LA GESTIONE TECNICA E UMANA DEI GRUPPI GIOVANILI. STRATEGIE E BEST PRACTICE PER GLI ALLENATORI

  Di Filippo Vagli La gestione di gruppi giovanili di pallavolo richiede un equilibrio estremante delicato tra aspetti tecnici, emotivi, e r...

domenica 27 luglio 2025

L’Italia domina la scena mondiale: tris storico in Nations League femminile

 


Di Filippo Vagli

L’estate sportiva 2025 porta un nuovo trionfo nel palmarès dell’Italia del volley femminile.

Le Azzurre, guidate dal carismatico CT Julio Velasco e forti del titolo olimpico conquistato a Parigi, si confermano la squadra da battere e si aggiudicano la terza Nations League della propria storia, trionfando a Lódz, in Polonia, davanti a oltre 13.000 spettatori entusiasti.

Una finale da batticuore contro il Brasile

L’ultimo ostacolo verso la gloria è stato il Brasile, piegato in finale per 3-1 (22-25, 25-18, 25-22, 25-22). Dopo un avvio difficile e il primo set ceduto alle verdeoro, l’Italia ha ribaltato la situazione con orgoglio e qualità. La panchina azzurra si è rivelata un’arma decisiva: Ekaterina Antropova, subentrata in corsa, è stata travolgente realizzando 18 punti, con Sylla e Danesi protagoniste nei momenti chiave. Malgrado l’infortunio di Alice Degradi, sostituita da una brillante Stella Nervini, la reazione del gruppo ha dato una nuova prova di forza, carattere ed efficacia.

Un dominio senza precedenti

Questo successo rappresenta il terzo titolo in quattro anni (2022 Ankara, 2024 Bangkok, 2025 Lódz) e scrive una pagina storica: l’Italia agguanta gli Stati Uniti in testa all’albo d’oro della VNL, diventando così la Nazionale più vincente di sempre assieme alle rivali americane. Un primato che assume ancora più valore considerando l’incredibile striscia di imbattibilità: con la vittoria finale, le Azzurre raggiungono le 29 vittorie consecutive nelle competizioni ufficiali, record assoluto nella storia della squadra italiana.

Il cammino verso il trionfo

Dopo aver dominato la fase preliminare con 12 successi su 12, le ragazze di Velasco hanno liquidato gli Stati Uniti nei quarti e la Polonia in semifinale senza perdere nemmeno un set, arrivando in finale con la fiducia alle stelle e una marcia travolgente. In pochi mesi, questa Nazionale ha conquistato tutto: Nations League 2024, oro olimpico a Parigi e nuova vittoria nella VNL 2025.

Protagoniste e prospettive

Tra le grandi artefici di questa cavalcata spiccano la capitana Anna Danesi, sempre solida a muro, le centrali Sarah Fahr, le opposte Paola Egonu ed Ekaterina Antropova, la regista Alessia Orro, la schiacciatrice Myriam Sylla e il libero Monica De Gennaro. Il gruppo, profondamente rinnovato dopo le difficoltà post-2022 sotto la precedente gestione tecnica, si è ricompattato grazie alla guida di Velasco, trovando nuovi equilibri e una condizione mentale invidiabile. Ora lo sguardo della Nazionale punta ai Mondiali, in programma ad agosto in Thailandia, dove l’Italia scenderà in campo da assoluta favorita, forte di un ciclo vincente e di una compattezza che ha pochi eguali nella storia del volley mondiale. L’Italia del volley femminile scrive la storia, conquistando la terza Nations League e regalando al pubblico una striscia di trionfi che ha pochi precedenti nello sport italiano.


