurri sale a tre lunghezze (6-3). Due muri in fotocopia di Giannelli e Russo costringono Mendez a fermare il gioco (10-6). A metà parziale allunghiamo ancora con un ace in top spin di Michieletto (15-9). Sale di giri anche la nostra difesa, attenta e reattiva a tirar su di tutto, e l’Argentina esce definitivamente dal set. Altro time-out di Mendez sul 17-10. I suoi continuano a sbagliare in attacco, i nostri chiudono in controllo tenendo sempre le marce alte inserite (25-17).
2° SET – All’inizio del secondo set l’Italia si fa sorprendere (0-2), complice anche un nastro beffardo, ma una volta rimesso il naso davanti (ace di Russo per il 4-3) fa ciao ciao con la manina e sparisce all’orizzonte: 6-3, 8-3 con un altro ace di Russo, 12-6 con una diagonale incredibile di Michieletto, 14-6 con una “mano morta” di indicibile bellezza di Giannelli, 15-6 con un ace di Galassi, 17-7 con l’ennesimo muro (a una mano) di Russo. Time-out di uno sconsolato Mendez. Chiudiamo il set con Galassi e un punteggio ancor più netto (25-13).
3° SET – De Cecco e compagni a questo punto hanno capito che questa non è l’Italia battuta nella prima fase. Questa è l’Italia campione del mondo, e oggi non c’è davvero storia. Andiamo subito avanti 3-1 e 5-2; stampiamo muri a tre che baciano terra a mezzo metro dalla rete; difendiamo di bagher, di polso, di avambraccio; in attacco non sbagliamo neanche con gli occhi bendati. Time-out Argentina sull’11-5. Altro muro di Russo per il 13-6, Michieletto timbra prima in attacco e poi a muro anche lui (15-6), Lavia mette in campo la palla del +10. Mendez tira fuori De Cecco (e non solo lui), ma è tutto vano: 20-10, 23-12. Romanò conquista il primo match point, Galassi ci mette troppa foga dai nove metri, chiude Lavia in pipe (25-14). Siamo in semifinale contro gli Stati Uniti, e ci andiamo in meno di un’ora di gioco e con la maglietta neanche sudata.
Italia-Argentina 3-0 (25-17, 25-13, 25-14)
Italia: Michieletto 15, Giannelli 4, Galassi 6, Lavia 12, Romanò 12, Russo 10, Balaso (L). N.e. Sbertoli, Scanferla (L), Bottolo, Gironi, Rinaldi, Sanguinetti, Mosca. All. De Giorgi.
Argentina: Palonsky 5, Loser 10, De Cecco 0, Kukartsev 7, Vicentin 3, Ramos 2, Danani (L), Martinez 2, Armoa Morel 3, Sanchez 0, Zelayeta 1. N.e. Gallego, Lima B., Zerba. All. Mendez.
Arbitri: Simonovic Vladimir (SUI), Liu Jiang (CHN)
Durata set: 21, 19, 19.
Italia: 5 a, 8 bs, 9 mv, 11 et
Argentina: 2 a, 9 bs, 3 mv, 16 et.
Di Giuliano Bindoni - volleynews.it
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