L'ITALVOLLEY MASCHILE MONDIALE: LE PAGELLE DEGLI AZZURRI

  Di Filippo Vagli Mattia Bottolo 9:  Chiamato a sostituire un elemento chiave come Lavia, Bottolo risponde con personalità e carattere.

lunedì 29 settembre 2025

L'ITALVOLLEY MASCHILE MONDIALE: LE PAGELLE DEGLI AZZURRI

 


Di Filippo Vagli

Mattia Bottolo 9: Chiamato a sostituire un elemento chiave come Lavia, Bottolo risponde con personalità e carattere.

Nonostante l’attenzione degli avversari, il giovane schiaccia ogni tentativo di neutralizzare il suo apporto, regalando soprattutto nel set finale una prestazione da incorniciare che lascia il segno con servizi devastanti.

Simone Giannelli 9: Il vero regista di questa Italia, Giannelli dirige il gioco con maestria e crea le condizioni ideali per gli attaccanti, orchestrando un equilibrio perfetto in campo. La sintonia con il ct De Giorgi è un elemento chiave di questa squadra che trova in lui un leader indiscusso.

Alessandro Michieletto 9: Dopo un avvio cautelativo, Michieletto ritrova smalto e incisività, diventando indispensabile con i suoi ace e punti pesanti. Un campione a tutto tondo che con il passare delle partite offre sicurezza e peso specifico al gioco azzurro.

Yuri Romanò 8,5: Romanò si conferma uomo chiave per le gare di alto livello: incarna grande energia in attacco e battuta, trascinando la squadra nei momenti cruciali. L’arena diventa il suo palcoscenico, dove la sua forza e determinazione si traducono in giocate spettacolari.

Roberto Russo 8,5: Dopo sette mesi di recupero difficile, Russo torna alla ribalta regalando muri decisivi e contribuendo concretamente alla solidità difensiva. Il suo rientro è un segnale di resilienza, un apporto prezioso nella lotta punto a punto.

Fabio Balaso 8: Fondamentale nel reggere la ricezione quando la pressione aumenta, Balaso dimostra la sua crescente importanza come pilastro difensivo. La sua costanza permette alla squadra di costruire con sicurezza, alternando fasi tranquille a momenti in cui la sua affidabilità diventa preziosa.

Giovanni Gargiulo 8: Protagonista di una stagione brillante, Gargiulo conquista un ruolo da titolare con energia ed efficacia. La sua battuta si rivela un’arma insidiosa per gli avversari, aumentando la pericolosità complessiva della squadra e confermando la sua crescita come risorsa interessante.

Luca Porro 8: All’esordio mondiale, Porro si dimostra subito all’altezza, entrando con sicurezza quando chiamato in causa. Sa farsi trovare pronto nei momenti caldi, mettendo in mostra lucidità e affidabilità, qualità preziose per la crescita e il futuro della nazionale.

Kamil Rychlicki 8: Al debutto mondiale, Rychlicki risponde presente ogni volta che la squadra necessita di lui. Un tassello affidabile che si inserisce bene in un sistema già collaudato, dimostrando grande attaccamento e valore.

Francesco Sani 8: Scelta azzeccata del ct, Sani offre uno spunto in più con una battuta aggressiva e un impatto deciso dalla panchina. La sua carica contribuisce a mantenere alta la pressione sugli avversari, risultando una carta efficace nel gioco azzurro.

Riccardo Sbertoli 8: Pur sapendo di avere davanti a sé un fuoriclasse come Giannelli, Sbertoli svolge sempre il suo compito con professionalità e dedizione. La sua costanza e disponibilità lo rendono un elemento prezioso per l’organico, una riserva affidabile.

Simone Anzani 7,5: Dopo anni difficili segnati da problemi fisici che lo hanno allontanato dalla Nazionale nei momenti chiave, Anzani torna a farsi sentire nei momenti decisivi del torneo. La sua presenza nei momenti di maggiore pressione per l’Italia è un segno tangibile di forza e determinazione, rendendolo un punto di riferimento eroico per la squadra.

Gianluca Galassi sv: L’allenatore opta per una scelta di turnover che porta Galassi in panchina: lui accetta con professionalità e pazienza, offrendo supporto morale e presenza costante al gruppo. Un contributo meno visibile ma essenziale per la buona atmosfera dello spogliatoio.

Domenico Pace sv: Alle spalle di Balaso, il giovane Pace ha l’opportunità di apprendere e confrontarsi con i livelli più alti. La sua presenza in panchina è un investimento sul futuro, un segnale di potenziale che potrebbe emergere con il tempo.


Ct Fefé De Giorgi 9: Qualità, esperienza e filosofia di gioco si fondono in un progetto vincente firmato De Giorgi. Dopo la delusione della Nations League, il ct guida la nazionale con saggezza e determinazione verso un salto di qualità. La squadra risponde con una nuova mentalità, affrontando ogni situazione con lucidità e determinazione: un capolavoro di strategia e leadership.

Nessun commento:

Posta un commento