LA CRONACA DI ITALIA BRASILE

Il big match tra Italia e Brasile regala subito emozioni: le sudamericane partono forte con un contrattacco vincente di Degradi e un ace di Rosamaria, portandosi sul 4-1. Le azzurre faticano a contenere l’energia di Gabi e scivolano a -4 dopo un attacco lungo di Degradi. Ma la reazione non tarda: Egonu accorcia le distanze, Sylla e Danesi si fanno sentire a muro e l’Italia si riporta sotto (7-8). La squadra di Velasco trova anche il pari a quota 11, grazie a un poderoso muro di Fahr su Bergmann. Un errore di Bergmann al servizio e un’incomprensione brasiliana consentono alle azzurre il sorpasso (15-13). Sembra il momento della svolta: Orro difende da manuale, Egonu serve in bagher e Sylla chiude una bellissima azione (19-15). Poi però qualcosa si inceppa: l’Italia si blocca sul 21-17, il Brasile ne approfitta con i muri di Gabi e Kudiess e un ace che ristabilisce la parità (23-21). La chiusura la firma Gabi, che mette giù il pallone della vittoria per il Brasile nel primo set.

Nel secondo parziale, l’Italia riparte con grande determinazione: Fahr apre le danze, Egonu affonda il diagonale, Danesi ferma Gabi a muro e le azzurre volano a +4 (8-4). Cresce l’intensità, sale in cattedra anche Orro con un ace e Egonu mette giù punti pesanti. Spavento per l’infortunio di Degradi portata fuori a braccio dopo un brutto atterraggio, ma Nervini la sostituisce al meglio e l’Italia mantiene il controllo, chiudendo il set con un’invasione brasiliana.

L’avvio del terzo set vede l’Italia allungare (5-2), ma sul 9-6 il Brasile torna sotto, complice anche la sostituzione di Egonu con Antropova. La giovane azzurra Nervini spacca la gara con due colpi consecutivi e Antropova mette il turbo, piazzando una serie di punti tra mani-out e muro (15-11). Le verdeoro non mollano, ma Sylla e Antropova tengono saldo il vantaggio. Il set si chiude con una diagonale vincente di Antropova.

Nel quarto parziale, Fahr e Nervini guidano l’avvio azzurro, ma il Brasile reagisce subito (5-5). Si lotta punto a punto fino al 16-16, poi l'Italia accelera con Antropova, autrice di due muri consecutivi su Gabi, e Danesi che spegne la pipe di Bergmann (20-16). L’Italia sembra chiudere sul 24-20, ma il Brasile annulla tre match-point prima che Antropova, di forza, metta la parola fine alla partita. Una sfida combattuta, ricca di colpi di scena e di grande carattere da parte delle azzurre contro una delle avversarie più temibili al mondo.


RANKING FIVB

La nazionale italiana di volley femminile ha conquistato la vetta del ranking mondiale FIVB con un punteggio di 474,26, distanziando nettamente le inseguitrici come Brasile, Polonia, Cina, Giappone e Turchia. Questa posizione di dominio è frutto di una serie impressionante di vittorie consecutive, culminata con i successi nelle ultime due edizioni della Nations League e con la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il sistema di classificazione della FIVB, basato su un algoritmo che valuta risultati, avversarie e significato delle competizioni, esclude le partite amichevoli, garantendo così una graduatoria sempre aggiornata e attendibile. Con meno di un mese all’inizio dei Mondiali in Thailandia, le azzurre si preparano a difendere con forza il ruolo di favorite assolute nel torneo iridato.


LE PAROLE DI JULIO VELASCO

Il Commissario Tecnico ha commentato la preziosa vittoria ottenuta contro il Brasile: “Siamo davvero soddisfatti di questo risultato, soprattutto perché è arrivato contro una squadra di altissimo livello. Non abbiamo espresso il nostro miglior gioco, ma siamo riusciti a portare a casa il successo grazie anche all’importante contributo delle giocatrici subentrate dalla panchina. Sono molto orgoglioso di questo gruppo, che può contare su atlete di grande talento e con una mentalità vincente, sempre pronte a lavorare con impegno giorno dopo giorno”.

Il mister ha poi aggiunto: “L’unica nota negativa di oggi è l’infortunio di Alice Degradi. Sappiamo che ci aspettano settimane molto intense: tutte le avversarie daranno il massimo per superarci, perché quando sei in cima tutti vogliono scalzarti. Noi metteremo tutta la nostra energia nella preparazione in vista del Mondiale in Thailandia. Infine, voglio ringraziare il pubblico, perché è sempre un’emozione giocare in questo tipo di contesti”.


LE PAGELLE 

Ekaterina Antropova, 8,5: Avere un opposto di riserva come lei è un lusso che solo l’Italia può vantare. Senza dubbio, è tra le prime cinque interpreti al mondo nel ruolo, insieme a nomi come Egonu, Haak, Boskovic e Vargas. È stata lei a cambiare il corso della partita quando è entrata stabilmente sul 9-9 del terzo set, diventando il punto focale dell’attacco azzurro. Non si è fatta abbattere nemmeno dopo alcuni muri subiti nel quarto set, mostrando invece grande freddezza e pazienza nei momenti decisivi. La 22enne si è dimostrata decisiva anche a muro, con ben 4 muri vincenti. Una mossa vincente, senza dubbio, quella del maestro Julio Velasco.

Myriam Sylla, 8,5: Insieme ad Antropova la miglior giocatrice in campo. Con Orro meno precisa del solito ed Egonu fuori dal gioco, Sylla ha preso il ruolo di leader carismatico, caricando la squadra sulle spalle con attacchi potenti e incisivi. Anche in difesa è stata instancabile, dimostrando un’agilità impressionante su ogni pallone. I suoi 16 punti e 3 muri rappresentano solo una parte di una prestazione davvero superlativa.

Paola Egonu, 5,5: Anche se non stava sfigurando al momento della sostituzione, la sua prestazione stentava a decollare, complicata da un’intesa meno fluida con Orro. In attacco non ha mai trovato continuità, spesso affidandosi a pallonetti che questa volta non hanno sortito l’effetto sperato. È stata sostituita nel terzo set e da lì non è più rientrata. Si è fermata a 12 punti, con un ace.

Sarah Fahr, 7,5: La ricezione non sempre le ha consentito un gioco continuo in attacco, costringendo le palleggiatrici a puntare più spesso sulle bande. Nonostante questo, ha fatto bene con 10 punti messi a segno e diversi attacchi disturbati a muro.

Anna Danesi, 7: Non ha vissuto la sua miglior serata in attacco, ma la sua presenza a muro si è fatta sempre sentire, con ben 4 muri totali.

Stella Nervini, 7,5: Entrando al posto della sfortunata Degradi, ha patito un po' l’emozione all’inizio, ma poi si è sciolta liberando un gioco sicuro e senza timori. Ha conquistato 7 punti importanti e si è distinta anche con recuperi difensivi di livello, degni di una veterana come Caterina Bosetti.

Alessia Orro, 5: Non la sua migliore partita con alcune scelte tattiche discutibili. La sua regia è apparsa meno precisa e incisiva rispetto al solito, tanto da essere richiamata apertamente da Velasco in un time-out durante il secondo set, prima di essere sostituita nel quarto parziale.

Carlotta Cambi, 6,5: Entrata in un momento cruciale della partita, ha giocato con la solidità che la sua esperienza di 29 anni le conferisce. Non ha cercato giocate raffinate, ma ha puntato tutto sulla sostanza, affidandosi nei momenti clou a Antropova e alle centrali.

Monica De Gennaro, 7: Ha fatto un grande lavoro di sacrificio in ricezione, coprendo una porzione ampia del campo viste le difficoltà delle compagne. Meno appariscente rispetto ad altre occasioni, ma sempre essenziale.

Alice Degradi, sv: Stava facendo fatica sia in attacco sia in ricezione, e purtroppo un infortunio l’ha costretta ad uscire dal campo. Dopo aver saltato le Olimpiadi di Parigi 2024, la sua assenza anche ai Mondiali 2025 sarebbe un duro colpo. Attendiamo con speranza notizie positive dall’infermeria.




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